30 maggio, 2006
Era ora! L'Italia fuori dal Medioevo: riapre alla ricerca sulle staminali
In calce alla 'Dichiarazione etica' restano ora solo le firme di Polonia, Slovacchia, Germania e Austria. Sulla ricerca sulle staminali "l'Italia ha una legislazione restrittiva che, io penso, occorra almeno parzialmente modificare", ha ricordato Mussi, puntualizzando che, tuttavia, "qui non si tratta della legge italiana, ma della posizione dell'Italia nell'Ue, e non vedo perché dovremmo farci promotori del massimo della restrizione in Europa", su questo argomento.
"Non credo sia giusto che l'Italia ponga un ostacolo restrittivo alla ricerca europea e che tenti così di 'esportare' la propria legislazione interna le altre legislazioni vanno rispettate". Secondo il ministro bisogna "cogliere l'opportunità di un uso controllato delle staminali per la ricerca" in particolare sulle cellule "soprannumerarie" altrimenti avviate alla distruzione.
Mussi ha citato il recente intervento del ministro Bindi: "Muovendosi ragionevolmente lungo una linea di compromesso, qualche miglioramento alla legislazione italiana ci può essere", come si accenna anche nel programma elettorale dell'Unione, che "prevede ipotesi di minori restrizioni". Alla luce di queste considerazioni, ha concluso Mussi, "non mi sembrava il caso di confermare in sede Ue una posizione rigida di totale chiusura, e quindi non ho insistito per l'approvazione di quella dichiarazione. In Italia, poi, con la nostra legge, ce la vedremo noi". (da Bruxelles, Apcom, 30 maggio 2006)
La seconda: a proposito di Centrosinistra, già oggi Castagnetti chiede conto a Mussi della sua "iniziativa personale", Rosybindi "presume ma non sa" se fosse stata concordata o meno, Prodi s'era tanto raccomandato di "evitare argomenti delicati" e infine, udite udite, chi risponderà al proposito alla interrogazione parlamentare urgente richesta sul terma dall'Udc sarà ... nentepopodimeno che il liberale (sul tema) Rutelli !!!
Infine, la terza precisazione: vero che il milione di voti di RnP è stato determinante su una differenza di 24.000, come lo sono stati del resto quelli ottenuti da Panto o dalal Lega Autonomie.
Altrettanto vero è che però quei voti più o meno erano quelli che si prendeva lo Sdi da solo; quindi andrei cauto ad affermare che i radicali abbiano votato tutti RnP .. mollllto cauto.
E tutto questo nel silenzio dei biologi, dei fisici e degli ingegneri seri, il che è la vera, grande ragione di profonda preoccupazione. Moti perpetui e cure per l'Alzheimer come se piovesse, specie sotto elezioni...
Baffone Mussi, una reclame ambulante del colesterolo in eccesso, ha fatto ne piu' ne meno che il volere delle danarose lobbies che su Corriere, Repubblica e compagnia hanno fatto la piu' furente campagna referendaria a memoria d'uomo.
Fabbione nostro, colla facciotta da bambino frustrato e cattivo che sposta la sedia al nonno un po' rinco, al piu' ha fatto guadagnare qualche punto alle azioni degli stregoni che hanno sponsorizzato le favole delle cure miracolose, a base di spremute d'embrione, ringalluzzendo il mitico Pirro-Capezzone-1,5% record negativo assoluto a referendum + politiche; praticamente il becchino del movimento radicale.
Trattasi di cura a base di staminali... per i rianimare il corpicino radicale...
Purtroppo, come tutti sanno, le cure a base di staminali embrionali fanno solo venire il cancro...
Forse non sai che il principale problema delle staminali embrionali, totipotenti, e' il difficilissimo (forse impossibile) controllo della totipotenza (sono cellule deputate a formare TUTTO il corpo umano, e si devono riprogrammare con milioni di operazioni biochimiche), tanto da essere cancerogene: sviluppano tessuti estranei negli organi dove sono trapiantate.
Io vivo a Washington, ho qualche amico che fa il ricercatore in materia al NIH, li ti sarebbero davvero grati per la segnalazione.
Cosi' come all'Unita' dove hanno fatto titoli criminali per cercare di vincere il referenduma, e adesso mandano in giro salsiccia Mussi per vedere di medicare la figura di m...
Quanto alle mie affermazioni:
ci sono due problemi principali per le staminali embrionali che le rendono a tutt'oggi (e per ammissione dei ricercatori ancora almeno per un periodo medio lungo) inutilizzabili per ogni tipo di cura: la instabilita' delle staminali embrionali per le ragioni gia' dette sopra. E la estraneita' quindi l'ulteriore problema di compatibilita' e rigetto. QUesto secondo problema implica la quasi necessaria apertura alla clonazione umana, che eviterebbe il rigetto. Ma siccome e' una conseguenza troppo scomoda, nessuno lo fa mai rilevare troppo: le staminali embrionali ideali sono quelle di un clone.
Ovviamente questi due problemi non esistono con quelle adulte. Che infatti sono gia' usate in protocolli di cura.
Aspetto con ansia e fiducia che mi si smentisca...
D'altra parte la ricerca scientifica deve fare il suo corso e non può in alcun modo essere scoraggiata e/o imbavagliata. Solo col metodo sperimentale, che ci ha insegnato Galileo 400 anni fa, sarà possibile porre una parola definitiva su funziona o non funziona.
E quindi decisioni libere, responsabili quindi morali (o immorali).
Molti pensatori religiosi e no, vedono che il problema della ricerca come valore superiore all'uomo crea quello che si chiama tecnicamente "slippery slope".
Una decisione che ne comporta altre successive piu' o meno dirette.
Questa e' la ragione per cui si cerca di barare al gioco.
Definizioni capziose quali "pre-embrione" o clonazione "riproduttiva"/cattiva, vs. clonazione "terapeutica"/buona.
No si fa una copia di un essere umano esattamente perche' e' umana e quindi compatibile. Quindi si crea un essere umano per sfruttarlo e distruggerlo.
Questa e' logica mica dogmi di fede. Il resto, caro mio, e' neo-lingua (1984) per illudersi di tacitare i rimorsi.
I problemi, tanto per cambiare, saltano sempre fuori quando c’è di mezzo la ricerca genetica, in tutti i suoi campi; in questo caso si sventola costantemente il vessillo dell’etica e/o della morale, che in questi casi assumono sin troppo chiaramente i connotati di un baluardo a difesa delle proprie credenze religiose.
E così siamo daccapo. Abbiamo sempre dovuto accettare che la religione invadesse prepotentemente il campo della politica. Dobbiamo permetterle di invadere anche quello della scienza e della relativa ricerca?
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