14 febbraio, 2006

 

Il cardinal Mazzaruino gioca su due tavoli: dopo la Destra ora "cura" la Sinistra

Eh questi preti, ne sanno una più del Diavolo. Lo disse perfino papa Polo VI Montini, che doveva essere un po' mangiapreti. Chissà che cosa aveva scoperto, fatto sta che se ne uscì con una frase che gelò cardinali e monsignori, per di più in piena basilica di San Pietro: "Il fumo di Satana è entrato in Chiesa". Offesissimi, certi alti prelati della Curia gli tagliarono le udienze. Poco dopo, infatti, morì. "Il Beatissimo Padre mi riceveva una volta al mese, ma da quando disse quella frase - insinuò un reverendissimo - l'ho rivisto solo nel catafalco". "Ammazza, che jella", avrebbe detto Alberto Sordi. Noi diremo: All'anima, che nèmesi rapida. Resta il fatto, comunque, che il Diavolo è cosa loro, anche se in certi casi la gente è portata a pensare proprio il contrario, come l'ingenuo Polo VI.
Perché diciamo queste cose? Perché ci sembra che l'atteggiamento del cardinal Ruini, politico così perspicace, così versato nel gioco della tattica, così attento alle sfumature della politica, da apparire quasi un piccolo Mazzarino del XXI secolo, abbia - senza offesa, anzi in senso ammirativo - del diabolico. Per anni si è dedicato a prendersi l'anima del Centro-destra, e non solo della coalizione nel suo complesso, perfino dei suoi singoli partiti, uno ad uno. Ha imposto tutto quello che voleva, e da ultimo ha perfino dato la direttiva ex cathedra agli Italiani tutti di disertare le urne in occasione del referendum sulla fecondazione. Come un generale fa con le sue truppe. Che dico, come un pastore fa col suo gregge di pecore. Che costituisce il suo patrimonio, il peculio, che gli dà periodicamente il suo reddito o pecunia. Ci sarà pure un motivo per cui lui è egregio, mentre loro sono gregari, no?
Ora, alla vigilia delle elezioni politiche, sicuro di avere il Centro-destra in pugno, "cosa sua" ormai, il cardinal Mazzaruino come ogni bravo esperto di marketing che fa? Diversifica gli investimenti. Se la Fiat vende già 800 auto su 1000 ad Abbiategrasso, non insisterà più in quella città con la pubblicità e gli incentivi ai concessionari. Ma concentrerà le sue iniziative, per esempio, a Mestre, dove vende solo 200 auto. Elementare.
Perciò sul piano delle strategie di mercato troviamo "logico" che il presidente della Conferenza episcopale abbia imposto (si dice "suggerito" nel bon ton ecclesiale) la candidatura nel Centro-sinistra di Paola Binetti, animatrice del Comitato Scienza e vita, lo stesso che si è opposto alla libertà di scelta sulla fecondazione, alla libertà di scienza e terapia, con forza e con i soldi di tutti noi: quelli destinati dagli italiani, consapevoli e inconsapevoli, alla Chiesa con l'Otto per mille. Quella era, secondo le antenne sensibilissime del cardinale, la vergine savana, la terra infidelium da convertire, e quella ha convertito.
Pannella, che capisce da esperto di che pasta è fatto Mazzaruino, ha parlato di "scandalosa candidatura nella Margherita, non nell’Udc o in An", in fondo per gratificare il forte ego del cardinale, che neanche ci si mette a fare cosette leggere e banali, senza un minimo di ritorno di immagine (e di immagine avventurosa, sia chiaro, da raider della politica). Pannella lo definisce infatti un «colpo magistrale» che trasferisce il sigillo, l'imprimatur CEI dalla Destra alla Sinistra.
Naturalmente, i superficiali del Centro-destra (la Destra in Italia ha uomini più mediocri delle sue idee, proprio l'opposto della Sinistra...) sono cascati come polli nel tranello ruiniano, e hanno cominciato a urlare in coro: "Avete visto, laicisti del menga, chi è davvero clericale? Non siamo noi, non è la Casa della libertà, ma l'Unione". Sciocchezze. Ingenuità da prima elementare.
La verità è chiara come il sole: non c'è alcuna differenza sul laicismo, sui diritti civili, sulle riforme. Clericali da una parte, clericali dall'altra. Conservatori contro conservatori. Del resto, non un "guaito" si è levato da Ds, Rifondazione, Comunisti italiani, non solo per la candidatura della Binetti, ma perfino per le sue dichiarazioni in cui condivide le idee di Giovanardi e Mantovano, ha notato il leader radicale. E, attenzione, non si tratta di particolari secondari, di fisime "ottocentesche" del matto Pannella: il laicismo e la libertà della scienza sono fondamentali per il liberalismo, per quanto possa essere "di destra". Storicamente nasce proprio su questi temi.
Ma, soprattutto, il fatto stesso che ora il dottor sottile Card. Mazzaruino si stia "dedicando" all'anima da salvare della Sinistra, che cosa vuol dire in termini missionari? Vuol dire solo una cosa: che a quella della Destra già si è dedicato abbastanza. Fino ad esserne stufo. Pensate, giorno e notte a tu per tu con le anime di Giovanardi, Mantovano, Storace e Buttiglione: non deve essere stato piacevole, neanche per un uomo votato alla penitenza. Sì, ma quella degli altri.

