27 marzo, 2006
Le tasse della Sibilla: solo uno le conosce, ma se ne vergogna
Ma, se a questi si aggiungono anche gli impiegati, gli studenti, i sindacati, gli Enti locali, i giornali, la Tv e le numerose lobbies elettoralmente protette (Sinistra, per generalizzare), allora per Prodi sarà davvero impossibile anche solo provare a smaltire lo pseudo-lavoro parassitario e le rendite di posizione. Perciò, come valutare le vaghe ma minacciose "armonizzazioni fiscali" che l'Unione ha in programma? Vediamone alcune, con l'aiuto d'un amico docente dell'Università statale di Roma.
IMPOSTA SUL REDDITO. Poichè Prodi ha annunciato di voler abbattere (in un anno!) di cinque punti il cuneo fiscale delle imprese, o dovrà applicare in modo estensivo il modello esposto avvicinandosi al modello di Rifondazione comunista (ribattezzato per l'occasione "capital-comunista"), o, con una trovata dell'ultima ora, stabilire una addizionale IRPEF (fortemente progressiva come quella sull'Europa), che già nel linguaggio curiale e ambiguo caro a Prodi verrebbe definita sicuramente come "addizionale per lo sviluppo".
Perchè se sì, possiamo salutare per sempre le nostre chance di avere un mercato finanziario efficiente... ma forse è proprio quello che vogliono le banche che sponsorizzano prodi?
http://www.uncas.splinder.com/post/7537276#comment
corporativismi e privilegi. Nulla da dire, solo che i conti si fanno alla fine, finora 5 anni di berlusconi=nulla
tasse sulla casa: si propone di rivedere gli estimi, ovviamente alzandoli (sono ridicoli, in molti casi offensivi) e d'altra parte, esentare completamente la prima casa, ridurre la seconda e lasciare l'aliquota attuale dalla terza in su. mi sembra una soluzione equa, colo buco di bilancio che ci lascia berlusconi
tasse sui capitali: la riduzione complessiva sarà di 700/800 milioni, l'aumento di 2.500 milioni, ci sarà quindi un prelievo che andrà in parte a finanziare la riduzione del cuneo fiscale. d'altronde la tassazione italiana è la più bassa d'europa (più dell'irlanda) e non è possibile tassare le rendite al 12.5 massimo e il lavoro al 23 per cento minimo. è un'altra operazione di equità
successione: la quota di esenzione non è stata specificata, otrebbe essere sui 300.000 euro (per gli immobili si calcola il valore catastale e non quello di mercato) chiaramente la prima casa sarebbe esclusa (lo era anche prima) così come le aziende e le imprese familiari. l'aliquota poi sarebbe del 4 per cento, assolutamente sopportabile. ricapitolando, pagherebbero solo i miliardari del vecchio conio e pagherebbero un'imposta sopportabile (il gettito previsto è infatti non superiore a 300 milioni, tanto rumore per nulla, berlusconi ha già sistemato is uoi affari, altrimenti se ne poteva ricavare qualcosa di buono)
imposte sui redditi: non ho capito nulla, non c'è nulla nel programma dell'unione, secondo me cambierà l'irap, rendendo deducibili i lavoratori a tempo indeterminato, il resto mi sembrano chiacchiere, il cuneo fiscale non è fiscalità delle imprese ma dei dipendenti (sostuiti d'imposta).
investimenti all'estero. la tassazione italiana prescinde, come tutti sanno, dalla localizzazione della fonte di reddito (cioè, se porto i soldi in francia sono comunque tassato in italia) chi investe all'estero deve dichiararlo (quadro rx), se non lo fa rischia sanzioni molto interessanti e con la cooperazione comunitaria non si scherza, se porta i soldi in svizzera, c'è la nuoa direttiva risparmio che impone ritenute superiori al 25 per cento dal 2007... ragazzi, questo docente alla statale di roma cosa insegna? filologia romanza?
Se si annuncia con squilli di tromba una riduzione del cuneo fiscale di ben cinque (5!) punti in un anno e poi si annullano con varie repliche (che ricordano i famosi "contrordine compagni" di passata memoria) le possibili coperture, si copia il peggior Berlusconi (che, almeno, ha avuto come attenuante il periodo di maggiore stagnazione in Europa
dal secondo dopoguerra).
Riepilogo, per sintesi. Prima si parla di tassare BOT-CCT , case , successioni, indicando così chiare fonti di entrata per reperire i famosi 10 miliardi di euro.
Poi, dopo essersi resi conto di operare la più classica "Mittelstandvernichtung" di marxiana memoria, si controreplica: tassa di successione solo sulle grandissime eredità (che daranno un gettito esiguo), esenzione per i titoli di stato (prima solo quelli di vecchia emissione.... poi , per ovvie ragioni di equità anche i nuovi e quindi, nuovamente, gettito trascurabile), e cosi via..... In altre parole, o si colpisce il risparmio e si recuperano risorse vere o si compiono azioni "dal forte sapore morale", che, però, operativamente parlando, non fanno cassa.
Una interessante osservazione: la riduzione dell'aliquota dal 27 al 20 % , come già detto, non avvantaggerà il normale correntista, che, appunto, o non ha soldi o , se li ha, li investe diversamente, a causa del rendimento pressochè nullo, MA PORTERA' UN NOTEVOLE BENEFICO, GUARDA CASO, ALLE ASSICURAZIONI, CHE SONO LE UNICHE A MANTENERE GROSSE SOMME SU CC (un aiuto alla grande finanza , di cui Prodi, appunto, è autorevole rappresentante, secondo lo spirito del più classico capital-comunismo) .
Non occorre essere particolarmente dotati per queste osservazioni lapalissiane. Anche un docente di filologia romanza ha il diritto di farlo (a proposito, la filologia romanza citata con sommo disprezzo, è per caso una materia NON ARIANA?)
In realtà, nel programma dell'Unione vi sono sopratutto dei chiari e ben caratterizzanti principi, che al di la' delle affermazioni e smentite (tattiche) sono unicamente caratterizzabili in termini di "STRATEGIE PER UN ECONOMIA DI SINISTRA", moralmente ammirabili, ma pressochè ininfluenti sul piano pratico.
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