08 febbraio, 2006
La Chiesa non serve contro l'Islam: fa sante le vittime, perdona i nemici, è femmina
La Chiesa è perdente di fronte all’Islam, anzi ha già perso. E siamo noi, gli Stati laici e liberali, noi cittadini liberali che, anzi, senza saperlo, la stiamo difendendo. Con quel minimo di dignità e di forza che ci resta nelle vene grazie alle istituzioni e alle abitudini virtuose che i nostri antenati, più coraggiosi di noi, crearono.
Non è forse l'America la nazione che più ha il coraggio di reagire di fronte all'arroganza terrorista? e non lo fa anche in nome del cristianesimo (cattolico, protestatnte) che è uno dei capisaldi della sua formazione. La liberale America, quella di "in God we trust", quella che fa giurare sulla Bibbia, mi sembra proprio lei la nazione che èiù di tutte le altre reagisce alla minaccia del fanatismo islamico. Beh, l'America è una nazione ontologicamente religiosa e cristiana. Poi se si vuol parlare del ruolo di una Chiesa Cattolica, in parte rincoglionita, beh...è un'altro discorso, ma non mi sembra che la forza inovvatrice e liberale della Bonino, quando parla di caso isolato (rispetto al raggazzo che ha ucciso il prete) sia un così autoritario baluardo della nostra civiltà...
Ma come? prima i cosiddetti laici squassano le palle con la distinzione delle sfere temporale e spirituale, con la privatizzazione del religioso, eppoi quando non hanno piu' gli attributi per motivare i bolsi figli della propria cultura della pancia piena e dell'appeasement, si guardano in giro smarriti come tanti pollicini nel bosco, e frignano perche' la Chiesa e' Madre (non femmina, che e' un'altra roba).
Ma la missione della Chiesa e' quella. Sono poi i cittadini cristiani che devono assumersi le loro responsabilita' in ambito pubblico(in teologia si dice parresia), ivi compreso l'ordine pubblico, la difesa anche armata della propria comunita' (io posso decidere di porgere la mia altra guancia, ma sono moralmente obbligato a difendere l'innocente, tanto e' vero che Giovanni Paolo II approvo' l'intervento in Kosovo, e la diplomazia vaticana non sta certo mettendo i bastoni fra le ruote agli americani in Iraq, pur essendo stata contraria ad iniziare le ostilita').
Questo i cristiani (certo non proprio tutti) ce l'hanno chiaro.
I "laici" mi pare se ne stiano accorgendo recentemente e con la palla al piede di una sinistra laicissima ma irenista o pacifista per odio ideologico.
le crociate sono state fatte per liberare il Santo Sepolcro, e se moltissimi erano avventurieri in cerca di fortuna, molte erano anche le persone animate da un vero spirito religioso. La vocazione al martirio del Cristiano non è idiozia. tant'è che nessun cristiano si fa esplodere, semplicemente, se non può far altro il cristiano pur di conservare la propria fede preferisce morire. Ma non farsi mettere i piedi in testa. Quando i femminei cristiani difendevena l'Europa dalla minaccia musulmana, a Lepanto, a Vienna, così come sui Carpazi, gli esponenti della laicità dovevano ancora venire fuori, a meno che non si prenda come esempio di laicità alcuni "simboli" (sconosciuti) come Bruno (i cui rapporti col mondo musulmano io andrei a rivedere). Per quel che mi riguarda personalmente, solo essendo forte di una Verità, posso contrastare qualcuno che la pretesa (e la forza) di un'altra Verità, sicuramente non pensado che la mia e la sua siano, al fine, uguali...
Perche' certe cose buttate giu' cosi' con l'aria di saperne, fanno un po' ridere...
oggi proprio per "ritrovare la propria identità" in opposizione all'Islam? Questo è il vero tema, non il giudizio storico sulla Chiesa, tantomeno una difesa d'ufficio, ridicola per un Ente che ha sempre saputo difendersi da sé benissimo.
Come mai cattolici e battisti si stringono ai "fondamenti" della loro religione in opposizione al fondamentalismo islamico?
Dov'è la logica, visto che come dire voi, la missione della Chiesa è "amore" ecc?
E allora, se è amore, si faccia da parte e lasci fare finalmente noi laici, che sappiamo bene come spazzare via il fondamentalismo islamico.... Questo, solo questo, è il punto. E non vuole essere una provocazione, solo una richiesta
onesta, perfino ingenua, di dibattito.
(devo sempre ricordarlo: voi sapete, sì, che noi liberali rispettiamo e valutiamo allo stesso modo tutte le religioni, la nostra e le altrui?)
Perdonerete, spero, la lunghezza; ma credo che certi rilievi possano essere interessanti per tutti.
