19 giugno, 2006

 

Verdi "rossi"? No, cattolici reazionari. E gli anti-verdi? Solo ottusi

Il giornale Libero ha pubblicato una breve intervista di Martino Cervo a Paul Riessen, un "ambientalista pentito" che ha appena pubblicato il solito libro anti-ecologista scritto per reazione ai reazionari e antimodernisti per definizione. Per la logica sarebbe lui il progressista, ma in realtà non è così. Ecco come si può andare contro i reazionari pur continuando ad essere reazionari.
Sarebbe, nientemeno "colpa dei verdi se il Terzo mondo è sottosviluppato". Il che, come minimo, ingigantisce il ruolo di quattro sfigati messi lì solo per fare carriera politica. Addirittura, sostiene l'ex ambientalista, "L'ideologia ecologista fa milioni di morti". Più di Hitler? Anche lui, aggiungiamo noi, ecologista e vegetariano...
Ma chè questo Paul Driessen? Ha 58 anni, laureato in geologia ed ecologia, ex membro di organizzazioni verdi, si è allontanato dopo aver preso atto di una "deriva ideologica" (che vuol dire? perché la stampa di destra scrive così male e per frasi fatte? Perché non cambia giornalisti e collaboratori?)
La tesi del libro "Ecoimperialismo" è che l'ideologia ambientalista è connivente nell'alimentare le condizioni di sottosviluppo delle zone povere del mondo. Secondo l'autore, all'ambientalismo estremista sono attribuibili 19 milioni di morti l'anno, tra tifo, malaria, dissenteria e altre malattie.
Per chiudere il suo libro-manifesto contro l'ideologia dell'ambientalismo estremo, Paul Riessen ha scelto una frase di Clive Staples Lewis: "Di tutte le tirannie quella esercitata per il bene delle sue vittime può essere la più oppressiva. Meglio vivere sotto i baroni ladri che sotto onnipotenti e moralisti ficcanaso: quelli che ci tormentano per il nostro bene lo faranno senza fine, perché lo faranno con l'approvazione della loro coscienza".
Verde pentito, Driessen lotta contro il fondamentalismo ambientalista. La sua tesi è che questa ideologia, di moda tra intellettuali, attori, politici, pur condita delle migliori intenzioni, produce tragedie, condanna al sottosviluppo gli stessi popoli di cui aspira a prendersi cura. Il suo libro, che ha creato un gran dibattito in America, ha tra i suoi bersagli la responsabilità sociale d’impresa (Rsi), che rischia di diventare un tranello attraverso cui i movimenti ambientalisti dirottano le politiche delle grandi aziende, ricattandole in cambio della loro compiacenza: "Anche alcune Organizzazioni non governative europee", spiega a Libero," si sono rese conto di come i gruppi di pressione possano ricavare benefici dalle varie Goldman Sachs, J.P.Morgan, Home Depot e tante altre". In altre parole, è come se dicessero: "Paga dazio: regalaci potere di veto sulle tue scelte, prometti il tuo appoggio alla legislazione sul riscaldamento globale, e noi allontaniamo "quei rumorosi contestatori...".
.
Non abbiamo letto il libro di Riessen, ma conosciamo bene l'ecologia, l'ecologismo, i Verdi e gli anti-Verdi. E anche la Destra italiana, compresi i suoi giornali, che in genere non brillano per intelligenza.
Certo, ci sarà qualcosa di vero nella denuncia, ma come è stata riferita dal giornale è molto esagerata. L'autore (e anche Libero) così sembrano consegnare tutto l'ambiente e l'ecologismo alla Sinistra. Regalandole oltretutto l'appellativo di "fondamentalista". Proprio quello che la Sinistra vuole. Quando, invece, impersonando un potere politico, non scientifico, la Sinistra ecologista non ha princìpi, ma è portata togliattianamente a scendere a patti, a stipulare accordi con l'industria (vedi recente accordo tra i verdi e l'industria dell'eolico).
Ma si può essere più scemi? Così la Destra si dà la zappa sui piedi e dimostra tutta la sua ottusità. Troviamo quindi questa posizione sottoculturale. L'ecologismo non nasce a sinistra e ad Est, ma in Occidente e in ambiente liberale. Come ripensamento sui limiti e gli eccessi dello sviluppo. Limiti ed eccessi che oltretutto sono costi accessori per le imprese e perfino distorsioni della concorrenza. Un'azienda che inquina e non pulisce, infatti, ha costi minori e quindi concorre in modo illecito con i concorrenti, che infatti protestano. Così nacque il problema. In regime di concorrenza gli imprenditori sono i primi ad accorgersi di ciò che non va. Insomma, una cosa molto liberale, di pari opportunità e di eguaglianza nei punti di partenza.
Del resto la Natura, la salute e il bello del Paesaggio piacciono a tutti. Anzi, ai nostri amici più conservatori che liberali basterebbe ragionare: dal punto di vista concettuale semantico "conservare" la natura semmai è un gesto conservatore, non progressista. Stalin voleva l'elettrificazione e l'industria pesante (altamente inquinante in URSS), altro che natura. E negli anni 70 i comunisti polemizzavano con noi primi ecologisti obiettando che "è l'uomo l'animale più braccato del Parco d'Abruzzo, non l'orso". Tipica posizione marxista.
Se oggi la pensano diversamente è perché la Sinistra, in crisi mortale, ha perso i suoi connotati ed è diventata pietistica e... cattolica. I Verdi infatti sono il rifiuto cattolico, il pauperismo rinunciatario e ascetico, fatti politica. Bianchi, altro che rossi, dal punto di vista psico-ideologico. Marxisti solo perché utilizzano politicamente e cinicamente i dati (spesso alterati o parziali) della scienza a scopo di polemica e battaglia politica. Tutto qui.
Non capisco, perciò, questa ottusità dei conservatori e perfino di molti liberali. Forse è solo una questione d'ignoranza. Non sanno che fu Croce a fondare il primo Parco in Italia, e che furono alcuni liberali (la figlia di Croce e Umberto Zanotti Bianco) i fondatori di Italia Nostra. Lo stesso per i grandi club ecologici in tutto il mondo. Che nacquero da personalità liberali nel mondo anglosassone, non certo in Unione Sovietica, dove anzi l'ecologia fu vietata fino all'ultimo.
Non possiamo per far dispetto alla Sinistra, che si è limitata ad occupare uno spazio vuoto stupidamente lasciato libero dai liberali negli anni 70, danneggiare noi stessi.
C'è un solo modo di criticare i finti-Verdi: far notare che la loro non è scienza ma politica. E che la scienza dell'ecologia (talvolta) dice cose diverse da quelle propagandate dai finti ecologisti politici, specialmente quelli seduti in Parlamento. Che però, attenzione, spesso dicono cose vere, verissime. E la Destra farebbe bene a metterselo in testa.
Ecco, allora teorizziamo un po': l'ecologia liberale è proprio la scienza, lo stato dell'arte delle ricerche umane, di per sé neutrale. Ma, attenzione, non significa che la scienza accademica sia più moderata dei Verdi politici. Talvolta, anzi, può essere più rigorosa e severa. Non usiamo, perciò, i rosso-Verdi come alibi per il nostro (vostro) non-fare. E' un tipico processo logico ottuso, prima che reazionario. Come il tizio di quella storiella: "Non lo faccio, perché lo fanno i miei avversari", disse quel tale al quale gli amici buontemponi avevano messo una bella ragazza nuda nel letto... La Destra italiana è così: pur di far dispetto alla Sinistra, danneggia se stessa. E il Paese. Vedi la legge Urbani sull'Ambiente e la legge sulla caccia di Matteoli.
.
NICO VALERIO
liberale, fondatore del primo club ecologista in Italia (1975) e promotore del I Referendum anti-caccia

