08 febbraio, 2006

 

La Chiesa non serve contro l'Islam: fa sante le vittime, perdona i nemici, è femmina

Molti cristiani, e specialmente i cattolici, hanno idee sbagliate sul ruolo della loro religione in questa fase storica in cui l’Islam, che governa su popoli arretrati, e arretrati a causa dell’Islam, minaccia di far esplodere tutto il suo rozzo potenziale di fanatismo contro l’Occidente, insieme liberale e cristiano.
      Ma qui, sùbito, si evidenzia il primo equivoco: che l’Occidente sia oggi cristiano è ininfluente nel confronto con l’Islam, anzi è controproducente. Perché è proprio la mentalità cristiana, specialmente cattolica, all’origine della nostra debolezza di italiani, europei e occidentali. Il Cristianesimo, la Religione Occidentale, non serve all'esercito contro l’Islam, perché è l’arma più spuntata che esista. E' una religione che fa santi i deboli, le vittime, i martiri, i perdenti, che non osanna una vittoria ma venera il Sacrificio, cioè una sconfitta (che altro è la Croce?), perché addirittura perdona i nemici e chi commette i delitti, perché infine contrasta il liberalismo, cioè l’approccio attivistico e laico alla vita, che da sempre è alla base del progresso umano, della scienza, delle nuove idee e della libertà. Quindi, inutile illudersi, la Chiesa cristiana non ci difenderà mai dai fondamentalisti islamici, anche perché essa stessa è rimasta fondamentalista nel suo intimo.
      Ma, allora le Crociate? Ecco il secondo equivoco storico: quei vescovi che indossavano la corazza, quei prìncipi che si dicevano difensori del Santo Sepolcro, non erano veri cristiani, ma condottieri e avventurieri che oggi non esistono più, e se esistessero sarebbero sconfessati, perché ormai la Chiesa ha ritrovato le sue vere radici. Nell’Ottocento, grazie ai liberali che le hanno tolto ogni velleità terrena e politica di Stato tra gli Stati, e l’hanno forzata alla pura sfera spirituale, che è l’ambito che le compete.
      Senonché, in questa nuova e antica veste, la Chiesa cristiana si scopre inadatta ad ogni reazione culturale e politica, perché la sua natura è debolissima, passiva, masochista, raffinata, femminile. Mentre l’Islam, non avendo mai trovato sul suo cammino una rivoluzione liberale, è rimasto quello che è sempre stato, cioè una "religione in armi". Ed è quindi l’esatto opposto della Chiesa cristiana: forte, attivo, sadico, rozzo, maschile. E infatti, le due forze asimmetriche non si fronteggiano. C'è solo l'Islam che sta attaccando l'Occidente liberale, non la Chiesa. Perché non le riconosce il ruolo e la forza di competitrice. Perché una cultura maschile come l'Islam pretende un avversario altrettanto maschile: l'Occidente liberale. E anche quando un esaltato sfuggito al controllo colpisce un religioso o un fedele cristiano, lo fa in realtà per colpire l'Occidente liberale.
    E dunque anche un bambino capirebbe che in questa situazione di emergenza di fronte all’Islam, per quanto sia nostalgico e gratificante, è perdente puntare sul recupero della Cristianità, della Fede, dei Simboli cari alla nostra religione. Non è certo da lì che possono venire le nostre difese. A meno che non vogliamo ascendere a miglior gloria facendo i martiri. Vedete con che fatalismo inerte la Chiesa accoglie i suoi morti massacrati?
     La Chiesa è perdente di fronte all’Islam, anzi ha già perso. E siamo noi, gli Stati laici e liberali, noi cittadini liberali che, anzi, senza saperlo, la stiamo difendendo. Con quel minimo di dignità e di forza che ci resta nelle vene grazie alle istituzioni e alle abitudini virtuose che i nostri antenati, più coraggiosi di noi, crearono.
      Da qui dobbiamo ripartire per la difesa dell’Occidente. Dobbiamo attaccare e vincere come gli antichi Romani e i Liberali delle Grandi democrazie laiche che ne sono oggi gli eredi. Loro rappresentano, sì, la forza virile della Libertà. Altro che la mollezza femminea e prepotente della Chiesa. Ed è proprio qui, nella scelta della terapia, nella messa a punto della riscossa, che sbaglia, in parte, la Fallaci, che invece è così brava – da giornalista – nel fotografare la realtà e delineare la psicologia del mondo arabo e islamico.

[Articolo pubblicato da Nico Valerio sul quotidiano L'Opinione, 11 febbraio 2006]

Comments:
E' una tesi molto interessante! L'unico punto controverso è sulla Fallaci. Se leggi i suoi libri non le ha mai risparmiate alla Chiesa, cantandole belle chiare sul concetto di Dio Unico (una versione teologica del Dio multiculturale). Ha però creduto nella limpida intelligenza di Ratzinger i cui libri sono molto interessanti. Ma forse era quando non era ancora diventato Papa. Ora mi pare un po' bollito anche lui. Ciao Nessie
 
Veramente il punto debole dell'Europa, a me sembra tutto meno che il cristianesimo. Se poi ci si riferisce ad un parte (consistente) della Chiesa che si potrebbe rispecchiare nella definizione solita di cattocomunista allo ti do ragione.
Non è forse l'America la nazione che più ha il coraggio di reagire di fronte all'arroganza terrorista? e non lo fa anche in nome del cristianesimo (cattolico, protestatnte) che è uno dei capisaldi della sua formazione. La liberale America, quella di "in God we trust", quella che fa giurare sulla Bibbia, mi sembra proprio lei la nazione che èiù di tutte le altre reagisce alla minaccia del fanatismo islamico. Beh, l'America è una nazione ontologicamente religiosa e cristiana. Poi se si vuol parlare del ruolo di una Chiesa Cattolica, in parte rincoglionita, beh...è un'altro discorso, ma non mi sembra che la forza inovvatrice e liberale della Bonino, quando parla di caso isolato (rispetto al raggazzo che ha ucciso il prete) sia un così autoritario baluardo della nostra civiltà...
 
E' una tesi sballata.
Ma come? prima i cosiddetti laici squassano le palle con la distinzione delle sfere temporale e spirituale, con la privatizzazione del religioso, eppoi quando non hanno piu' gli attributi per motivare i bolsi figli della propria cultura della pancia piena e dell'appeasement, si guardano in giro smarriti come tanti pollicini nel bosco, e frignano perche' la Chiesa e' Madre (non femmina, che e' un'altra roba).
Ma la missione della Chiesa e' quella. Sono poi i cittadini cristiani che devono assumersi le loro responsabilita' in ambito pubblico(in teologia si dice parresia), ivi compreso l'ordine pubblico, la difesa anche armata della propria comunita' (io posso decidere di porgere la mia altra guancia, ma sono moralmente obbligato a difendere l'innocente, tanto e' vero che Giovanni Paolo II approvo' l'intervento in Kosovo, e la diplomazia vaticana non sta certo mettendo i bastoni fra le ruote agli americani in Iraq, pur essendo stata contraria ad iniziare le ostilita').
Questo i cristiani (certo non proprio tutti) ce l'hanno chiaro.
I "laici" mi pare se ne stiano accorgendo recentemente e con la palla al piede di una sinistra laicissima ma irenista o pacifista per odio ideologico.
 