Andiamo in ordine. Leggo "Che l'Occidente sia cristiano, oggi, è ininfluente nel confronto con l'Islam" (è la tesi che poi si argomenterà nel post). Vale la pena di rilevare da subito che, se anche fosse ininfluente per "noi", certamente non lo é per "loro", dato che, a quello che si legge sui loro giornali, l'equazione europa=cristianità è data per scontata, e addirittuta si é arrivati a parlare del "cattolico Zapatero" (speriamo che lo venga a sapere, così gli piglia un colpo). Ma questo, di per sé, non sarebbe sufficiente a negare la tesi.
Andiamo dunque avanti.
"E' una religione che ... non osanna una vittoria ma venera il Sacrificio, cioè una sconfitta (che altro è la Croce?)". Già altri ti hanno detto che, evidentemente, il cristianesimo lo conosci poco, e per lo meno ne hai capito poco. Per ogni cristiano la Croce é un segno di vittoria: la vittoria della vita sulla morte, del bene sul male, dell'uomo su tutto ciò che lo opprime. Il tuo argomento é una riedizione di quello che già diceva Nietzsche (che era sbagliato già allora, e per gli stessi motivi). Già San Paolo aveva avvertito: la Croce è "stoltezza per i pagani". Ovvero, chi non arriva a concepirne la potenza di "rovesciamento" delle umane categorie la considera, come fai tu, una sconfitta. Ma i cristiani si guardano bene dal venerare una sconfitta; anzi, credono che, se di scofitta si tratta, é degli altri, dei non cristiani, di chi non ha fede nel Dio unico e trino. E chi ha compreso le potenzialità "rivoluzionarie" della Croce la venera perché é Vittoria; come ben afferma (se mai avrai modo e tempo di leggerlo) il testo del preconio pasquale.
Si arriva poi al cuore del post:
"contrasta il liberalismo, cioè l’approccio attivistico e laico alla vita, che da sempre è alla base del progresso umano, della scienza, delle nuove idee e della libertà".
Ora, qui si potrebbe discutere per una vita intera. perché si tratta di affermazioni ideologiche e apodittiche, che vengono, usate come postulati.
In breve, mi limiterò a ricordare che l'"approccio attivistico" (strumentalmente accostato alla parola "laico") di per sé non significa un bel niente. Ovvero, nessuna attività ha senso se non è ordinata a un fine. Quello che la Chiesa rifiuta é una attività disordinata, ovvero rivolta a un fine che non sia degno; e, se penso a come viene organizzata la nostra vita, direi che ne ha molteplici ragioni. Quanto alla "laicità" dell'attivismo, mi limiterò a ricordare che è dai tempi degli Apostoli che nella Chiesa si lavora, si fa lavorare, e si nobilita il lavoro. Quello che serve all'uomo, non quello che lo umilia e lo rende schiavo.
Il progresso, le nuove idee. Anche qui, un errore di fondo, viziato da una lettura ideologica "di base".
Il "progresso" non è semplice "movimento", così come la "novità" delle idee non é sempre e comunque un valore positivo. Perché vi sia "progresso", è necessario che il movimento sia indirizzato verso qualcosa di buono e vantaggioso. Tutto ciò che ci allontana da questo fine, ancorché "movimento", non è "progresso", ma, semmai "regresso". E le "nuove" idee sono buone e perseguibili secondo lo stesso criterio. La Chiesa si è sempre opposta a tutto ciò che sembra allontanare l'uomo dal suo fine ultimo (realizzare la propria umanità in comunione con Dio). L'incomprensione e la conseguente condanna del suo comportamento da parte tua dipendono esclusivamente dal pregiudizio ideologico che vuole individuare il "buono" cui tendere in cose diverse da quelle che suggerisce la Chiesa. Sei davanti a uno specchio; tu accusi loro di aver ostacolato il progresso, e loro possono bene accusare te per lo stesso motivo.
La "libertà". Anche qui, ci sarebbe da riempire volumi. In sostanza, si può riprodurre il ragionamento precedente. Tu puoi chiamare "libertà" una cosa che per un altro è arbitrio. E quindi ritenere "oppressivo" un comportamento che neghi ciò che per te è "libertà". Ma -e permettimi una piccola punta polemica- se non ci sono criteri cui aggrapparsi, l'identificazione di ciò che è "libertà" è affidata alla statuizione della maggioranza. Il cristianesimo, al contrario, propone proprio quei criteri. E' libertà ciò che a quei criteri si confà. E, sempre un po' polemicamente, mi limito a ricordarti che è nella "fratellanza dei Figli di Dio" predicata dal cristianesimo che si trova il riconoscimento dell' "altro" come uguale, radice fondamentale di ogni libertà. Che, ad esempio, l'illustre "pensatore" cui è intitolato questo blog non riconosceva, difendendo la "naturalità" della schiavitù (non è da oggi che il concetto di "persona umana" viene stravolto secondo i propri interessi, negando la condizione di parità a chi è in stato di debolezza).
