27 marzo, 2006
Quali liberalizzazioni. Bordon bordeggia per non toccare i taxi
Ma la concertazione ha sconcertato i tassisti romani, famosi per la loro combattività. La reazione è stata decisa: "No alla liberalizzazione e basta". "E' una parola allarmante, va cancellata senza giri di parole". Ed ecco la penosa e imbarazzata risposta di Bordon, in pratica una vergognosa retro-marcia: "La frase nel programma è talmente generale che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Liberalizzazione è una parola tanto di moda, se spaventa si può anche non usarla. Nel programma non si parla comunque di un aumento indiscriminato delle licenze. Sappiamo che questa cosa provocherebbe un collasso della categoria e sarebbe una sciocchezza colossale. Vogliamo semmai liberalizzare ed espandere il mercato. Tramite un rafforzamento dei servizi e maggiori opportunità di occupazione".
"Collasso", "sciocchezza"? E bravo Bordon che bordeggia per non urtare i taxi. Liberista il lunedi, anti-liberista tutti gli altri giorni. Lui non sa, lui non ha idee, anzi era lì per caso. Segue, è vero, le "parole di moda", ma per carità, è solo un vezzo mondano. Se spaventano qualcuno – scusate tanto – le ritira subito, come non detto. Anzi, come non scritto. Avete presente la Thathcher, la "dama di ferro", tutta d'un pezzo? Bene, questo è un uomo di mercurio.
E conclude lo scandalizzato Di Massimo: "È nel tentare di raccogliere voti da una parte e dall’altra che si impara a dire e non dire? A parlare alla platea a seconda di quello che la platea vuol sentirsi dire? A ruotare il timone quanto necessario per avere il vento in poppa? E se Bordon si fosse trovato di fronte una platea di cittadini costretti a non usare il taxi, a causa dei loro alti costi dovuti alla mancanza di concorrenza, che cosa avrebbe detto?"
quindi:
1)Niente tassametro
2)Tariffe variabili in base al mio volere e non come ora fisse dettate dal comune!
2)Non obbligo del trasporto del cliente! ti porto a destinazione se ho voglia!
3)Ex galeotti alla guida del taxi
4)Non più obbligo di 10 ore al giorno sabato domenica e feste incluse per 365 gg l'anno. Lavorerò solo fino al giovedì cosi vado al mare anche io!
Alla faccia della liberalizzazione=convenienza per l'utente.
Parlare senza sapere quali sono i veri problemi è facile!
140.000 euro di cui il 23% allo stato!!! dite anche questo!
Comunque avete deciso di cambiare le regole in corsa?
Mi sta bene, ok, ma io ho fatto tutto alla luce del sole, la guardia di finanza sa dalla A alla Z. Non evado niente, ma voglio che sia rispettata anche la mia posizione. Non devono pagare lo scotto solo i Tassisti. Io voglio essere tutelato e risarcito del danno
Servizio garantito sempre, anche a Natale!
Pensate agli autisti Atm che fanno sciopero una volta o più al mese, ai ferrovieri, infermieri, magistrati, GIORNALISTI!ecc...
Noi tassisti siamo una lobby? e loro i sopra citati cosa sono????????
A Genova l'orario di lavoro e' di 12 ore al gg. per sei (6) gg. la settimana, dicasi 72 ore a settimana. Se incassassi tanto lavorerei molto meno e farei festa sabato e domenica.
E siamo titolari della nostra ditta. Ovviamente qualcosa non quadra. Sicuramente nel bilancio fra i miei incassi e le spese, che sono tante e insistenti. Questo monopolista e' lo stesso che ha aderito al contratto di trasporto disabili per la citta' di Genova come contrappeso alla ormai cronica mancanza di lavoro. Così gli utenti, oltre a trasportarli sul taxi li portiamo in braccio, spingiamo le carrozzelle, saliamo in casa dei disabili per prenderli, letteralmente di peso, abbaimo creato la figura dell'accompagnatore, un tassista che non guida ma assiste il titolare conducente e controlla i bimbi disabili.
Vengano pure le nuove licenze, vuol dire che ci stringeremo nei posteggi per fare ulteriore posto ai nuovi venuti, torneremo a mangiare le cipolle e smetteremo di pagaer l'INPS e l'ICI...
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