21 settembre, 2006
Presidente, con chi sarebbe stato il 20 settembre, col Papa-Re, con l'Italia o i Borboni?
Brutto segno, nota il bravo Vallocchia. Che così prosegue: "Abbiamo atteso invano fino alla mezzanotte di ieri che qualche organo di stampa ci desse notizia di un comunicato, una noticina, un sospiro del Presidente Napolitano sulla ricorrenza del XX Settembre 136 anni dopo che, liberata Roma dalla teocrazia papalina, sembrava che si potesse costruire uno stato laico. Silenzio, a parte l'invio di una corona alla Breccia di Porta Pia, omaggio visto solo dal centinaio di persone colà convenute senza nemmeno la presenza di una TV.
In compenso abbiamo letto di un fondamentale discorso sui rapporti fra teatro e televisione.
Sempre ieri avevamo espresso inutilmente la speranza che il Presidente Napolitano desse un segnale di attenzione alla laicità, come aveva fatto Ciampi l'anno scorso inserendo un richiamo esplicito al XX Settembre nel messaggio agli studenti per l'apertura dell'anno scolastico. Niente, solo un fervorino.
Ricordiamo poi l'ossequio con cui Napolitano salutò il papa al momento del viaggio a Siviglia, esprimendogli un caloroso anche se generico comune sentire poco dopo che Ratzinger aveva reiterato l'anatema contro la parità di diritti per le coppie omosessuali. Certo, non era in alcun modo un' adesione a quella discriminazione, ma una presa di distanza da quel tentativo di sovrapposizione della chiesa alle scelte politiche degli Stati non ci sarebbe dispiaciuta.
Ricordiamo perciò con particolare affetto l'orgogliosa dichiarazione di laicità espressa dal cattolico ma sinceramente laico Presidente Ciampi quando il Papa, recandosi in visita al Quirinale, non si peritò di dettargli pubblicamente i limiti e i paletti di una "sana" laicità.
Grazie di tutto Presidente Ciampi, pur con tutta la tua estrema, eccessiva moderazione, e qualche erroruccio di politica monetaria a livello europeo, visti quelli che sono venuti dopo un poco ci manchi!
A Giulio Cesare Vallocchia e agli amici di NoGod va la nostra solidarietà e condivisione totale.
Per fortuna il presidente Giorgio Napolitano ha avuto modo in seguito di riabilitare il proprio laicismo, così che non è certo stato questo il difetto principale della sua Presidenza, come appare chiaro dal nostro ritratto alla fine del suo mandato.
AGGIORNATO IL 26 NOVEMBRE 2016
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