P.S.

le crociate sono state fatte per liberare il Santo Sepolcro, e se moltissimi erano avventurieri in cerca di fortuna, molte erano anche le persone animate da un vero spirito religioso. La vocazione al martirio del Cristiano non è idiozia. tant'è che nessun cristiano si fa esplodere, semplicemente, se non può far altro il cristiano pur di conservare la propria fede preferisce morire. Ma non farsi mettere i piedi in testa. Quando i femminei cristiani difendevena l'Europa dalla minaccia musulmana, a Lepanto, a Vienna, così come sui Carpazi, gli esponenti della laicità dovevano ancora venire fuori, a meno che non si prenda come esempio di laicità alcuni "simboli" (sconosciuti) come Bruno (i cui rapporti col mondo musulmano io andrei a rivedere). Per quel che mi riguarda personalmente, solo essendo forte di una Verità, posso contrastare qualcuno che la pretesa (e la forza) di un'altra Verità, sicuramente non pensado che la mia e la sua siano, al fine, uguali...
 
PS Quanto alle considerazioni su crociate e medioevo, mi scusi il padrone di casa, ma dovrebbe astenersi dal dare patenti di cristianesimo (cosa che farebbe ridere il buon Voltaire - almeno quello prima della conversione in articulo mortis) e leggersi un po' di Riley-Smith o Marcus Bull.
Perche' certe cose buttate giu' cosi' con l'aria di saperne, fanno un po' ridere...
 
Riprendo gli argomenti di Harryburns con i quali mi trovo concorde. Tuttavia Harry hai parlato, guarda caso, di Protestantesimo e di chiesa riformata. Il post di Salon Voltaire non lo condivido su molti punti, ma lo trovo interessante per lo spunto "provocatorio" che ci offre: una visione psicologica e antropologica della chiesa cattolica, coniugata al femminile su cui ha spesso insistito anche Ida Magli. Perciò passiva, raffinata e arrendevole, rispetto al Protestantesimo che è invece "religio civilis" al maschile. E perciò combattiva e guerriera. Come combattiva e guerriera è la Torah per gli israeliani. Guarda caso , è vero quel che viene scritto anche da Ferrara: gli unici stati veramente reattivi sono gli Usa e Israele, determinati più che mai a impegnarsi fino in fondo in questa guerra contro il terrorismo islamico. Ed entrambi stati laici con forti fondamenti religiosi. Quel che manca alla nostra chiesa cattolica è proprio questo: saper diventare religione civile. Le dichiarazioni che ho sentito in questi giorni dal cardinale Silvestrini (intervista al Corriere) e Tonini, non mi sono piaciute perchè disarmano, sconfortano, scoraggiano. Non si può mettere sullo stesso piano delle vignette (ancorchè inopportune) coi disordini incendiari e i fanatismi. Sulla Bonino e i laicisti da Porta Pia, stenderei un velo pietoso. Li ritengo i principali responsabili di crociate laiciste che indeboliscono l'Europa. Comunque sono così stupidi che non andranno da nessuna parte.
 
Trovo che il tuo post nel milgiore dei casi sia ridicolo, e nel peggiore sia semplicemente vergognoso. Mi spiace solo di averti regalato un link per lanciare il mio monito.
 
Di chi parli Calamityjane di me o di Salon Voltaire alias Nico Valerio?
 
Ma come, nessuno mi risponde sul tema vero dell'articolo? Cioè che la Chiesa cristiana (e specialmente la cattolica) non può combattere il fondamentalismo islamico, perfino in questa fase delicata, mentre molti cattolici di Ds e Sx le si stringono attorno
oggi proprio per "ritrovare la propria identità" in opposizione all'Islam? Questo è il vero tema, non il giudizio storico sulla Chiesa, tantomeno una difesa d'ufficio, ridicola per un Ente che ha sempre saputo difendersi da sé benissimo.
Come mai cattolici e battisti si stringono ai "fondamenti" della loro religione in opposizione al fondamentalismo islamico?
Dov'è la logica, visto che come dire voi, la missione della Chiesa è "amore" ecc?
E allora, se è amore, si faccia da parte e lasci fare finalmente noi laici, che sappiamo bene come spazzare via il fondamentalismo islamico.... Questo, solo questo, è il punto. E non vuole essere una provocazione, solo una richiesta
onesta, perfino ingenua, di dibattito.
(devo sempre ricordarlo: voi sapete, sì, che noi liberali rispettiamo e valutiamo allo stesso modo tutte le religioni, la nostra e le altrui?)
 
del titolare del blog.
 
E' un punto molto controverso caro Nico. Anzi, oggigiorno direi che è il problema dei problemi. Combattere il fondamentalismo islamico stringendoci alle nostre radici o fare piazza pulita da "antichi liberali" e costringere a valutare le religioni "tutte alla stessa stregua"? Ti dirò la mia. Che magari non coincide con la tua. Io sono per la prima ipotesi: essere laica senza estremottere l'elemento religioso dalla vita civile. Ma non mettere tutte le religioni sullo stesso piano. Altrimenti si fa del relativismo e del multiculturalismo. La "par condicio" delle religioni ottiene solo un effetto: far vincere loro. Ovvero gli islamici. Però vorrei vedere la chiesa ratzingeriana un po' più desta e non vorrei sentire i discorsi soporiferi e analgesici di questi giorni, dopo l'uccisione di Don Andrea Santoro. Questa è la sintesi del mio pensiero. Grazie per l'ospitalità. Nessie
 