Comments:
Oh, Nico...
ti propongo un tema per un prossimo sconvolgente approfondimento: la colpa del buco nell'ozono e dell'effetto serra e' del Papa che permette ai cattolici di accendere tutti quei ceri alla Madonna e Santa Rita da Cascia (per i casi disperati).
Ma un po di senso del ridicolo? Cerca di recuperarlo dal baule dove l'hai stivato l'ultima volta che ti sei imbizzarrito col prete dell'oratorio!
Sei come i Dems qui in America. Uragano? Bush. Fa freddo? Bush. Fa caldo? Bush (Cheney o la Hollyburton o Karl Rove). Con the basta sostituire Ratzinger (o Ruini, o don Ciccio di Santa Rosa).
Ma abbimi pazienza :)))
 
Il post è molto bello e interessante ma in effetti questa volta il riferimento al mondo cattolico mi sembra un po' forzato. Dopo aver letto per qualche mese questo blog pero' non escludo che la forzatura sia una provocazione voluta e pensata apposta per Stefano :-)

A mio avviso non esiste una connessione diretta tra i verdi-rossi e il mondo cattolico.
Anche se l'affinità psico-ideologica esiste ed è forse da ricercare più in generale in una mentalità platonica, affine sia ai bianchi sia ai rossi(verdi e non).
Del resto perché stupirsi visto che Nietzsche ha già dimostrato ampiamente le radici comuni del cristianesimo e del socialismo?
 
