28 marzo, 2006

 

Eolico della speculazione. Il Parco del Pollino devastato da 90 altissime, inutili, torri d'acciaio.

Il "politicamente corretto" in questa Italia sta diventando sempre più il "politicamente corrotto". Dopo lo scandalo non ancora risolto degli alimenti "bio", certificati da enti controllati dalle stesse ditte produttrici, ora in nome d’un finto-ecologismo affaristico vengono devastati addirittura quei santuari intoccabili della wilderness, la vera Natura selvaggia, che sono i grandi Parchi nazionali. Uno scandalo, lo diciamo subito, in cui sono coinvolti tutti: comuni e ministero, enti parco e Tar, destra e sinistra. E siamo alle solite: in nome degli affari, con la scusa del deficit dell’economia, anziché liberalizzare i servizi, snellire lo Stato e tagliare i rami secchi corporativi e assistenziali, se la prendono con la Natura, l’unica che non può protestare. Dandosi (dandoci), però, la zappa sui piedi, perché la Natura in Italia, insieme all’Arte, è l’unico patrimonio che abbiamo.

Che è successo? Nel Parco Nazionale del Pollino, 192.565 ettari e 56 comuni tra Basilicata e Calabria, che ha come simbolo il raro pino loricato, la speculazione finto-ecologista, con la scusa dell’energia alternativa (che in realtà, come vedremo, non produce), sta portando il suo attacco al paesaggio, senza nessuna utilità per i cittadini. Si è deciso di installare 90 altissime torri metalliche – potrebbero raggiungere anche i 100 metri – veri e propri "mulini a vento" dalle enormi pale rotanti. Raggruppate a decine, vera piccola foresta artificiale posata sulle alture, perciò visibilissima da ogni parte, dovrebbero in teoria produrre elettricità grazie al vento e far risparmiare con una "energia naturale", "pulita", "rinnovabile", milioni di euro di petrolio, come dicono politici "ecologisti" e il ministero, affaristi elettorali e tangentisti di destra e di sinistra.

Ma non è vero. Perfino in Germania, più pianeggiante e ventosa, un’inchiesta di Der Spiegel ha scoperto che di energia le torri eoliche ne producono poca, e costosissima. Le ditte pagano sovvenzioni e bustarelle ai Comuni per fare accettare la orribile foresta di torri. E lo Stato risarcisce le ditte pagando molto di più del prezzo di mercato per ogni chilovattora prodotto. Dunque una finta energia, un bilancio in passivo. Quando con la sola eliminazioine degli sprechi elettrici avremmo di più. Senza parlare del solare.

Intanto, il cittadino non solo si vede i luoghi più belli e turistici devastati per sempre (smantellare torri, elettrodotti e relative strade costa troppo), ma dovrà anche pagare una bolletta più cara. Perché di vento ce n’è sempre poco in Italia, e spesso - sembra un film di Totò e Peppino - le pale vengono fatte girare per finta, cioè consumando elettricità convenzionale, anziché produrne di alternativa. Per di più, gli uccelli, spesso rari e protetti, che incuriositi le attraversano volando, vengono falciati dalle pale. E così anche la bella Italia viene invasa da migliaia di torri del genere.

Una sporca faccenda, insomma, in cui ci sono tutti gli elementi del finto "verdismo" all’italiana: l’ignoranza dei sindaci, abbagliati dai soldi dati al Comune come indennizzo, l’ideologismo ottuso dei Verdi collegati con le ditte produttrici, l’affarismo elettorale del ministero, l’inerzia degli enti locali, l’acquiescenza degli Enti Parco, perfino il formalismo antigiuridico di certi giudici amministrativi, TAR e Consiglio di Stato (quello, basta dire, che ha "stabilito" ex cathedra che "il crocifisso è un simbolo laico"…). Insomma, insensibilità per la natura, disprezzo per il bello, ottusità e corruzione, sparsi a piene mani da una classe dirigente provinciale, rozza e ignorante, del tutto inadatta a governare un Paese ricco di bellezze e di cultura come l’Italia.

La zona a rischio del Parco del Pollino, nel comune di Latronico (Potenza) è accanto a due aree protette SIC (Sito di interesse comunitario) e ZPS (Zona a protezione speciale dell’avifauna). L’area tra l’altro vede la presenza di coppie nidificanti di capovaccaio, aquila reale, lanario, ecc. E proprio qui, col benestare del sindaco Francesco Fino, ex Dc e ora Margherita, la Società DE-DI (Gruppo ENDESA) prevede di realizzare 90 pale eoliche. La società ha ottenuto la sospensiva dal TAR della Campania della Deliberazione della Giunta Regionale della Basilicata ("Linee Guida per il corretto inserimento dell'eolico") che stabiliva i limiti chilometrici da aree SIC e ZPS, e le aree ove inibire questi impianti. La Regione contro la sentenza del TAR ha fatto ricorso al Consiglio di Stato della Campania, che, secondo prime indiscrezioni raccolte da Antonio Bavusi, avrebbe però dato ragione alla società dell'eolico. Ed è allarmante che manchino ancora notizie ufficiali.

Certo, se realizzato questo "campo eolico" stravolgerebbe i valori ambientali, paesaggistici e faunistici di una delle aree più importanti del Parco Nazionale del Pollino, ancora privo finora di interventi e presenze dell’uomo. Una rarità da preservare, anche per possibili studi scientifici. Se realizzato, il programma segnerebbe la fine di quella zona protetta: verrebbero realizzate strade di accesso, impianti di connessione, elettrodotti, come ha previsto un quotidiano locale.