Comments:
Post eccellente.
 
Il fatto che un conformista doc come il povero daw trovi questo post eccellente dovrebbe indurla a cancellarlo di corsa e con legittima inquietudine. Vediamo perché.

il laicismo e la libertà della scienza sono fondamentali per il liberalismo

Il valore assoluto della ricerca scientifica e della laicità delle istituzioni sono una cosa, l'ideologia della laicità e lo scientismo ottocentesco degli apprendisti stregoni che pensano di potersi porre al di sopra dell'etica, un'altra.
Precisato questo e fatta giustizia di un'affermazione tanto imprecisa, tutto il post crolla.
Pannella e soci non parlano in nome di principi liberali ma agiscono per l'affermazione di una religione laica, un incrocio tra ingenua idolatria della scienza (con gli scienziati a fare da pontefici massimi), volontarismo puro e autoreferenziale (nulla a che fare con la libertà, quindi, casomai con l'utilitarismo etico), e civismo di stato.
Quanto ai "gregari", glielo dico con la massima serenità: gregario sarà lei. Per quanto mi riguarda ai tempi del referendum con la sola cultura filosofica e giuridica (niente santi e turiboli, quindi) ho fatto crollare i fatui castelli retorici di parecchi sacerdoti del suddetto conformismo laicista. Il vero gregario? Di sicuro Capezzone, coi suoi suadenti proclami in stile sanremese sulla nascita di tanti bambini e sulla guarigione miracolosa degli ammalati a colpi di staminali embrionali. Quella sì che è culturetta da gregari, roba da "mamma solo per te la mia canzone vola": non a caso Villa, Modugno e la Pizzi erano (l'ultima lo è ancora) radicali.

Bernardo
 
Complimenti per il post da cripto-rimpianto per la DC...
Com'erano meglio i tempi in cui c'era un bel recinto dove far pascolare tutti i cattolici in politica, eh?
Adesso che stanno in entrambi gli schieramenti e' piu' difficile ricattarli, perche' potrebbero sempre votare per gli altri di destra o gli altri di sinistra.
E' il giochetto che da anni tentano di fare i radicali, che pero' alle politiche hanno sempre quell'unovirgola che lascia digiuni :-))
Per il resto chiamare i cattolici "clericali" in blocco e' un po' contraddittorio con i dettami liberali o sbaglio?
Anyways, Ruini sarebbe il miglior presidente del consiglio di sempre, vuoi metter con il Berlusca o Mortadella-man?
 
Questa ossessione anticlericale è veramente comica...
Ormai si può parlare tranquillamente di "clero-fobia" o di "religio-fobia" tout court.
 
sai che è? è che proprio non riuscite a mandar giù il fatto che qualcuno possa non essere Ruini dipendente (o perfino non cattolico) e non pensarla come voi, per cui se ne deduce che se un politico (o una persona comune) per una volta è d'accordo col vaticano è un baciapile..o che il 75% degli italiani sono agli ordini del cardinale ruinichelieur...mah...
 
Post più che eccellente. Mi dispiace di non avere "sotto mano" un libro dal titolo "Le Radium" pubblicato per raccogliere fondi per la Fondation Curie con dedica "ai donatori generosi che ci aiuteranno nella nostra opera grazie" a firma fra gli altri di Curie e Regaud. Ebbene in questo libretto la frase di inizio del rettore dell'università di Parigi era: Signori, la forza di un paese, oggi, si misura dal suo progresso scientifico. Siamo agli inizi del secolo scorso. A sentire dei commenti penso che Semmelweiss si sarebbe ucciso un'altra volta.
 
Post più che eccellente. Mi dispiace di non avere "sotto mano" un libro dal titolo "Le Radium" pubblicato per raccogliere fondi per la Fondation Curie con dedica "ai donatori generosi che ci aiuteranno nella nostra opera grazie" a firma fra gli altri di Curie e Regaud. Ebbene in questo libretto la frase di inizio del rettore dell'università di Parigi era: Signori, la forza di un paese, oggi, si misura dal suo progresso scientifico. Siamo agli inizi del secolo scorso. A sentire dei commenti penso che Semmelweiss si sarebbe ucciso un'altra volta.
 
Fatto salvo il fatto che ognuno è padrone di scegliersi il recinto che più gli aggrada, non vedo grandi novità all'orizzonte, i cattolici votano a destra come a sinistra (sai che novità) e i pastori tentano di evitare l'inevitabile diaspora. Ruini dice di non schierarsi, ma fa molto di più, detta le indicazioni sul voto, resoconta le linee guida per la didattica, l'economia, ricerca e diritti civili, testimoniando ancora una volta, l'inadeguatezza e la vecchiaia del concordato, che se abolito, gli permetterebbe d'impegnarsi senza ipocrisia e soprattutto, con un poco di contraddittorio.
 
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