Le crociate. Oddio, anche qui, quante cose. Ti è già stato detto: avventurieri, sì. Ma anche, e soprattutto, cristiani. Tanto è vero che quando gli interessi e le beghe di potere degli "stati nazionali" hanno preso il sopravvento sulla comune identità cristiana dell'Europa (cui Lutero ha poi dato il colpo di grazia), di crociate non se ne è parlato più. E da allora nessuno ha più combattuto contro i musulmani, se non per difesa del territorio o degli interessi economici. Ovvero, non per motivazioni "morali", ma per semplice necessità storica. Insomma, a combattere con i musulmani in quanto tali sono stati solo i "cristiani". Alla faccia di tutti i laici, gli illuministi, i liberali e i relativisti del mondo.
Potrei andare avanti ancora per molto, ma non voglio gravare ulteriormente. Un'ultima "perla", però, debbo segnalarla:
"siamo noi, gli Stati laici e liberali, noi cittadini liberali che, anzi, senza saperlo, la stiamo difendendo. Con quel minimo di dignità e di forza che ci resta nelle vene grazie alle istituzioni e alle abitudini virtuose che i nostri antenati, più coraggiosi di noi, crearono."
Cioè, la Chiesa sarebbe "difesa" da una massa priva di identità, autoreferenziale, ideologicamente condizionata al punto da non distinguere più il bianco dal nero, incapace persino di comprendere la profonda diversità culturale del mondo islamico da quello occidentale (nato, è bene ricordarlo, grazie al cristianesimo, e che va ancora avanti solo grazie alle cose che il pensiero post-cristiano non è ancora riuscito a distruggere)?
A costo di sembrare anarchico, seppellisco questo post con la risata che si merita.
All'amico Slowhand che ha inventato un sistema più divertente di inumazione
(seppellisco ridendo)
che a me piace molto,
dico solo che senza la società
imperfettamente (e infatti io la critico...) liberale che siamo faticosamente riusciti a creare,
contro l'assolutismo della Chiesa,
in Occidente, la Chiesa stessa oggi sarebbe alla mercé dei fondamentalisti che vengono da Oriente. E ti assicuro che avresti poco da ridere. Hai presente l'isola di Giava o Sumatra qualche mese fa? Avrebbero inumato te, e senza ridere. Loro hanno poco il senso dell'humour
L'avete preso per un attacco alla Chiesa invece.
Mah, forse vivendo in America non so piu' leggere l'italiano.
Uno titola la "la Chiesa non serve" e poi sbrodola confondendo teologia, storia, predicazione e distinzione delle responsabilita' tra laici e pastori; un giorno (sul melo) lamenta ingerenze, un altro (sul pero) convoca Benedetto XVI a Clermont per predicare una crociata; poi arriva Jim Momo e ci dice che non abbiamo capito.
Magari e' proprio difficile da capire cosa cavolo voglia dire un post del genere.
Arruoliamo Benedetto XVI e Ruini come cappellani militari dell'Occidente?
Sull'attenti per il Jilland Posten, a riposo su manipolazione genetica, matrimonio gay e aborto.
Ma se volete una chiesa cosi' do it yourself e vedete un po' se la gente vi si beve...
La cosa che divertente e' che gli stessi "laici" che lamentano ingerenze sono sempre prontissimi ad insegnare il mestiere a papi vescovi preti sacrestani et Christifideles tutti...
Se poi la Chiesa non obbedisce "non serve".
Vabbeh, ce ne faremo una ragione...
Siaomo meese bene: non è che in ogni caso noi donne abbiamo sempre un avversario in più da battere?
imperfettamente (e infatti io la critico...) liberale che siamo faticosamente riusciti a creare,
contro l'assolutismo della Chiesa,
in Occidente, la Chiesa stessa oggi sarebbe alla mercé dei fondamentalisti che vengono da Oriente"
Ah-ehm... capisco di parlare di corda in casa dell'impiccato, e che certe verità siano sgradevoli. Ma vorrei ricordarti che basta leggere un qualsiasi manuale di storia per i licei (guarda, persino il Villari) per rendersi conto che, finché ci sono stati i cristiani, il "pericolo" di essere sopraffatti è rimasto, appunto, un pericolo. Poi, quando la "società liberale" ha voluto cominciare a decidere da se stessa ciò che era bene e ciò che era male, ciò che era libertà e ciò che non lo era, sono cominciati i problemi. Insomma, voglio dire, non ti si richiede un grande sforzo: solo un po' di onestà intellettuale. Hai avuto un'intuizione, che ti è sembrata brillante, magari in un certo contesto (tipo al congresso della Rosa nel Pugno, ad esempio) avresti anche preso gli applausi.