Trovo la tesi del post del tutto inaccettabile, a causa del fatto che premesse erronee conducono a conclusioni altrettanto erronee.
Perdonerete, spero, la lunghezza; ma credo che certi rilievi possano essere interessanti per tutti.
Andiamo in ordine. Leggo "Che l'Occidente sia cristiano, oggi, è ininfluente nel confronto con l'Islam" (è la tesi che poi si argomenterà nel post). Vale la pena di rilevare da subito che, se anche fosse ininfluente per "noi", certamente non lo é per "loro", dato che, a quello che si legge sui loro giornali, l'equazione europa=cristianità è data per scontata, e addirittuta si é arrivati a parlare del "cattolico Zapatero" (speriamo che lo venga a sapere, così gli piglia un colpo). Ma questo, di per sé, non sarebbe sufficiente a negare la tesi.
Andiamo dunque avanti.
"E' una religione che ... non osanna una vittoria ma venera il Sacrificio, cioè una sconfitta (che altro è la Croce?)". Già altri ti hanno detto che, evidentemente, il cristianesimo lo conosci poco, e per lo meno ne hai capito poco. Per ogni cristiano la Croce é un segno di vittoria: la vittoria della vita sulla morte, del bene sul male, dell'uomo su tutto ciò che lo opprime. Il tuo argomento é una riedizione di quello che già diceva Nietzsche (che era sbagliato già allora, e per gli stessi motivi). Già San Paolo aveva avvertito: la Croce è "stoltezza per i pagani". Ovvero, chi non arriva a concepirne la potenza di "rovesciamento" delle umane categorie la considera, come fai tu, una sconfitta. Ma i cristiani si guardano bene dal venerare una sconfitta; anzi, credono che, se di scofitta si tratta, é degli altri, dei non cristiani, di chi non ha fede nel Dio unico e trino. E chi ha compreso le potenzialità "rivoluzionarie" della Croce la venera perché é Vittoria; come ben afferma (se mai avrai modo e tempo di leggerlo) il testo del preconio pasquale.
Si arriva poi al cuore del post:
"contrasta il liberalismo, cioè l’approccio attivistico e laico alla vita, che da sempre è alla base del progresso umano, della scienza, delle nuove idee e della libertà".
Ora, qui si potrebbe discutere per una vita intera. perché si tratta di affermazioni ideologiche e apodittiche, che vengono, usate come postulati.
In breve, mi limiterò a ricordare che l'"approccio attivistico" (strumentalmente accostato alla parola "laico") di per sé non significa un bel niente. Ovvero, nessuna attività ha senso se non è ordinata a un fine. Quello che la Chiesa rifiuta é una attività disordinata, ovvero rivolta a un fine che non sia degno; e, se penso a come viene organizzata la nostra vita, direi che ne ha molteplici ragioni. Quanto alla "laicità" dell'attivismo, mi limiterò a ricordare che è dai tempi degli Apostoli che nella Chiesa si lavora, si fa lavorare, e si nobilita il lavoro. Quello che serve all'uomo, non quello che lo umilia e lo rende schiavo.
Il progresso, le nuove idee. Anche qui, un errore di fondo, viziato da una lettura ideologica "di base".
Il "progresso" non è semplice "movimento", così come la "novità" delle idee non é sempre e comunque un valore positivo. Perché vi sia "progresso", è necessario che il movimento sia indirizzato verso qualcosa di buono e vantaggioso. Tutto ciò che ci allontana da questo fine, ancorché "movimento", non è "progresso", ma, semmai "regresso". E le "nuove" idee sono buone e perseguibili secondo lo stesso criterio. La Chiesa si è sempre opposta a tutto ciò che sembra allontanare l'uomo dal suo fine ultimo (realizzare la propria umanità in comunione con Dio). L'incomprensione e la conseguente condanna del suo comportamento da parte tua dipendono esclusivamente dal pregiudizio ideologico che vuole individuare il "buono" cui tendere in cose diverse da quelle che suggerisce la Chiesa. Sei davanti a uno specchio; tu accusi loro di aver ostacolato il progresso, e loro possono bene accusare te per lo stesso motivo.
La "libertà". Anche qui, ci sarebbe da riempire volumi. In sostanza, si può riprodurre il ragionamento precedente. Tu puoi chiamare "libertà" una cosa che per un altro è arbitrio. E quindi ritenere "oppressivo" un comportamento che neghi ciò che per te è "libertà". Ma -e permettimi una piccola punta polemica- se non ci sono criteri cui aggrapparsi, l'identificazione di ciò che è "libertà" è affidata alla statuizione della maggioranza. Il cristianesimo, al contrario, propone proprio quei criteri. E' libertà ciò che a quei criteri si confà. E, sempre un po' polemicamente, mi limito a ricordarti che è nella "fratellanza dei Figli di Dio" predicata dal cristianesimo che si trova il riconoscimento dell' "altro" come uguale, radice fondamentale di ogni libertà. Che, ad esempio, l'illustre "pensatore" cui è intitolato questo blog non riconosceva, difendendo la "naturalità" della schiavitù (non è da oggi che il concetto di "persona umana" viene stravolto secondo i propri interessi, negando la condizione di parità a chi è in stato di debolezza).
Le crociate. Oddio, anche qui, quante cose. Ti è già stato detto: avventurieri, sì. Ma anche, e soprattutto, cristiani. Tanto è vero che quando gli interessi e le beghe di potere degli "stati nazionali" hanno preso il sopravvento sulla comune identità cristiana dell'Europa (cui Lutero ha poi dato il colpo di grazia), di crociate non se ne è parlato più. E da allora nessuno ha più combattuto contro i musulmani, se non per difesa del territorio o degli interessi economici. Ovvero, non per motivazioni "morali", ma per semplice necessità storica. Insomma, a combattere con i musulmani in quanto tali sono stati solo i "cristiani". Alla faccia di tutti i laici, gli illuministi, i liberali e i relativisti del mondo.
Potrei andare avanti ancora per molto, ma non voglio gravare ulteriormente. Un'ultima "perla", però, debbo segnalarla:
"siamo noi, gli Stati laici e liberali, noi cittadini liberali che, anzi, senza saperlo, la stiamo difendendo. Con quel minimo di dignità e di forza che ci resta nelle vene grazie alle istituzioni e alle abitudini virtuose che i nostri antenati, più coraggiosi di noi, crearono."
Cioè, la Chiesa sarebbe "difesa" da una massa priva di identità, autoreferenziale, ideologicamente condizionata al punto da non distinguere più il bianco dal nero, incapace persino di comprendere la profonda diversità culturale del mondo islamico da quello occidentale (nato, è bene ricordarlo, grazie al cristianesimo, e che va ancora avanti solo grazie alle cose che il pensiero post-cristiano non è ancora riuscito a distruggere)?
A costo di sembrare anarchico, seppellisco questo post con la risata che si merita.
 
Insisto, continuate a polemizzare con i liberali, anziché con l'Islam fondamentalista. Ciò è mooolto significativo.
All'amico Slowhand che ha inventato un sistema più divertente di inumazione
(seppellisco ridendo)
che a me piace molto,
dico solo che senza la società
imperfettamente (e infatti io la critico...) liberale che siamo faticosamente riusciti a creare,
contro l'assolutismo della Chiesa,
in Occidente, la Chiesa stessa oggi sarebbe alla mercé dei fondamentalisti che vengono da Oriente. E ti assicuro che avresti poco da ridere. Hai presente l'isola di Giava o Sumatra qualche mese fa? Avrebbero inumato te, e senza ridere. Loro hanno poco il senso dell'humour
 
Insomma, la critica di Nico era agli atei devoti, ai teocon, ai Pera e ai Ferrara, e non l'avete capito.

L'avete preso per un attacco alla Chiesa invece.
 
L'avete preso per un attacco alla chiesa????
Mah, forse vivendo in America non so piu' leggere l'italiano.
Uno titola la "la Chiesa non serve" e poi sbrodola confondendo teologia, storia, predicazione e distinzione delle responsabilita' tra laici e pastori; un giorno (sul melo) lamenta ingerenze, un altro (sul pero) convoca Benedetto XVI a Clermont per predicare una crociata; poi arriva Jim Momo e ci dice che non abbiamo capito.
Magari e' proprio difficile da capire cosa cavolo voglia dire un post del genere.
Arruoliamo Benedetto XVI e Ruini come cappellani militari dell'Occidente?
Sull'attenti per il Jilland Posten, a riposo su manipolazione genetica, matrimonio gay e aborto.
Ma se volete una chiesa cosi' do it yourself e vedete un po' se la gente vi si beve...
La cosa che divertente e' che gli stessi "laici" che lamentano ingerenze sono sempre prontissimi ad insegnare il mestiere a papi vescovi preti sacrestani et Christifideles tutti...
Se poi la Chiesa non obbedisce "non serve".
Vabbeh, ce ne faremo una ragione...
 
Nel 2006 si associa ancora la femminilità con "arrendevolezza, passività,ecc"?
Siaomo meese bene: non è che in ogni caso noi donne abbiamo sempre un avversario in più da battere?
 
