17 giugno, 2006
Contro la bioetica clericale serve un'alleanza laica trasversale
Loro che non dovrebbero fare sesso o figli si interessano tanto al sesso e ai figli (ufficialmente degli altri). Perciò sono ufficialmente così duri contro i gay. Coda di paglia. E dire che in passato la Chiesa avrebbe scomunicato chi avesse osato considerare persona un embrione. E chissà che non l'abbia fatto davvero, non siamo così esperti di storia della Chiesa.
Insomma, una difesa strenua e ottusa della "famiglia", come di chi una famiglia non puù farsi.
Mi ricorda certe zie zitelle del passato. molto più dure delle stesse madri contro le scappatelle delle ragazze giovani di casa.
argomenti umani e non politici (di
parte) e soprattutto condivisibili
e condivisi
Gioverà ricordare che in ambito ecclesiale, mentre le suore devono fare voto di castità, i preti hanno solo l'obbligo del celibato. Mi sembra un'astuta scappatoria inventata dall'apparato clericale per tendere una mano ai preti incontinenti.
E dire che S. Paolo nella sua I lettera a Timoteo elenca, fra gli obblighi del vescovo, quello di essere marito di una sola moglie!
Ma quando i Cristiani si decideranno a seguire i semplici e lineari insegnamenti evangelici, invece delle farneticazioni inventate dalla Chiesa?
Quanto al tema dell'articolo, Nico, siamo alla monomania. Le tesi che si sostengono da parte cattolica non sono "cattoliche" ma filosofiche, ci sono buddhisti, ebrei (Leon Kaas per citarne uno) ed atei che le sostengono. Il tuo e' come al solito un argomento ad hominem alla Capezzone. Serve a far polemica, non politica e meno ancora pensiero.
Voi avete una visione utilitarista dell'umano, pestate i piedi quando ve lo si fa notare, ma e' un fatto.
Non e' una battaglia religiosa, ma filosofica. Il fatto che non lo capiate dimostra la pochezza della vostra filosofia.
I preti hanno quelle che si dicono promesse (ossia un impegno che non e' "solenne e pubblico" come lo sono i voti). I monaci fanno i voti solenni, in quanto per loro i consigli evangelici sono il centro della loro vocazione.
La differenza e' tanto pastorale che teologica morale, e pure storica (il celibato sacerdotale e' una scelta della Chiesa Cattolica di rito romano, i preti cattolici di rito greco possono essere uxorati).
Talvolta e' meglio tacere e sembrare un po' tardi che parlare e confermarlo :)
PS. farsi prete e' come sposarsi, bisogna vedere se ti si pigliano...
Quanto poi ai "consigli evangelici" che starebbero alla base della vocazione dei monaci, come la mettiamo con le parole di S. Paolo che ho precedentemente citato? E col fatto che lui stesso aveva dichiarato, senza mezzi termini (I lettera ai Corinzi) che "è meglio sposarsi che ardere di concupiscenza"?
Ammazza! E chi sei Antonio Di Pietro ai bei tempi? C'hai la Mercedes?
Ma parlando di embrioni, invece di stare a tergiversare sempre.
Voi fautori delle magnifiche sorti e progressive della Scienza pura e disinteressata a prescindere... che mi dite dei 6000 (seimila) tipi di malattie adesso teoricamente diagnosticabili negli embrioni (notizia di ieri dalla GB)?
Neppure questo vi puzza a selezione della razza? Ma non vi accorgete della deriva strumentalista che tutto questa materia sta prendendo? L'uomo come prodotto, test genetici ed epidemiologici essenzialmente statistici, presi come base di selezione, la scelta di qualcun altro che si impone sul futuro di un essere umano fino anche a scartarlo/ucciderlo...
Ma non sentite freddo? O i paradisi ad idrogeno liquido vi hanno ormai ottenebrato?
Certo lo diventerà in futuro. Ma allora con questo metro dovremo forse considerare ogni essere umano un potenziale cadavere perché nel giro di qualche decennio lo diventerà?
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