22 giugno, 2006

 

Il Manifesto coraggioso del Coordinamento dei Liberali Italiani

Dopo la fondazione del Coordinamento dei Liberali Italiani, il 10 giugno a Roma, ecco che finalmente prende corpo il lavoro faticoso di cucitura e di sintesi, in una stesura non ancora proprio definitiva e che potrà essere ancora leggermente modificata. Anche da chi aderisce ora, se gli altri saranno d'accordo. Uno Statuto orrmai delineato nella sua struttura, nei princìpi cardine e in quasi tutti i dettagli. Insomma, il grosso è fatto. Si è dimostrato che la sintesi tra i liberali è possibile. E il breve testo, nato come semplice Dichiarazione da firmare per poter aderire, è diventato un bel Manifesto adatto ai tempi, moderno e coraggioso. Niente di ottocentesco. Già ora possiamo pensare, in anteprima, alla presentazione al pubblico, ai Gruppi liberali, agli intellettuali, ai giovani e, perché no, anche agli amici blogger. (Nico Valerio).
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COORDINAMENTO DEI LIBERALI ITALIANI
Costituzione e Dichiarazione congiunta
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I liberali con i liberali: né conservatori, né socialisti, né clericali.
Tutti i liberali italiani in un movimento culturale e politico unitario
fondato su libertà, laicità, diritti civili, centralità del cittadino,
Stato minimo, libero mercato, lotta alle corporazioni, scienza libera.
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PREMESSA - Un movimento liberale rappresentativo è assente dal panorama politico italiano. Mentre le idee liberali sono lo spirito dell’Occidente, e alcuni loro aspetti come la libertà di mercato crescono perfino nei Paesi totalitari, in Italia i più diversi partiti e uomini politici si definiscono "liberali" senza fare nulla, o quasi, di politicamente liberale.
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FONDAZIONE – Noi liberali, perciò, in rappresentanza di associazioni, liste, movimenti, gruppi e sigle di varie regioni d’Italia, riuniti a Roma il 10 giugno, abbiamo avviato la costituzione del Coordinamento dei Liberali Italiani.
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SCOPI – Collegare e coordinare tra loro i gruppi, le associazioni e i movimenti della vasta e composita area di cultura politica liberale finora priva di voce a livello nazionale, per rappresentarli unitariamente.
Al compimento del percorso, quando la rappresentanza sarà sufficientemente estesa, il Coordinamento si trasformerà in Costituente dei liberali italiani, allo scopo di indire la grande assemblea costituente degli Stati Generali del liberalismo.
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NATURA – Nel frattempo, il Coordinamento non è e non vuole essere un nuovo partito o l’ennesima sigla che si aggiunge alle altre, ma un organo di consultazione permanente e di decisioni federative tra i gruppi liberali che nulla toglie alla loro autonomia.
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ADERENTI – Tutti i club, le associazioni, i movimenti e i gruppi politici liberali possono aderire al Coordinamento sottoscrivendo con la firma del responsabile la presente Dichiarazione, o una sua versione modificata di comune accordo. Aderiscono i gruppi, non gli individui, che potranno a loro volta iscriversi ai vari club liberali.
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LIBERALISMO – L'ispirazione comune è il Liberalismo, dalla tradizione italiana (da Cavour a Gobetti, da Croce a Einaudi) a quella moderna europea che vuol far crescere le libertà di ognuno non come diritto teorico ma effettiva condizione di vita, in una società pluralista e fondata sulle differenze individuali, multietnica e democraticamente conflittuale. Concezione che emerge anche dai Manifesti di Oxford e dall'Internazionale Liberale.
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RIFORME – I Gruppi che danno luogo al Coordinamento sono a favore delle grandi riforme liberali, a cominciare dagli Stati Uniti d’Europa eletti dai popoli:
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Legalità e Stato di diritto, libertà vecchie e nuove, laicità delle Istituzioni e libertà di religione (o di non religione), centralità del cittadino, Stato minimo (solo quanto serve alle libertà), divisione e bilanciamento tra i poteri, giustizia giusta (rapida ed esente da influenze politiche), meritocrazia, privatizzazioni, mercato libero, pluralità dei grandi soggetti economici e lotta ai monopoli, liberalizzazioni di enti e servizi, lotta alle corporazioni e ai privilegi, tutela del consumatore e ambiente, modernizzazione della burocrazia pubblica, mobilità sociale, libera ricerca scientifica, pari opportunità nelle elezioni.
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LIMITI - Non possono essere considerate liberali le posizioni conservatrici, clericali, socialiste; mentre i grandi nemici storici del liberalismo sono le posizioni fasciste, razziste, reazionarie, anarchiche, marxiste-leniniste e quelle del fondamentalismo religioso.
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IL QUADRO POLITICO OGGI - Di fronte al bipolarismo italiano, mero artificio elettoralistico che non fa emergere il reale conflitto tra le grandi opzioni politiche, e perciò resta chiuso al liberalismo, il Coordinamento è in posizione alternativa, che non vuol dire certo rinuncia alla lotta. Anzi, considera proprio il liberalismo politico lo stumento pratico più efficace per scegliere tra le due opzioni di sempre: libertà-nonlibertà.
Il Coordinamento auspica, infine, che accordi e alleanze tra liberali e altri soggetti siano possibili solo sulla base di indirizzi politici e programmi ragionevolmente coerenti con la presente Dichiarazione..
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22 giugno 2006

Comments:
Molto bello il documento, ma quando passate all'azione?
 
Be', scusa, la prima azione spetta a te: se hai un Club o un gruppo liberale, aderisci. Noi ci stiamo coordinando per semplificare e razionalizzare la vita politica italiana. Vogliamo unire il maggior numero di soggetti politici e culturali liberali, perché è davvero patologico questo individualismo, la vera causa della mancanza di incidenza dei liberali in Italia. Poi si vedrà. Deciderà la grande assemblea degli Stati Generali se e quando creare un grande soggetto politico liberale.
 
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