"la società
imperfettamente (e infatti io la critico...) liberale che siamo faticosamente riusciti a creare,
contro l'assolutismo della Chiesa,
in Occidente, la Chiesa stessa oggi sarebbe alla mercé dei fondamentalisti che vengono da Oriente"

Ah-ehm... capisco di parlare di corda in casa dell'impiccato, e che certe verità siano sgradevoli. Ma vorrei ricordarti che basta leggere un qualsiasi manuale di storia per i licei (guarda, persino il Villari) per rendersi conto che, finché ci sono stati i cristiani, il "pericolo" di essere sopraffatti è rimasto, appunto, un pericolo. Poi, quando la "società liberale" ha voluto cominciare a decidere da se stessa ciò che era bene e ciò che era male, ciò che era libertà e ciò che non lo era, sono cominciati i problemi. Insomma, voglio dire, non ti si richiede un grande sforzo: solo un po' di onestà intellettuale. Hai avuto un'intuizione, che ti è sembrata brillante, magari in un certo contesto (tipo al congresso della Rosa nel Pugno, ad esempio) avresti anche preso gli applausi.
Invece hai voluto condividerla, e quando scopri che non regge vai di acido.
Io con l'Islam non ho bisogno di polemizzare, perché, da cristiano, parlo la stessa lingua: ho un Dio, che é unico. Se vuoi vivere con me rispettalo e rispettami, se solo metti un dito fuori dal cerchio ti faccio nero (come, infatti, è sempre successo, e anche questo per chi non vede la storia solo come una successione di casi umani un significato ce l'ha).
Al contrario, é uno che pensa che l'Islam sia così perché "non ha avuto l'illuminismo che taaaaanto bene ha fatto alla Chiesa" (pfui) é condannato alla sconfitta. Perché crede di essere il migliore (e il tuo post lo mostra...), ma non sa dire perché. Un islamico lo sa. Un cristiano pure. E in ogni scontro la consapevolezza morale è causa prima della vittoria. Se l'occidente vincerà (come credo) anche questo scontro, potrà farlo solo grazie ai cristiani, alla loro capacità di leggere il mondo e alla loro capacità di individuare ciò che è bene e ciò che è male, ciò che conduce alla libertà e ciò che la nega, senza tante chiacchiere inconcludenti.
Intendiamoci: dico i cristiani non solo perché di questi si parla e perché lo sono io, ma perché sono i soli rimasti, in occidente, ad poter offrire un'identità e un progetto di vita e di sviluppo sociale "globale". Se, tanto per dire, ci fossero ancora i comunisti, o i nazisti, o Napoleone, si potrebbe scegliere, sarebbero andati bene anche loro. Purtroppissimissimo, di tutta 'sta gente è rimasta solo polvere. E la Chiesa, i cristiani che tutti avrebbero voluto cancellare (come, in fondo, cerchi ancora di fare tu con il post), sono ancora lì. Chissà, magari è un segno anche questo. Ma non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere...
 
Io l'ho sempre pensato che l'unico modo per combattere l'estremismo religioso è partire da un sostrato politico e sociale pienamente laico. Solo così facendo si avrà una seria e severa difesa dei valori e del novero di diritti che distinguono le democrazie occidentali dalla barbarie teocratica. Se si parte invece da un'ottica che vede un dio come capo del potere statuale ed un clero che ha competenze per quanto concerne l'amministrazione e le scelte concernenti la vita pubblica si ha un'impostazione non molto dissimile da quella da cui prendono le mosse gli islamici più oltranzisti. Ripeto: tutti i cittadini europei dovrebbero stringere una volta per tutte una salda alleanza fra loro e , sulla base dei diritti civili e politici laicamente riconosciuti dalle costituzioni occidentali, presidiare il nostro continente e contrastare ogni estremismo religioso, islam in testa. E nel fare ciò non si deve agire acciecati da falsi buonismi ipocrisie e "altre guance porte" di sorta. per la libertà contro ogni estremismo religioso.sempre
 
Sentite, io dico che ci sono due tipologie di laici: quelli che mettono completalmente al bando l'elemento religioso dalla società civile, e quelli che lo integrano. Io appartengo a questo secondo tipo, però i discorsi camomilliferi di questi giorni da parte del porporato (specie dopo la morte di don Andrea) non li reggo. Io credo comunque che di fronte a una sfida come quella che stiamo subendo dovremmo poter essere (credenti, non credenti, atei devoti, atei non devoti, agnostici, cattolici militanti e non) TUTTI UNITI all'unisono nel:
1) salvaguardare il diritto di espressione e di stampa.
2)impedire che gli islamici si inseriscano nelle file dei partiti politici (specie l'UCOII, che è una filiale dei Fratelli Musulmani).
3) Lottare contro il relativismo culturale e il multiculturalismo.
4) Affermare i valori identitari della nostra società.
Chi ci sta alzi una mano! In caso contrario l'avranno vinta loro standosene all'ombra dei loro minareti.
 
Con Eudora mi devo scusare, magari lei è l'ultima politicamente corretta: ci ho pensato a lungo se utilizzare gli stereotipi di genere usati in psicologia. Ma poi il giornalista che è in me ha prevalso: era un'immagine efficace anche per i distratti. Alle volte, lo sai, sono più fotogenici i brutti...
dei belli.
Del resto chiamare femmina la Chiesa che è antifemminista per eccellenza, non la trovi una vendetta giusta? Anche per te, dico. Eva contro Eva :-))
 
Jimmomo in poche parole ha dato l'interpretazione giusta. Io da laico educato e da liberale tollerante non avrei potuto immischiarmi nell'dentità della Chiesa. Di nessuna chiesa.
Ho solo visto la Chiesa da parte di quelli che ora improvvisamente la strumentalizzano in chiave anti-Islam. Di qui le immagini maschio-femmina e quelle militari.
Cioè gli atei-devoti e simili. Ma anche molti di noi liberali che onestamente si illudono che un recupero della nostra "identità cristiana" possa rafforzarci di fronte ai fondamentalisti.
E li metto in guardia: no, non è vero, guardate che anzi, questo ci indebolirebbe. Tutto qui. La Chiesa ha tutto il diritto di essere quello che è. Solo non è e non può essere un argine contro l'Islam, né estremista né moderato.
 
A Nessie ricordo che la Fallaci spesso fustiga la Chiesa, è vero, perché non è abbastanza combattiva. Ma perché lo fa? Perché vede nell'identità cristiana la faccia che l'Occidente dovrebbe recuperare.
E' qui l'errore.
Anche perché - dal suo punto di vista - non ci rafforzerebbe affatto
 
Mumble lascia stare "quello che Chiesa dice di se stessa" (stessa cosa dovrei dire ad altri commentatori), come viene vista dal di fuori è ciò che conta. Del resto anche in psicologia, è il lato comportamentale, il rapporto con gli altri che vale, non ciò che ognuno di noi "si sente" o "si definisce". E non c'è dubbio - lo ripetono da decenni le donne - che la Chiesa è maschilista. "Madre" è molto diverso, per il nostro universo maschile, da "donna".
E poi qui l'analogia verteva sulla valenza della combattività, non del sesso. Se a te la Chiesa sembra dura, pugnace e combattiva, si vede che, per non far vedere che porti gli occhiali, da anni infili per sbaglio l'uscio della vicina moschea...
 