Sgembo, ora pure tu ti ci metti sospettando che scrivo apposta per contraddire Stefano? :-)
Vedi? neanche tu lo sapevi che in realtà la formazione di molti ecologisti è cattolica. Dico in termini di formazione politica.
L'ho notato in 30 anni di osservazione, dal di dentro. Dimenticate la mia posizione...privilegiata?L'ideologia del movimento e anche la cultura personale dei singoli verdi lo confermano. Un esempio tra tanti della seconda: la mia cara amica Grazia Francescato, ex leader dei Verdi, è una vera esperta di angeli, di cui ha anche scritto. Supera - ne sono sicuro - lo stesso Stefano, che per vigore polemico e malizia sembra semmai più pratico di Belfagor o Asmodeo.
Ma è l'ideologia ecologista che discende direttamente dalla filosofia antimodernista, anti-scientifica e reazionario-naturista di JJ, ben diversa da quella di Voltaire. Ora non ho tempo di scrivere: lo farà in seguito.
Divertente la tua ironia, Stefano, ma devi fare i conti con la necessaria semplificazione e sintesi brutale d'un titolo, che peraltro è scientificamente perfetta. Sono stati fatti studi sulla derivazione cattolico-neopauperista, cioè da J.J. Rousseau, dei Verdi. Mentre tutti pensano che siano di estrema sinistra marxista.
So che non sei giornalista, ma dimmi tu in coscienza come avresti messo tutte queste cose in un titolo breve (che per mia scelta non deve superare - all'apertura d'una pagina internet - le 2 righe...
Non c'era altro modo.
Non ho mica detto che i cattolici sono cattivi, ho accennato alla componente antiproduttivistica dei Verdi. Chi tratto peggio semmai sono gli anti-verdi: ne ho tanti in casa liberale. M;a non protestano tanto
quanto fai tu... Sarà che noi liberali siamo abituati alla critica.
A mia difesa, infine, signori della Corte, c'è un passato di titolista forte, diciamo scandalistico. Per cui i miei titoli in genere sono più forti dell'articolo. Ma questo è normale.
Un titolo non è l'argomento: deve stimolare, eccitare il lettore distratto... Be', diciamo che se tu hai abboccato, vuol dire che funzionava...
 
Devo ammettere il mio commercio con Screwtape (alias Berlicche, in italiano).
Rousseau e il pauperismo cattolico mi instillano un malanno a meta' tra la colica renale e la pecolla (la pel dul cul che se scolla, dicevano i miei vecchi).
Sgembo, parlare di dimostrazioni con Nietzsche ti pone irrimediabilmente tra quelli che pensano che Nietzsche avesse qualche interesse a dimostrar qualcosa... Cosa ehm... essenzialmente anti-nietzschiana.
Nico quando vai in vacanza leggiti State of Fear (ignoro il titolo in italiano) di Crichton. Non un capolavoro ma molto ben costruito e con una solida ricerca alle spalle sul meccanismo economico-autoreferenziale delle agenzie verdi. In piu' il film tutto gloom and doom di Al Gore sull'effetto serra e i poli in fusione e' stato tirato a piu' non posso dai big media USA: un memorabile fiasco (the movie "bombed").
Io rido. Tu dovresti dire alla Francescato che degli angeli e' meglio parlar meno e pregarli di piu' (si rischia anche meno di sparar cazzate).
 
...ma cosa sono gli angeli? Degli eoni? Lo sapevi, Stefano, che stando alla Bibbia gli angeli sono essere corporei che mangiano, bevono, cag...e ciulano?
 
Stando alla Bibbia e' affermazione vaga. La tradizione cattolica con San Tomaso penasa a creature a-temporali (vivono nell'Evo, un tempo che ha inizio ma non fine) e hanno liberta' di scelta e visione diretta di Dio, quindi la loro liberta' si risolve in un atto unico di scelta pro (angeli) o contro (demoni) Dio.
Sicuramente e' difficile aprire un qualche libro della Bibbia e non trovarvi angeli o demoni (absit referentia libro Browni).
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?