13 febbraio, 2006
Ma chi sono i Radicali? Il pannellismo, variante "pietista" e anarcoide del liberal-socialismo.
Di sicuro non è liberale: è, invece, libertario, cioè portatore di un pasticcio sincretistico che unisce scientismo, civismo giacobino-massonico, nichilismo, ideologia della laicità (trasferita dalle istituzioni agli individui), rozzezza consequenzialista di un'etica che confonde la libertà con l'esercizio della pura volontà (insipiente) e che pensa di cancellare il problema della liceità morale enfatizzando smisuratamente la legittimità e il suo corollario, la legalità.
In sostanza un uomo in bilico tra l'800 e il narcisismo mediatico postmoderno: un autentico disastro.
Quanto al liberismo, poi, basterebbe la posizione assunta in materia di scuola pubblica per definirlo: scuola di stato? e perché? solo per poter fare un po' di guerra ai valori cristiani trasmessi dalle famiglie ai propri figli? ma un liberista non è per la concorrenza? un liberista non crede che la competizione migliori la prestazione, la qualità del servizio, i suoi costi? un liberista non pensa che il mercato sia il modo migliore per garantire trasparenza e libertà?
Siamo seri: altro che innovazioni, queste sono battaglie di retroguardia, antiliberiste e illiberali, che hanno come unico, vero contenuto la volontà di eliminare la religione dalla vita pubblica per sostituirla con un'etica di stato (un vecchio sogno giacobino e socialista, tanto per restare in tema di novità liberali).
Bernardo
Non c’é nulla di nobile nel gesto della Bonino. C’P solo il calcolo astuto di come conquistare visibilità nei media.
Tutto é stato concordato con gli alleati che si sono prestati al gioco. Nulla di più efficace di una finta rottura con l’Unione per far passare ancora una volta il messaggio “rosa nel pugno”.
Dieci minuti dopo che le agenzie avevano battuto la piccantissima notizia della rottura, la Bonino era già al teatro Flaminio alla manifestazione contro il concordato (bella mossa attaccare la chiesa proprio oggi che sta subendo quello che subisce e non dire neppure una parola contro il fondamentalismo islamico, anzi in un passaggio del suo intervento capezzone non ha fatto differenza tra Roma e Teheran!) e dal teatro si é sbrodolata in amorosi sensi nei confronti di Prodi: “Prodi é il nostro programma” ha detto.
I pannelliani sanno che non possono e non devono cambiare nulla di quel programma che hanno condiviso nel momento stesso in cui si sono alleati coi social-comunisti.
Il resto é bassa bottega fatta di posti da garantirsi e rimborsi per ripianare la voragine debitoria del partito.
La storia di Pannella si ferma alla legge sull’aborto il resto é un susseguirsi di fallimenti che ne hanno, nonostante questo, favorito la mitizzazione.
Ciao :-)
Perla
Il teatro della politica.
Anche per questo me ne andai.
Ma siamo onesti: lo fanno tutti, ma proprio tutti. Almeno i radicali lo sanno fare. Gli altri sono pessimi attori (e io me ne intendo: ho fatto anche il critico teatrale):-))
E poi, scusa, con sistemi chiusi come quello italiano. dove non c'è concorrenza e merito neanche in politica, come si fa a bucare lo schermo e ad uscire sui giornali? Dimmelo.
Lascia stare la dannata antipatia che appesantisce questa Italia di antipatizzanti nati, cerca di ragionare freddamente, fingi di essere inglese...
L'aborto andava bene (perché serviva a te, o perché sei donna?)
ma il resto no? Ti rendi contro che è tutto collegato?
Per quanto mi riguarda, poi, essendo poco italiano, cioè immune da antipatia-simpatia, sono convinto di aver fatto un ritratto super-obiettivo dei radicali (con tutto che me ne fecero qualcuna, e neanche di poco conto....)