@ Jim Momo: Non mi sembra che tu abbia visto giusto, e spero non sia vero il tenue sospetto che il comune obiettivo polemico basti a offuscarti così. L'ho scritto anche a qualcun altro dei commentatori: non si tratta affatto di Chiesa, né di teo- o neo-con. C'era modo e modo di argomentare che la Chiesa sia o non sia il punto di riferimento corretto per questa battaglia, cosa con cui si sarebbe potuto essere d'accordo o meno (e forse sarei anche stata d'accordo). Qui si è scelto il peggiore dei modi: quello di procedere per stereotipi, per approssimazioni e per colpi di accetta.
Eudora ne ha ottimamente individuato uno, il luogo comune della "femminilità" - che se non fossi più che certa di essere persona prima e più che donna mi sarebbe persino suonato offensivo; le baggianate sulla "forza" si sprecano; anche a proposito della Chiesa c'è solo l'imbarazzo della scelta, e sia detto da non credente e da non clericale. E allora perché già che ci siamo non parliamo di "attivi" e "passivi", o di "melanconici" e "saturnini", come facevano nel Seicento - almeno loro, un po 'meno avveduti di noi? Insomma, dico: ma è armati di quest'invidiabile sovrastruttura, di quattro che ci dirigiamo al confronto con un mondo al quale rimproveriamo l'irragionevolezza? Allora tanto vale affidarsi a Branko, e che le stelle ce la mandino buona.
De hoc satis.
 
[quote]Ma come, nessuno mi risponde sul tema vero dell'articolo? Cioè che la Chiesa cristiana (e specialmente la cattolica) non può combattere il fondamentalismo islamico[/quote]

Penso di averti risposto in realtà.Il problema è che forse i cattolici e i laici (o laicisti?) non hanno la medesima concezione di "combattere". Tant'è che gli silamisti d'Europa si fanno scudo di tante di quelle cose (principi valori ecc..) che i laici(sti) arrogasno come propri. La Chiesa non combatte con sanzioni o embraghi, 1 perchè anche il Vaticano emnasse un embrago...sarebbe credibile? 2 perchè non è nella sua natura (nei secoli anche tradita non lo nego). Allora torniamo forse ad uno dei temi principali (forse il tema) del post.

[quote]una visione psicologica e antropologica della chiesa cattolica, coniugata al femminile su cui ha spesso insistito anche Ida Magli. Perciò passiva, raffinata e arrendevole, rispetto al Protestantesimo che è invece "religio civilis" al maschile. E perciò combattiva e guerriera. Come combattiva e guerriera è la Torah per gli israeliani.[/quote]

premetto che per me (che sono 1 ignorante non da poco), questi diventano quasi "inutili" sofismi.La componenete femminea nella Chiesa esiste eccome. Tant'è che la Chiesa è Madre. Ma è madre in un funzione pedagogica e oserei dire "semantica", visto che Dio è Padre e Cristo è Figlio. La madre che mnon lotta per proteggere i suoi figli è madre snaturata. O no? Non penso che la chiesa sia una mare snaturata, tutal'più (in una visione maschilista) è come ogni donna un po santa un po puttana. Ma questo non mi ha mai scandalizzato.
La visione Femminea è una visione di genere che appartiene alla ripartizione dei sesssi di tipo moderno, rinascimentale. La donna nel medioevo (il periodo "cristiano per antonomasia") era pronta ad imbracciare le armi in caso di necessità. Ma nbon deve scordare il ruolo "naturale" della donna che è quella dell'accoglienza (in questa veste può sussistere una divisione fra maschile e femminile come l'ha proposta saloon voltaire).
Penso che proprio in questo senso tanti atei devoti si schierino intorno ad essa, e rivendichino i valori fondanti anche della società laica che non possono non essere di matrice cristiana (sarà mica un caso che i paesi laici sono quelli occidentali/cristiani). O forse sarà che c'è anche un modo "diverso" di essere laici e atei, e cioè quello di non sostituire ai dogmi teologici i dogmi laicisti...
 
Ho capito, Calamity, ti ha dato fastidio che Nico abbia usato il termine "femmina" per indicare qualcosa di non sufficientemente forte o adeguato alla minaccia.

Mi sembra però un artificio retorico che possiamo perdonargli, anche per non essere troppo politically correct. Si usano spesso queste metafore giornalistiche, o luoghi comuni se vuoi (ormai anche sugli uomini) ma il succo del discorso è altro.

Mettiamola così. Se l'America è Marte e l'Europa Venere, non è la Chiesa che può farci diventare Marte come anche molti liberali s'illudono. Tutto qui.
 
Ma Nico ha colto nel segno. Basta guardare oggi il Foglio. Forse è la prima volta che la linea di Ferrara si trova in seria difficoltà perché ha perso la sua principale sponda ideologica al suo programma politico. Anche Pera, in America, sta - lentamente - compiendo un giro di boa.
Infatti quando si parla di "reciprocità" viene a cadere tutto il discorso teocon all'italiana. E si torna alla politica laica e liberale. Come era logico. Michael Novak ha un preciso senso negli Usa ma innestarlo in Europa è un'operazione ardita e come vediamo infruttuosa.
 
Comunque, posso dire una cosa che certo vi farà piacere?
Sono un nuovissimo dei blog
(finora, da 2 anni, il Salon Voltaire era una Newsletter, è lo è "anche" tuttora, quindi andava a 3000 persone selezionate come liberali-laiche-radicali. Non avevo problemi. Al massimo 1 o 2 persone si cancellavano ma altre 3-4 si iscrivevano. Ad ogni numero.
Ora invece col blog pubblico chiunque può leggere. E specialmente in un blog-network come Tocqueville ci sono problemi.
Bene, non ho certo paura del confronto e della lotta delle idee.
Questo cambiamento mi piace.

Che altre differenze noto?
1. Che sono letto da molti cattolici ultrà (detto in modo neutro), cosa alla quale non ero né sono preparato. Lo dico da comunicatore. Anzi, vi confesso che, non da liberale, ma da giornalista, sapendo di essere letto da così tanti cattolici sarei istintivamente portato ad attenuare i toni. Il gusto di piacere agli altri è tipico dell'essere umano. Ecco, devo resistere a questa tentazione psicologica, che si amplifica soprattutto nel giornalista. Infatti, tanto più d'ora in poi, dovrò ricordare a me stesso che il Salon Voltaire (che nella forma blog è fatto solo da me) vuole rappresentare il modo di vedere e interpretare la realtà in chiave liberale e razionale. Nacque, ricordo (quando era solo una newsletter) dopo l'esplosione del fondamentalismo e terrorismo islamico. Mi dissi che bisognava diffondere le idee della ragione, della tolleranza e della libertà, come medicina contro i fanatismi, le superstizioni e le intolleranze d'ogni colore. Per questo è nato il Salon Voltaire Newsletter, e ora anche il Blog.

2. Noto con piacere che alcuni commenti - anche contrari - sono di un buon livello. Il che in parte mi compensa dello stress dell'ambiente nuovo, a cui non ero abituato.
Scusate questa digressione o pensiero ad alta voce
 
La chiesa cattolica non serve a combattere l'islam perché è anticapitalista, antiscientifica, terzomondista, contraria al comunismo solo perché questo era ateo e perseguitava i preti, ma molto più ostile al consumismo ed al mercato (ricordate il male necessario e assoluto del Papa). Ciò premesso, la chesa cattolica è di fatto più sulla stessa linea delle sinistre, disposte a tifare per il peggio del peggio per dare addosso agli USA, tant'è che ora le sinistre hanno fatto un accordo tattico con l'islam e proseguono così dopo il crollo dell'URSS la lotta agli USA.
Diverso è il discorso degli USA, dove il cristianesimo (protestantesimo, le varie chiese, etc, molto diverse dal cattolicesimo) è il substrato fondante dello sviluppo capitalistico, privilegia la giustizia al perdono, l'individuo al sociale etc., etc.
E' qui che sbaglia Ferrara e gli altri. Non si può fare con la Chiesa cattolica la stessa cosa che Bush fa negli USA. Basta pensare al blocco sociale dei cattolici, quasi sempre antioccidentali e terzomondisti, inclini sempre a buttarla sul sociale, al divario ricchi poveri, all'attenuazione delle responsabilità individuali, etc.
Ma credete davvero che abbiano la voglia e la forza di battersi?
 
