26 settembre, 2006

 

Della Vedova sull'eutanasia: "Centro-destra sbaglia, questo è Stato etico"

Il prof. Umberto Veronesi, in un'intervista che fece scalpore, aveva ammesso che l'eutanasia, pur negata a parole e vietata dalla legge, viene di fatto praticata dai medici negli ospedali italiani. Ora la drammatica vicenda di Piero Welby, che ha indirizzato al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, un lucido e toccante appello, ha risollevato sia il tema del testamento biologico, sia quello dell'eutanasia.
Ma mentre qualche voce di buonsenso e di plauso per la risposta del Presiudente si è levata da Sinistra, la Destra rischia di identificarsi e annullarsi, perinde ac cadaver (insomma, a corpo morto) sulle posizioni ultraconservatrici della Chiesa.
Una tattica ottusa, perché la Chiesa, che deve mostrarsi ecumenica e doverosamente non partitica - si è visto in passato - non sarà neanche grata di questa imbarazzante fedeltà interessata d'una sola parte politica. E che sia una tattica lo dimostrano le tante idee diverse che circolano al riguardo nella base di Centro-destra - elettori ed eletti - dove i liberali hanno in privato posizioni analoghe a quelle dei Radicali.
Intervistato da Radio Radicale, il deputato riformatore di Forza Italia, Benedetto Della Vedova si è detto convinto del pericolo dell'unanimismo forzato nel Centro-destra. "Sul tema dell'eutanasia la Cdl rischia di assumere una posizione da statalismo etico", ha detto.
E' necessario perciò che Forza Italia organizzi un confronto sul tema dando almeno "pari dignità" a tutte le posizioni in campo. "È ora che in Italia si affronti una discussione sull'eutanasia che abbia uno sbocco legislativo - ha detto Della Vedova - innanzitutto per togliere l'eutanasia dalla condizione di pratica clandestina e illegale come denunciato di recente dal professor Umberto Veronesi. Ritengo che la risposta data dalla Cdl sia un errore politico ed elettorale, sono certo che molti degli elettori del centro destra e in particolare di Forza Italia hanno una sensibilita' su questi temi come quella che ho io, cioe' di prudente e ragionevole apertura anche dal punto di vista legislativo alla eutanasia".

Comments:
Tu mi piaci! Sei proprio un ottimista quando speri che si faccia un dibattito interno a Forza Italia.
 
Stai parlando dell'amico Benedetto, spero...
E' lui che vuole illudersi.
Io nel post facevo il giornalista e riferivo doverosamente la sua dichiarazione.
E ho voluto anche dargli una mano.
Non dimenticherò mai che debbo a lui e a Capezzone se anni fa mi riavvicinai ai Radicali, ridiventati più lib che lab, dopo lontane e turbinose esperienze.

In quanto al Nico Valerio-pensiero,
la penso come te: le ho provate tutte, macché, per un vero liberale, neanche di sinistra, ma diciamo liberale-liberale, Cavour-Einaudi-Croce, non c'è spazio in FI e a Destra. Sono clerico-conservatori. E finalmente quest'ultima parola comioncia ad usarla l'ineffabile Pera, dopo anni che ha parlato di liberali. Come anche a sinistra, sia chiaro, dove i pochissimi liberali sono stati estromessi (Franco Debenedetti & C).
Eccezion fatta per i Radicali, che per merito di Capezzone sono tornato ad appoggiare con entusiasmo.
E non mi interessa "con chi" stanno: li conosco troppo bene.
Sono se stessi ovunque siano. E infatti, danno fastidio a Destra e a Sinistra.
Scusa se mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa e ho allargato il discorso coinvolgendoti in conclusioni che forse non ti piacciono.
Ho approfittato, perché scrivo poco. Non ho tempo per i blog. Che oltretutto in Italia sono troppo poco letti...
 
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