23 settembre, 2006
In ginocchio davanti a Islam e Ucoii. E chi ci va di mezzo sono i laici
"Ratzinger in ginocchio", sintetizza l'amico Vallocchia oggi. E così prosegue: "Non contento di aver dimostrato al mondo intero non solo che non è infallibile, ma anche i suoi limiti di teologo, di politico e di diplomatico adesso il papa accelera la corsa alla proskìnesis. L'atto di dolore e di scuse con gli ambasciatori dei paesi islamici è previsto per lunedì prossimo a Castelgandolfo, e magari per rendere più evidente la contrizione potrebbe essere collocato sul pavimento ad usum pontificis anche un apposito tappetino.
Si aggiungeranno ai diplomatici anche i rappresentanti dei musulmani in Italia. Mallevadrice dell'incontro con questi ultimi sarà l' Ucoii, quella particolare associazione che, dopo l'autogol del messaggio antiebraico, rischiava di essere estromessa dalla Consulta Islamica e che ora viene rivalutata dal papa ed elevata al rango di massima espressione delle comunità italiane.
Povero ministro Amato, che rospo dovrà ingoiare con questa promozione dell' Ucoii, proprio adesso che stava per dar loro una ridimensionata! E chissà come saranno contente le altre associazioni moderate, che da quella avevano preso le distanze!
Ma il guaio peggiore lo passeremo noi atei, laici e liberi pensatori perché la sottomissione annunciata comporterà un'accelerazione dei due sistemi religiosi più totalitari del pianeta, per la Santa Alleanza contro di noi, che siamo i loro unici veri avversari.
Ricordiamoci che per chi nega l'esistenza della loro immaginaria divinità nei paesi dove vige la legge coranica è prevista la pena di morte, come fino a pochi secoli fa, nei paesi dove vigevano - e dove vogliono nuovamente imporre - le "radici cristiane", per gli eretici era previsto il rogo".
Se non ti offendi, caro Vallocchia, direi che le tue sono "parole sante"...