Il protestantesimo come substrato del capitalismo è ormai una teoria abbastanza sorpassata (fra l'altro una posizione sposata dalla sx). Ripeto che, tutto sta a decidere che cosa vuol dire "combattere"...sarà forse come dici, ma io vedo che nel mondo mussulmano gli unici che hanno il coraggio di viverci sono i cattolici (o i cristiani più in generale).La soicietà musulmana non è una società come quella europea, dove la secolarizzazione attecchisce così facilmente, anzi..spesso essa suscita l'effetto contrario...e spesso i musulmnai rispettano i cattolici almeno come "avversari degni". La chiesa non è terzomondista, ma ecumenica, cioè universale...tant'è che la teologia della liberazione è stata sempre combattuta dal vaticano. e per quanto riguarda il comunismo non è sttao combattuto solo perchè ateo, ma per il fatto che i 2 presupposti (comunista e cristiano, ma sarebbe meglio dire cattolico) sono diametralmente opposti.
 
Bravo Anonimo, hai toccato un punto importante. Questa moda dei teocon italiani è uno scimmiottamento sbagliato della tendenza americana. E già, come se non ci fosse stata di mezzo la Riforma. Troppo comodo dire oggi: anche noi. I cattolici sono pauperisti, i protestanti sono il nucleo del capitalismo e sono stati i fondatori (Padri pellegrini ecc) della rivoluzione americana. La chiesa cattolica al contrario si è opposta al Risorgimento e alla nascita dell'Italia unita. Fino al Patto Gentiloni neanche riconosceva l'Italia. E tutt'ora non ha digerito il Risorgimento.
La Chiesa è anti-Stato in Italia, è lo Stato negli Usa. Ma figurati se i testoni teocon italiani lo capiranno mai.
 
JimMomo: Per fortuna non mi offendo più dal '62, e l'ultimo a chiamarmi "femmina" è stato l'ostetrico. Mi prodigo ancora solo perché vorrei che fosse molto chiaro: se intendiamo insegnare qualcosa all'estremismo islamico, e questo qualcosa ha a che fare con la libertà e la responsabilità, questi due termini per me non sono, non devono e non possono essere scissi dalla ragionevolezza, l'unica forza che davvero ci distingue dalla follia fanatica. Questo è prioritario rispetto a qualsiasi artificio retorico, raffinato o dozzinale che sia; altrimenti invece di esportare la democrazia ce ne stiamo a casa - a leggere Alberoni e la Schimperna, e siamo tutti più contenti. Nel migliore dei casi, attenzione: perché nel peggiore, non ho bisogno di ricordarvelo, dovremmo girare con le opere di Evola sotto braccio (chi vuole un mazzetto di citazioni non ha che da chiedermelo), e in quel caso sarebbe un po' difficile spiegare cosa pretendiamo di additare a fanatici estremisti come via verso la civiltà.

Troppo facile adesso buttarsi sulla battaglia contro la chiesa, i neocon, i teocon: questo post lo abbiamo letto tutti, non prendiamoci in giro. Qui si tratta di luoghi comuni da seppellire con una risata, come diceva BBSlow; oppure di pregiudizi da sradicare con la vanga. Non ho bisogno di ripeterne i termini per mostrarvi quanto sia differente - ad esempio - dall'argomentazione tutta politica, discutibile o meno, dell'anonimo che ha commentato un paio di posizioni più su. Parliamo finché volete di una natura "debolissima, passiva, masochista, raffinata, femminile" opposta a una "forza virile della Libertà", ma per carità, lasciamo stare Voltaire, che con Evola c'entra davvero poco.
 
Cara Calamity (però, che nomen omen ti sei scelta, almeno l'anagramma del mio nome fa "invero laico", bello, no?)
tu alludi, distingui, dissezioni
ma non scrivi in modo chiaro come noi...anglosassoni di Afragola e Cernusco sul Naviglio.
La mia voluta (credimi, è la mia vita) chiarezza ed essenzialità
la chiami "procedere per colpi di accetta". La mia ricerca di originalità (non ho mai letto da nessuna parte le mie considerazioni sulla Chiesa in rapporto all'Islam) la classifichi al contrario come..."stereotipi",
la mia precisione chirurgica (oops, volevo dire razionale) la chiami "approssimazione"...
L'analogia, la sintesi pregnante, efficace, psicologica (per chi si occupa di psicologia è normale), che fa dire di una persona che è "femmina" rispetto ad un'altra, qualunque sia il suo genere, la vedi banalmente come maschilismo sottoculturale pre-rivoluzione...
Na, na, na, non ci siamo proprio.
Figurati che penserai del linguaggio brillante, figurato, dell'humour, dell'ironia o del sarcasmo: mio padre era barese e so quanto poco gli italiani in genere amino umorismo e ironia. Va bene solo se sono loro a farla.

Per me, hai letto un altro post. O diciamo che il stile ti dà ai nervi. Vabbé che in Italia si legge attraverso la speciale lente delle nostre convinzioni...

Ma poi, scusa, dove sarebbe questa "ragionevolezza" buona contrapposta alla ragione cattiva (o troppo brusca per noi poveri italianuzzi sottoculturali)?
La Chiesa sarebbe ragionevole?
O non è la solita vecchia attenuazione, moderazione, il "sopire e troncare, Padre reverendo, troncare e sopire..."
del prelato manzoniano?
C'è un solo modo (liberale, moderato, razionale e ragionevole, c-a-v-o-u-r-r-i-a-n-o): riportare anche la Chiesa cattolica al suo alveo naturale, la sfera spirituale. Qualunque pretesa di essere un potere politico è illiberale e anticostituzionale. Ed è un vulnus pari ad un eventuale tentativo fascista o comunista: di fronte al quale un vero liberale moderato, ripeto moderato, deve agire. Il resto è solo la solita complicità criptoclericale da cui Cavour, noto agitatore pannelliano e valeriano, metteva in guardia.

E, scusa se mi permetto, ma azzuffarci vuol dire che siamo già amici, come prima misura liberale e anglosassone, per favore, scrivi più chiaro, senza alludere: pane al pane, usando le parole meno ambigue (le hai, le hai) che trovi sulla tavolozza.

Sarò distratto ma ho capito quello che, forse, volevi dire, solo 5 post dopo...
 
La Chiesa è forte, anzi intollerante (leggi: perché ha un fondamento); anzi nò, la Chiesa è debole per colpa del perdono. Vi mettete d'accordo? o l'una o l'altra cosa. Richiamerei inoltre un dettaglio non tanto insignificante: la democrazia che intendiamo esportare su quale concetto di persona si basa? su quello di individui di pari dignità, e di conseguenza, meritevoli di pari diritti. Scusatemi se oso dire che questo mi sembra un retaggio cristiano.E' la nostra identità o la nostra debolezza?
Ciao, saluto Calamity Jane e Jimmomo (che non mi si deve arrabbiare, perché lo sa che lo stimo e che mi sta simpatico :-) )
 
"il" stile??!?!?!!? adesso mi è più chiaro perché non capisci quel che dico. precisione, chiarezza e inesorabilità dell'argomentazione, credimi, sono altro.

e lascia stare gli argomenti territoriali, c'entrano tanto poco quanto voltaire, il papa e le donne.

credo proprio che non si abbia altro da dirci.