D'altra parte chi altro abbiamo di liberale in Italia? (e dire che i liberali dovrebbero essere oltre il 30 % della popolazione...)
solo che anche tu sei il solito italiano che antipatizza...
che fa il tifo, irrazionalmente come tutti. devo ancora trovarlo un italiano immune da simpatia-antipatia, disprezzo e odio immotivati... Lo diceva già Dante, e lui poi era il primo...
una persona onesta e razionale in italia "deve" essere - in questo senso - "anti-italiano"
In genere si giudicano i radicali, pannella ecc, non in base alle regole della politica ma con altre regole (che so, estetica, morale, letteratura, diritto ecc). Sbagliato: ogni attività umana va giudicata in base alle sue stesse regole. Ebbene giudicati in base alle regole della comunicazione politica radicali e pannella sono perfetti. fanno quello che tutti dovrebbero fare (in politica)
Forse sono gli unici politici puri o, se non piace l'espressione: puri politici
invece che accade? che ne parlano male i tanti che...odiano la politica. Grazie tante...
Trovi che sia da liberale assolvere gli errori di un politico solo per il fatto che secondo te li ha commessi con miglior stile? Giustificare quello che l’astuzia (che non é sinonimo di intelligenza) della Bonino e compagni che finge una rottura che non c’é nella consapevolezza che questo le farà conquistare le prime pagine dei giornali, contraddice il finale del tuo post.
Fare dei riferimenti alla mia vita privata, poi mi pare sgradevole, non credi?
Il mio riferimento all’aborto é puramente temporale.
Analizza la storia degli ex radicali ed ex liberali con gli occhi della politica e trova i risultati pratici di questi anni di esibizionismi pannelliani.
Nico, possiamo lasciare Gandhi lontano da questa storia?
Io ho troppo rispetto per la politica e per quella liberale in assoluto e non confondo un movimento fondato sul culto della personalità del leader con un movimento liberale, appunto.
Chiunque abbia fatto parte di quello che fu il partito radicale (parlo di nomi pesanti) é dovuto andarsene, pena rimanere nel ruolo dello yesman di Pannella. Di tutti c’é rimasta solo la Bonino.
Ri-ciao
Perla
e già, ma poi ho visto (si cresce)
che quelli che ritenevo difetti dei radicali, compreso il culto della personalità, sono più o meno di tutti. L'ho già detto.
E allora, odiando in fondo il teatrino e le psicopatologie dei politici, tanto vale scegliere tra i tanti pazzi quelli dall'ideologia più vicina.
Oppure tu, voteresti per uno solo perché è meno matto degli altri? E mica siamo la Asl... A noi in politica interessano le idee, non i caratteri. Tu invece (se sei di Centro-destra non puoi obiettare col polkiticamente corretto....), femminilmente mescoli i 2 piani o i 3 piani (psiche, idee, morale).
Ad un liberale, razionale, devono interessare solo le idee. Le idee.
Le idee, le idee. Non il carattere, l'antipatia, quanto mi sta sul cavolo quello, quello è uno str.... quell'altro recita, quell'altro è un dittatore, quello è un montato... Non c'entra con la politica.
Basta: è così che gli italiani dimostrano a Ds e Sx si essere immaturi. "Anche" nelle scelte politiche. Perché, concedimi un'ultima stoccata: se siamo a questo punto la colpa non è nè di Berlusconi, né di Prodi, ma della gente, che in Italia non s ragionare, è troppo emotiva (vedi aviaria oggi...), troppo irrazionale, troppo femminile.
Non ritirerò mai questo concetto degli italiani, che in me è radicatissimo dall'adolescenza.
BASTA, TORNIAMO ALLE IDEE, VERE, VISSUTE, RECITATE, FALSE, MA IDEE anche se le esprime Hitler o Landru
scusa lo sfogo
Quanto alla critica degli italiani, io ho una formazione logica, razionalistica. La mia valutazione è assolutamente priva di elementi emotivi e si fonda su una documentata storia di riflessioni storiche, politiche e filosofiche. Nulla a che vedere con quello che dici, quindi.
Bernardo
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