20 aprile, 2006
Cabaret della politica. Chi ha perso davvero? Lo sanno i magistrati
Oddio il golpe rosso. Anzi, no, bianco (Prodi è "bianco" o no?). E se fosse nero? Ma che dici, pirla. Ma come, non vedi che neanche sono finite le elezioni, manco inizia il governicchio Prodi, che i magistrati arrestano tutti? Provenzano, Ricucci, i pedofili (l’ordine è casuale). Allora aveva ragione Capezzone. A un tentato regime di destra si sostituisce un potenziale regime di sinistra. Che mal di testa. Altro che Pannella ministro della giustizia. Coi tempi che ricorrono nell’Unione, è già tanto se la sfanga a non finire in galera pure lui. In qualche retata purificatrice, salvifica. Perché dal male per te viene il bene, dice il catechismo. La cambiale in mano al Vaticano passa alla cassa. La Binetti si paga il biglietto a sinistra. E Pannella a Radio Carcere, sì, ma dall’altra parte dell’inferriata. E Bordin di Radio Radicale stia attento, di questi tempi union-reazionari: che non debba curarsi la bronchite cronica (a proposito gli consigliamo aerosol con essenza di origano: una mano santa) in una astanteria a scelta tra Poggioreale, Secondigliano, Rebibbia o San Vittore. E Nico Valerio non faccia tanto lo spiritoso scimmiottando i liberali "ottocenteschi" col suo fogliaccio illuminista. La famosa "pillola RUE 2006" (acronimo di Reazione unitaria ecclesiastica" colpisce i reprobi, con i tempi lunghi della consolidata tradizione curiale.
Ma, eliminati i capataz, la retata in corso avrà anche risvolti mondani. Se no, come ci vanno su Novella 3000 gli inquirenti? Attendiamo quindi gli arresti domiciliari di Marzullo, Pippo Baudo, la madre di Berlusconi (la vera mandante, se ci pensate bene) e Cecchi Gori. Sembra che non solo la Anna Falchi in Ricucci, ma anche per non esser da meno le bellone sue concorrenti di tutt’e tre le categorie, senoalto, coscialunga e sederone, dalla Bellucci alla Marini, per evitare sorprese di CC, PS, Finanza o Digos alle sei di mattina - con tutti i tranquillanti che prendono per dormire, povertette - [era un refuso, ma lo lascio], dormano ogni notte in letti diversi. Come, ci sono abituate? C’è poco da ridere. Anche perché la Marini ormai ci ha il QI (quoziente d’intelligenza) da quasi-genio e magari ti querela. Davanti al giudice potrà dimostrare di aver interpretato bene il test di Rorschach: le macchie d’inchiostro sugli assegni le vede sempre piene, anziché vuote.
Ma allora, se repulisti deve essere per una superiore Questione Morale, sai quanta gente dovrebbe finire in manette... Quasi tutta la Casa delle Libertà per "contraffazione di liberalismo", "spaccio di speranze vane", "affaracci propri" e "insipienza molesta". Quasi tutta la disunita Unione per "nome abusivo", "veteromarxismo virale", "acefalia post-partum" e "masochismo tremens".
E i – diciamo così – "giornalisti"? A parte quelli del web che scrivono "innoquo", almeno i due terzi dei giornalisti italiani dovrebbero dormire sul tavolaccio nella ideale Repubblica di Platone. O sono raccomandati, o non sanno scrivere, o entrambe le cose. Ad un livello sottocorticale, poi, quelli televisivi, soprattutto Rai, che per difficoltà di linguaggio dicono tutti: "i attentati", "i straordinari", "i eserciti". Politica, disinformazione, poca professionalità? Altro che mobilità del lavoro. Mediocri abbarbicati alla poltrona: ma che puzzo! Se la sono fatta sotto? Roba che anche la signora Enza, la veneta che mi vende le uova al mercato, non me le incarta più con i giornali. Per non sporcarle.
Ma per favore, non facciamo i qualunquisti, mica siamo al cabaret del Bagaglino. A proposito, quello che al Bagaglino faceva ridere di più, Pippo Franco, da quando si è messo a fare il candidato buon cristiano, a parlare sottovoce come i preti, e a piacere ad Andreotti, è stato trombato (mentre una mia amica, poco candida candidata di Forza Italia, non se la tromba mai nessuno, lamenta lei). Pippo non ha avuto più successo: capirai, ora vende un prodotto che non tira più. Come la Mussolini. Meglio quando era una scosciata starlette, come testimonia impietosa Internet. E poi c’è troppa concorrenza: Calderoli, Mastella, Benetti, Ruini, Pera, Ferrara. Loro sì che, a parità di prodotto col cabaret di Pippo Franco, fanno ridere di più. E gratis, per giunta. Be’ proprio gratis no, qualcosa il popolo italiano paga sempre. L’unico serio sembra Luxuria, e senza ironia.
Dice che appena conteggiate le schede elettorali per il controllo, prima ancora di annunciare i veri vincitori, i magistrati di Cassazione hanno preferito fare direttamente una bella retata. E sì, prima che i soliti maneggioni si mettessero d’accordo col governo di turno. Capito? Li hanno bruciati sul tempo, prima che i furbetti del quartierino sapessero a quale nuovo santo votarsi. Be’, più che quartierino, la stamberga di Provenzano somigliava all’antro della strega allestito per le prove di ammissione dell’Isola dei famosi. Più famoso di lui. Lui del resto è come Rutelli: senza pane e cicoria non può vivere.
Che vitaccia. Chi, i politici? Ma no, i magistrati di Cassazione. A loro i famosi casseurs francesi je fanno un baffo. I casseurs per cassare pagano, loro per cassare sono pagati, anzi strapagati. Dovevano cassà, cassà, avevano promesso. Ma non hanno cassato un casso. Cambiato il vento? Ma no. Opportunismo? Ma scherzi? Anzi. Non avevamo detto che tutti quegli arresti prima delle elezioni non stavano bene? Così loro, per non "influenzare" la campagna elettorale hanno aspettato, e ora – è naturale – si sono accumulate un po’ di pratiche inevase. Inevase? Almeno loro, perché poi i criminali veri, quelli grossi, evadono sempre. Che tempi. Per fortuna ci sono Loro, ma sì, i magistrati della Cassazione: mettiamone uno alla Presidenza del Consiglio e uno alla Presidenza della repubblica. Almeno loro, i voti, a differenza dei cialtroni di Destra e di Sinistra, li sanno contare.(La badante russa di Cossiga)
Se vi è possibile per favore fate conoscere il mio caso e la Petizione. Grazie. Cordiali saluti. Giovanna Nigris
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