CJ
 
Nico, ti rispondo al post che mi rivolgi personalmente. La Fallaci ha individuato nell'identità culturale cristiana, l'identità occidentale. Impossibile non essere d'accordo. A te, se andassi nei paesi islamici , non gliene fregherebbe una cippa che sei ateo (devoto o no). Per loro sei comunque "crociato". Quindi un kuffar (infedele). Forse che Nick Berg quando è stato decapitato, lo hanno fatto perché sapevano che frequentava la sinagoga? Quel poveretto non sapeva nemmeno com'era fatta una sinagoga. Ma l'hanno fatto.
 
La verità è che anche quando siamo "annacquati" e "secolarizzati" siamo comunque cristiani (cattolici o protestanti). Come un ebreo anche quando non frequenta la sinagoga è un ebreo per cultura e civiltà. Il trabocchetto che ci tendono gli islamici è di farci regredire a prima dei trattati di Westfalia. Non lo accetteremo. Ma non possiamo nemmeno dimenticare e derubricare quello che avvenne a Lepanto e a Vienna. Ciò che è stato può ripetersi sotto altre forme.
 
Allora vediamo di chiarirci.
Io sono cattolico. Constato che l'idea che Nico, Jim Momo e compagnia hanno della reglione cristiana, del cattolicesimo e del protestantesimo e' un rimasticamento di luoghi comuni weberiani, che la ricerca storica si e' incaricata di smentire, smozzicate categorie lockiane, il tutto spruzzato da un anticlericalismo latente, che tutto e' fuorche' liberale.
Semmai e' quel che si definisce "laicismo" ossia l'idea balzana che lo Stato sia l'oggetto di una religione civile (se vi sentissero i padri costituenti americani, che introdussero la separazione tra stato e chiesa, come DIFESA DELLA RELIGIONE DALLE INGERENZE STATALI!!!) e la religione un fatto privato, una roba tipo calzamaglia (io so che ce l'ho ma fuori non si vede...).
Frasi tipo "I cattolici sono pauperisti, i protestanti sono il nucleo del capitalismo e sono stati i fondatori (Padri pellegrini ecc) della rivoluzione americana" sono luoghi comuni ammucchiati, i padri pellegrini sarebbero scandalizzatissimi dalla nostra societa' capitalista, altro che balle. Probabilmente invece un bel cardinale gaudente del 600 ci si troverebbe molto piu' a suo agio...
"La chiesa cattolica al contrario si è opposta al Risorgimento e alla nascita dell'Italia unita", ma cercate di leggere qualcosa di piu' del Camera-Fabietti, santo cielo. Che l'idea di unita' d'Italia dei cattolici non fosse quella di Cavour e' certo. Che non esistesse e' una boiata fantozziana. Del resto anche l'idea di unita' mazziniana era diversa da quella piemontese, come pure da quella di Garibaldi. Allora dovremmo dedurre che i suddetti erano contrari all'unita'? Ma vi rendete conto di quel che scrivete???
"La Chiesa è anti-Stato in Italia, è lo Stato negli Usa"
Ma vieni qui negli USA a dirlo pubblicamente e vediamo quante risate ti becchi, bipartisan anche, visto che ne republicans ne democrats riuscirebbero mai a capire come hai fatto a sognarti una cosa del genere!!!
Quanto alla Chiesa in Italia. Antistato? Ma se non ci fossero stati i parrocci e le madonne pellegrine, tu, Jim Momo e Pannella sareste stati a digiunare sul serio in un Gulag, altro che balle.
Oggi c'e' un enorme problema di opposizione tra occidente e Islam.
Gli islamici (o almeno una corposa minoranza tra essi) lo vedono come un nuovo episodio di contrapposizione alla Cristianita', infatti non hanno attaccato le sedi del partito della rosa nel pugno, hanno assassinato un prete, e tengono sotto costante minaccia i cristiani autoctoni.
La Chiesa deve parlare con cautela, perche' espone degli indifesi alle rappresaglie dei tagliatori di teste. Se il papa dice una parola provocatoria LA GENTE MUORE, ve lo mettete in testa o no?
Ma adesso il livello dello scontro si e' alzato.
Adesso non e' il papa, e' un gruppo di vignettisti danesi che puo' provocare morti.
Questo e' un problema.
Cio' richiama responsabilita'.
NON CENSURA, nessuno ne ha parlato.
Ma ribadisco che a fare i bulli col culo al caldo son capaci tutti, tanto paga (ed HA PAGATO) qualcun altro.
Questo vuol dire che dobbiamo rinunciare alla liberta' di stampa?
Certo che no. Ma siamo in un momento in cui le persone che hanno potere debbono pensare di piu' e meglio alle conseguenze dei propri atti.
Ci saranno delle occasioni in cui sara' meglio esser prudenti, altre in cui invece dovremo parlare alto e forte, ed assumercene i rischi.
Quel che il Vaticano, ma anche il governo americano hanno detto, va in questa direzione.
Le reazioni di certi paladini del libero pensiero ricordano invece il "ti aspetto fuori che ti faccio un c. cosi' " dei bulli delle elementari.
 
[quote]I cattolici sono pauperisti, i protestanti sono il nucleo del capitalismo e sono stati i fondatori (Padri pellegrini ecc) della rivoluzione americana. La chiesa cattolica al contrario si è opposta al Risorgimento e alla nascita dell'Italia unita. Fino al Patto Gentiloni neanche riconosceva l'Italia. E tutt'ora non ha digerito il Risorgimento.
La Chiesa è anti-Stato in Italia, è lo Stato negli Usa.[/quote]

Che parte del mondo cattolico non fosse pro unità (spcie per com'è stata fatta) non è una novità. A me lascia perplesso tutt'ora. Ma non erano solo i cattolici, c'era tutot il Sud (praticamente) contro, una parte del Nord...ma va beh..lasciamo stare...
Sui cattolici pauperisti e i protestanti nucleo del capitalismo, mi chiedo: come fa a differenziarti da 3/4 di sinistra, visto che pensi(sbagliato) come loro?

[quote]La mia voluta (credimi, è la mia vita) chiarezza ed essenzialità
la chiami "procedere per colpi di accetta". La mia ricerca di originalità (non ho mai letto da nessuna parte le mie considerazioni sulla Chiesa in rapporto all'Islam) la classifichi al contrario come..."stereotipi",
la mia precisione chirurgica (oops, volevo dire razionale) la chiami "approssimazione"...
L'analogia, la sintesi pregnante, efficace, psicologica (per chi si occupa di psicologia è normale), che fa dire di una persona che è "femmina" rispetto ad un'altra, qualunque sia il suo genere, la vedi banalmente come maschilismo sottoculturale pre-rivoluzione...
[/quote]

siamo anche modesti e poco pieni di noi stessi vedo...a me sembra che il tuo delirio sia efficace e pregante solo a te stesso (e ad un paio d'altri). Segno evidente che che ancora stiamo qui a scannarci su questioni "da stadio", a "tifare" da una parte e dare contro all'altra. Questo non tanto perchè abbiamo posizioni diverse, ma per la quasi totale inesattezza storica, e se vuoi antropologica delle tue argomentazioni...