Ma poi che pensare in generale dei giudici del TAR che mettono spesso sullo stesso piano il legittimo diritto di pochissimi a guadagnare (sacrosanto, certo, specialmente per noi liberali) con il più importante diritto di milioni di italiani a godere di beni - anche questi hanno valore economico, inestimabile - come la Natura intatta, la salubrità dell'aria o delle acque, o l’Arte? Abbandonino per qualche giorno le loro scartoffie, facciano una gita in mezzo ai monti e frequentino di più monumenti e musei: impareranno ad interpretare meglio le leggi. Del resto – diceva un mio prof d’università – buon senso e intelligenza non sono doti che ci vengono da una laurea: bisogna averli prima di laurearsi. Dopo, ahimé, è troppo tardi.

Perciò, facciamo appello alle persone intelligenti. Inviate lettere ai giornali: sono efficacissime. Quella gente deve sentirsi addosso gli occhi e la riprovazione dell'Italia. Oltre ai giornali locali, ecco qualche indirizzo dei giornali che fanno opinione e che sono più letti dai giornalisti: Corriere della sera lettere@corriere.it, Repubblica rubrica.lettere@repubblica.it, Stampa lettere@lastampa.it, Messaggero prioritaria@ilmessaggero.it, Riformista cipiace@ilriformista.it, Foglio lettere@ilfoglio.it. E inviate lettere ed email di protesta al sindaco di Latronico, Egidio Nicola Ponzo, Largo Marconi 10, 85043 Latronico (Pz), tel. 0973-853111, fax 0973-853232, email: sindaco@comune.latronico.pz.it e all’Ente Parco del Pollino, Via delle Frecce Tricolori 6, 85048 Rotonda (Pz), tel. 0973.669311, fax 0973.667802, presidente Francesco Fino, email: presidente@parcopollino.it.
Grazie, a nome di tutti gli Italiani.

Comments:
caro ragazzo, il tuo thread risente sicuramente della poca informazione sui problemi dell'energia alternativa. d'altronde citare come fonte der spiegel va bene per trovare foto di cora schumacher non per paralre di queste cose. l'eolico è costoso, certamente, ed è, in qualche modo, poco gradevole esteticamente ma è anche rinnovabile (cioè non finisce mai), non inquinante e, sostanzialmente, ecocompatabile. Il problema è sviluppare risparmi di scala che rendano la costruzione più economica (un po' come è stato meritoriamente fatto da questo governo col fotovoltaico)
 
Senti, vedo che sei troppo disinformato: dopo quasi 2 anni ancora non conosci quell'inchiesta molto importante di Spiegel?
Ha fatto scalpore e ha scoperto gli altarini.

http://www.cnp-online.com/Traduzione.htm

Quando al resto statte bbuono: solo stato il primo in Italia a fondare un club ecologista (8 anni prima dei Verdi, ad alcuni dei quali ho insegnato l'abc) e sono il promotore del primo refrendum anticaccia. Per di più sono il teorico del Naturismo, che vuol dire ecologismo coerente (che ovviamente uno così disinformato prenderà per nudismo).
Sono quindi non a favore ma un fissato delle energie alternative: sono stato infatti tra i primissimi a propagandarle in Italia. Ma nei nostri ingenui progetti di quegli anni pensavamo
all'autosufficienza d'una piccola fattoria isolata, con una o due piccole torri di 6-7 metri (come dei pozzi artesiani) nascosti tra gli alberi... Figuriamoci. Non ad uno uso industriale e nazionale. E' una follia. Chi poteva immaginare batterie di centinaia di torri di oltre 100 m sulla cresta delle montagne? Si vede che voi non andate mai nella natura, come faccio io. E' una pazzia estetica, una cazzata che si spiega solo con la corruzione di Sinistra e Destra unite (le ditte pagano i sindaci, e così la rossa Legambiente fa proseliti e rinsalda legami col mondo del business). E il ministro Matteoli è d'accordo con Legambiente... Altro motivo per dire basta a questi cialtroni ottusi. Che da ex fascisti (Matteoli) ed ex comunisti (Legambiente) scambiano il liberalismo - che deve fare gli interessi del cittadino consumatore (e la Natura è il primo diritto) - con i guadagni di pochi. E se togli i danni ambientali non resta proprio nessun vantaggio all'eolico.
Possibile che non capisci che chi intacca l'estetica dell'Italia - unico nostro patrimonio - è o uno scemo o un criminale?
Sono talmente incazzato, proprio perché da naturista della prima ora mi sento tradito, che considero il post e questo mio commento "troppo moderati".
Lo sai che le persone intelligenti sono quelle che vedono ogni cosa dai più diversi punti di vista? E specialmente dal punto di vista estetico? Lo sai quando costa smantellare ognuno di quei mostri?
Sono solo speculazione alle nostre spalle. No all'eolico, da liberale ultrà e da ecologista ultrà.
 
sono d'accordissimo con l'articolo. Ora anche WWF e Italia Nostra hanno protestato
 
Ho potuto leggere le Linee guida della Regionale in materia di energia eolica: è un lavoro egregio e dettagliato: non capisco come mai non sia rispettato ... non ho capito come mai la Magistratura va contro !
Giorgio
 
Il probleama, leggendo i links, non e' dell' eolico: non e' stata fatta nessuna trattazione economica, ma poLLitica.
Se si decide di alterare il mercato con tonnellate di bonus e' normale che il mercato sara' sghimbescio!!

Vedi cosa e' stato fatto con le auto a gasolio, e le lotte che innesca questo carburante per le difinizioni dell' euro6....

Grazie poLLitici, sempre indietro tutta!
 
Sulla questione dell'eolico nel parco nazionale del Pollino ,chi fosse interessato ad approfondire:
http://www.olambientalista.it/
 
passa nella mzona di rionero come mai sono installate centinaia di pale eoliche quale interesse nascosto


 
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