12 luglio, 2006

 

Mazziotti: "Ma che ci facevi, Valerio, con quei tromboni della Costituente?"

L'intellettuale napoletano Gerardo Mazziotti, i cui scritti di critica di costume e politica apprezzo molto, stavolta mi tira le orecchie. E fa benissimo, sia chiaro. E ce ne fossero di più persone insieme intelligenti, versatili e oneste come lui, mi riferiscono amici di Napoli. Solo che per fortuna mia le cose non stanno proprio come appaiono da un freddo e burocratico comunicato stampa.
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Caro Valerio, leggo sul Corriere delle Sera di oggi 4 luglio che domani vi riunirete presso l’Unioncamere di Roma gli aderenti alla " Cura ri-costituente per l’Italia" patrocinata da Enrico Cisnetto. A suo tempo mi pare di averti inviato una sintesi del mio libro " L’assalto alla diligenza", ediz. DenaroLibri, sui costi scandalosi della politica italiana. E mi chiedo cosa può avere in comune uno spirito libero come te con Giulio Andreotti, Gerardo Bianco, Massimo Cacciari, Lorenzo Cesa, Gianni De Michelis, Domenico Fisichella (pur di restare in Parlamento non ha esitato a lasciare AN ), Piero Fassino, Publio Fiori, Marco Follini, Altero Matteoli, Antonio Meccanico, Ermete Realacci, Bruno Tabacchi, Tiziano Treu, Michele Vietti, Luciano Violante (come presidente della Camera ha goduto di un appartamento lussuoso nel palazzo di Montecitorio con tanto di servitù, maggiordomi in livrea e tre chef e come ex presidente ha un ufficio a palazzo Giustinani con tanto di segreteria, telefoni e servizi postali e una macchina blindata con scorta vita natural durante e non ha mai mosso un dito per eliminare questi scandalosi privilegi) e infine Valerio Zanone (toh, chi si rivede), tutta gente da mandare a casa senza se e senza ma...
GERARDO MAZZIOTTI, Napoli
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Caro Mazziotti, ho soltanto aderito all'idea dell'intelligente Cisnetto di una nuova Costituente. E mentre firmavo non potevo sapere chi sarebbero stati gli altri firmatari. Né me ne sono preoccupato: una certa ingenuità bisogna metterla nell'agire sociale, se non altro per uscire dal machiavellismo patologico che vige in Italia. Perfino alle feste private, oggi le ragazze italiane chiedono non che si farà, ma chi ci sarà. E se anche una sola persona non gli sta bene, non vengono. Io invece, da anglosassone mancato, mi vanto di non conoscere che cos'è l'antipatia e la simpatia, due viziacci che devastano la vita italiana, specie al sud e in Toscana. Così, ho chiesto solo quale sarebbe stata la scelta di fondo, che cosa avrebbe chiesto o votato l'assemblea. E poiché apprezzo molto Cisnetto, il suo coraggio, il suo anticonformismo, ho voluto dargli una mano.
Sul resto, si sa com'è la vita: anche a Hitler piacevano i dolci. Dobbiamo evitarli solo per questo? E li, poi, nonostante la firma, non si sono visti né Andreotti, né De Michelis, né Fassino, né Violante, né Matteoli. Il dibattito è stato di ottimo livello giuridico e costituzionale. E, ti sembrerà strano, non pochi degli oratori hanno preso le distanze dall'ipotesi di una vera e propria Costituente, perché a loro dire molte delle riforme si potrebbero più speditamente realizzare con semplici leggi ordinarie, oltre a ben mirate modifiche della Costituzione attuale e della legge elettorale. E' stato un bel convegno quello di Società Aperta, che magari non porterà alla cura ri-costituente, ma in compenso ha attirato l'attenzione di intelligenti studiosi della politica e del diritto (bello e appassionato l'intervento del giurista Guarino sui limiti imposti dall'Europa alle potestà decisionali del Governo, di qualsiasi Governo) sulle più urgenti delle riforme: quelle delle "regole del gioco". Del resto, è sotto gli occhi di tutti che il nostro sistema politico è bloccato da un bipolarismo fittizio e sterile che impedisce sia a Destra che a Sinistra l'emergere di forze autenticamente liberali. Poi, è chiaro che, dovendo riciclarsi, ad ogni novità cerchino di aderire anche i soliti professionisti a vita della politica, i soliti tromboni buoni per ogni orchestra. Che però sono molto più intelligenti e preparati, lo ammetterai, di certi provinciali, arroganti e ignoranti esponenti della cosiddetta "società civile" arrivati al potere negli ultimi anni sull'onda d'un finto "rinnovamento", (tra cui noti dentisti, ingegneri, avvocati e magistrati). Ma questo è un altro discorso.
NICO VALERIO

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