[quote]C'è un solo modo (liberale, moderato, razionale e ragionevole, c-a-v-o-u-r-r-i-a-n-o): riportare anche la Chiesa cattolica al suo alveo naturale, la sfera spirituale. Qualunque pretesa di essere un potere politico è illiberale e anticostituzionale.[/quote]

Qui viene fuori il vero discorso: i preti ci hanno rotto i coglioni. colpa da attribuirgli stavolta? la proliferazione islamica. Senza scomodare Lepanto: la proliferazione islamica in europa è più forte (ovviamente) nelle nazioni colonialiste di qualche decennio fa, soprattutto Francia e UK. in Inghilterra i cattolici contano come il 2 di coppe quando comanda bastoni, ha scelto una politica filo americana, e s'è presa un attentato.
In Francia invece, in nome dei principi di laicità (ereditati orgogliosamente dai "cugini") derivanti dalla Rivoluzione s'è voluta annullare ogni istanza identitaria religiosa. Risultato? Le comunità islamiche si sono talmente integrate da usare i principi di laicità per chiedere il riconoscimento della propria diversità. Con risultati alterni devo dire. Chiaro è comunque il fallimento dell'ideologia "del cittadino" che si aveva in mente di formare. Tuttavia la Francia laica e anti-confessionale è uno dei paesi che entra meno nel mirino delle rappresaglie...sarà perchè sa imporsi in maniera maschia? o forse perchè in molti casi è pappa e ciccia con alcuni regimi teocratici e il suo laicismo è solo interno, ma non gl'impedisce di fregarse bellamente delle violazioni dei diritti umani che in quei regimi si perpetuano...che esempio maschio di contrapposizione...
 
No, phastidio, lungi da me quelle cose brutte e cattive che temi o intravedi...
Il discorso era tutto psicologico e pro-domo loro, dei soliti teocon.
Dicevo: guardate che voi teocon con le palle (ecco, vedi? allora neanche questo modo di dire si potrebbe più fare, perché politicamente scorretto... ma per carità), alla Fallaci, che strumentalizzate la Chiesa e sperate che sia il recupero delle nostre radici cristiane, guardate che sbagliate, la C. non vi serve, perché non ha le palle, è femmina (sono loro che parlerebbero così), e altro che Religio triumphans, qiella a cominciare dai suoi simboli (psicologia, semantica, scienze sconosciute, vedo in Italia...)come la Croce, è perdente, celebra addirittura i martiri, le sconfitte, non i trionfi.
In somma, facevo (e farò, perché mi piace molto, ed è un sistema che rivela molte cose nascoste della gente e dei riti), l'analisi psico-semantica o semantico-antropologico della Croce).
O le religioni sono tabù per qualunque analisi che sia religiosa e ufficiale? O i laici non possono dire che cosa si cela sotto sotto certi simboli religiosi o politici? Anzi, proprio noi laici e liberali dobbiamo avere questa spregiudicatezza e questo disincanto analitico.
Del resto è con la psicologia che scopri che uno di Destra è di Sinistra o viceversa, o che una religione ha una tendenza più masochista di altre, per esempio.
Solo questo volevo dire.
E la maggior parte della gente
(anche sull'Opinione, dove è stata pubblicata) lo ha capito perfettamente
Come appunto le identità psicologiche maschio-femmina,
psicologiche appunto, non di genere. Che sono vere e che
nessun femminismo interpretato in modo ottuso e tabuistico (a 20 anni ero addirittura filo-femminista, e in parte lo sono tuttore...), potrà mai vietare.
La mia Newsletter Salon Voltaire
che esce da 2 anni è molto amata dai suoi 3000 riceventi anche per queste cose divertenti.
Basta con le censure e col politicamente corretto.
Io sono ateo, nudista e vegetariano:
guai a voi se fate una leggina che mi chiama non credente, non vestito e non carneo.
Al paese mio i ciechi si chiamano ciechi. Allora bisognerebbe vietare "ciao" che vuol dire "schiavo vostro" in veneto:
"sciao", da cui ciao.
Gli austriaci ancora dicono "servus"
 
Secondo me la parte più debole dell'occidente sono proprio le ideologie laiche e laiciste di cui la politica è contaminata fino al midollo. Basta guardare la sinistra (italiana o americana che sia) che è disposta ad accogliere a braccia aperte tutto il mondo islamico nei propri confini, senza curarsi minimanente delle conseguenza future. Pensa alla laica Francia, che ha ormai talmente tanti stranieri mussulmani che tra un pò nessun politico francese andrà al governo se non avrà anche i voti degli islamici.

L'EUROPA ERA UNITA SOTTO LA FEDE CRISTIANA, E SE NON SBAGLIO LE CROCIATE LE HANNO FATTE I CATTOLICI, TENENDO A BADA PAZZI FANATICI COME GLI ODIERNI TERRORISTI, MENTRE GLI INTELLETTUALI LAICI SE NE STAVANO NELLE LORO BELLE POLTRONE A PENSARE A UN MODO NUOVO PER SCREDITARE LA "CATTIVA" CHIESA CATTOLICA.
POI PERO', DA QUANDO SONO ARRIVATI GLI ISMI E LA LAICITA' ANTIDIO, TUTTO L'OCCODENTE SI è FRAMMENTATO IN MILLE IDEOLOGIE DEL CAVOLO; TUTTI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI.
ORA NEI FILM O NEI LIBRI DI SCUOLA LEGGI CHE I CROCIATI ERANO TUTTI BRUTTI E CATTIVI, MENTRE GLI ISLAMICI ERANO POVERI E INDIFESI. E QUESTA BELLA VISIONE DELLA STORIA è TUTTO MERITO DI QUEI BRAVI LAICI CHE OGGI DANNO DELLA "FEMMINA" ALLA CHIESA E ALLA CRISTIANITA’.

Riconosco che la (laica) mentalità del politicamente corretto ha contaminato anche molti (troppi) cristiani. Ma, grazie a Dio, nel mondo ci sono ancora tanti cristiani disposti a combattere l'islam anche con la guerra, perché solo gli stupidi credono davvero che le belle parole portano la pace.

Il Papa deve dire tante belle parole smielate, rivolte all'opinione pubblica, per tre principali ragioni:

1) Se dice qualcosa di troppo contro l'islam il numero dei martiri cristiani in Medio Oriente aumenta di brutto! E di certo il laico occidente non accorrerà a salvarli...

2) La Chiesa ha una grande vastità di nemici (comunisti, laicisti, socialisti, nazisti, massoni, scientisti, islamici, satanismi, anticristiani, luterani, ecc…), e se mai il papa dicesse qualcosa di non politicamente corretto, come riproporre le crociate contro l’islam, si ritroverebbe mezzo mondo contro. E allora vedresti una marea di laici “occidentali” pronti a far le crociate contro il vaticano!

3) Anche se il papa dicesse che è arrivato il momento di combattere contro l'islam sarebbero solo parole perse nel vento. Il papa detiene il potere spirituale, mentre quello temporale resta in mano del governo. Ora dato che la bella alleanza tra papato e impero purtroppo non esiste più, chi potrebbe dare il via alle nuove crociate? Di certo non quel “simpaticone” di Romani Prodi e compagnia bella, che sono più buoni a criticare il papa che altro.

Comunque leggiti i Santi Militari di Rino Cammilleri e poi ne riparliamo di cosa sia davvero inutile per l'Occidente. Se non era per i cristiani (cattolici) l'Occidente nemmeno esisteva!

By PALADINO
 
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