L'Istituto Bruno Leoni - di cui ci piace riportare, come spesso facciamo, l'ultimo comunicato - giudica "gravissima" l'iniziativa dei militanti di Greenpeace, che hanno dichiarato "off limits" l'area della Fieragricola di Verona nella quale l'associazione Futuragra offriva un banchetto a base di polenta e birra Ogm.
La violenza dei fondamentalisti del biologico - commenta Carlo Stagnaro, direttore del dipartimento Ecologia di mercato dell'IBL - è semplicemente inaccettabile. L'intolleranza non è più limitata ai prodotti transgenici: a quanto pare anche chi pacificamente li promuove è a rischio. Questo genere di manifestazioni sono indegne di un paese civile, così come indegna è la campagna di disinformazione contro i benefici dei cibi biotech e la possibilità di coesistenza tra i diversi approcci all'agricoltura.
Caro Stagnaro, loro hanno suonato le loro campane, dietro cui c'è un business del vegetale biologico finto e infondato (perché la Natura in alcuni casi fa peggio dell'uomo, è stato dimostrato) su cui si dovrebbe indagare, perché il politicamente corretto, totalitario e perciò odioso, non sia anche "politicamente corrotto". Ebbene, voi suonate le vostre trombe. Noi liberali esistiamo apposta per permettere a tutti di opporre alternative, interloquire, fare confronti.
"La lobby anti-ogm - conclude Stagnaro - si sente evidentemente protetta da un alone di impunità. Il ministro Gianni Alemanno, che pochi giorni fa aveva inaugurato la fiera, dovrebbe almeno prendere le distanze: o forse dovremmo pensare che approva questo genere di squadrismo?".
Magari lo squadrismo no, anzi non più, ci permettiamo di chiosare, ma certo la chiusura alla sperimentazione Ogm voluta dalla sinistra pseudo-ecologica, sì. Sarà che Alemanno e Matteoli sono "sociali", sarà che Mussolini, il loro originario leader di riferimento, prima di essere fascista era stato socialista, fatto sta che per anni c'è stata una strana connivenza tra i due ministri di An con i Verdi e Legambiente.
Chi redige queste note ha scritto vari manuali sulla Alimentazione "naturale" e sana, da alcuni erroneamente indentificata tout court con il biologico. Ma ha anche messo in guardia i suoi lettori dal cadere nelle mistificazioni e nel business della finta alternativa. Tutto quello che mangiamo noi umani è frutto di manipolazioni genetiche, per quanto elementari fossero in origine. Se pensiamo che una varietà di cavolo broccolo fu creata dagli Etruschi, che cosa vogliono i reazionari di Greenpeace? Quasi nulla di ciò che sta sulle nostre tavole nasce spontaneo in Natura, ma è frutto della collaborazione uomo-Natura, che inizia circa 12mila anni fa.
In un sistema liberale ci deve essere il confronto e la libertà di mercato, oltreché di sperimentazione scientifica. Il consumatore ha il diritto di trovare al supermarket tutti i prodotti possibili, anche quelli Ogm. Certo, però - e torno alla solita psicologia, questa volta della comunicazione - se quei cretini degli ingegneri biotech o forse analisti di laboratorio, inconsciamente contrari, non avessero chiamato la categoria "Organismi geneticamente modificati", le cose sarebbero ora più semplici... Chissà che cosa immagina la gente ignorante. Fatto sta che negli Usa gli Ogm si usano da dieci anni, senza alcuna conseguenza. Neanche le rare piccole reazioni allergiche sembrerebbero confermate scientificamente.
Ad ogni modo vedremo: la scienza fa passi da gigante. E noi liberali ci rimettiamo sempre alla scienza. Ma, come esperti di alimentazione e fautori dell'uso preventivo e terapeutico dei cibi, dobbiamo anche ricordare che i vegetali Ogm hanno il vantaggio di aver bisogno di meno pesticidi artificiali: basteranno e avanzeranno quindi le migliaia di pesticidi della Natura presenti in ogni alimento. Questo aspetto "salutistico" del cibo Ogm gli intelligentoni degli uffici stampa del biotech, non lo mettono mai bene in evidenza.
# Nico Valerio 19:36