Invece hai voluto condividerla, e quando scopri che non regge vai di acido.
Io con l'Islam non ho bisogno di polemizzare, perché, da cristiano, parlo la stessa lingua: ho un Dio, che é unico. Se vuoi vivere con me rispettalo e rispettami, se solo metti un dito fuori dal cerchio ti faccio nero (come, infatti, è sempre successo, e anche questo per chi non vede la storia solo come una successione di casi umani un significato ce l'ha).
Al contrario, é uno che pensa che l'Islam sia così perché "non ha avuto l'illuminismo che taaaaanto bene ha fatto alla Chiesa" (pfui) é condannato alla sconfitta. Perché crede di essere il migliore (e il tuo post lo mostra...), ma non sa dire perché. Un islamico lo sa. Un cristiano pure. E in ogni scontro la consapevolezza morale è causa prima della vittoria. Se l'occidente vincerà (come credo) anche questo scontro, potrà farlo solo grazie ai cristiani, alla loro capacità di leggere il mondo e alla loro capacità di individuare ciò che è bene e ciò che è male, ciò che conduce alla libertà e ciò che la nega, senza tante chiacchiere inconcludenti.
Intendiamoci: dico i cristiani non solo perché di questi si parla e perché lo sono io, ma perché sono i soli rimasti, in occidente, ad poter offrire un'identità e un progetto di vita e di sviluppo sociale "globale". Se, tanto per dire, ci fossero ancora i comunisti, o i nazisti, o Napoleone, si potrebbe scegliere, sarebbero andati bene anche loro. Purtroppissimissimo, di tutta 'sta gente è rimasta solo polvere. E la Chiesa, i cristiani che tutti avrebbero voluto cancellare (come, in fondo, cerchi ancora di fare tu con il post), sono ancora lì. Chissà, magari è un segno anche questo. Ma non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere...
1) salvaguardare il diritto di espressione e di stampa.
2)impedire che gli islamici si inseriscano nelle file dei partiti politici (specie l'UCOII, che è una filiale dei Fratelli Musulmani).
3) Lottare contro il relativismo culturale e il multiculturalismo.
4) Affermare i valori identitari della nostra società.
Chi ci sta alzi una mano! In caso contrario l'avranno vinta loro standosene all'ombra dei loro minareti.
dei belli.
Del resto chiamare femmina la Chiesa che è antifemminista per eccellenza, non la trovi una vendetta giusta? Anche per te, dico. Eva contro Eva :-))
Ho solo visto la Chiesa da parte di quelli che ora improvvisamente la strumentalizzano in chiave anti-Islam. Di qui le immagini maschio-femmina e quelle militari.
Cioè gli atei-devoti e simili. Ma anche molti di noi liberali che onestamente si illudono che un recupero della nostra "identità cristiana" possa rafforzarci di fronte ai fondamentalisti.
E li metto in guardia: no, non è vero, guardate che anzi, questo ci indebolirebbe. Tutto qui. La Chiesa ha tutto il diritto di essere quello che è. Solo non è e non può essere un argine contro l'Islam, né estremista né moderato.
E' qui l'errore.
Anche perché - dal suo punto di vista - non ci rafforzerebbe affatto
E poi qui l'analogia verteva sulla valenza della combattività, non del sesso. Se a te la Chiesa sembra dura, pugnace e combattiva, si vede che, per non far vedere che porti gli occhiali, da anni infili per sbaglio l'uscio della vicina moschea...
Eudora ne ha ottimamente individuato uno, il luogo comune della "femminilità" - che se non fossi più che certa di essere persona prima e più che donna mi sarebbe persino suonato offensivo; le baggianate sulla "forza" si sprecano; anche a proposito della Chiesa c'è solo l'imbarazzo della scelta, e sia detto da non credente e da non clericale. E allora perché già che ci siamo non parliamo di "attivi" e "passivi", o di "melanconici" e "saturnini", come facevano nel Seicento - almeno loro, un po 'meno avveduti di noi? Insomma, dico: ma è armati di quest'invidiabile sovrastruttura, di quattro che ci dirigiamo al confronto con un mondo al quale rimproveriamo l'irragionevolezza? Allora tanto vale affidarsi a Branko, e che le stelle ce la mandino buona.
De hoc satis.
Penso di averti risposto in realtà.Il problema è che forse i cattolici e i laici (o laicisti?) non hanno la medesima concezione di "combattere". Tant'è che gli silamisti d'Europa si fanno scudo di tante di quelle cose (principi valori ecc..) che i laici(sti) arrogasno come propri. La Chiesa non combatte con sanzioni o embraghi, 1 perchè anche il Vaticano emnasse un embrago...sarebbe credibile? 2 perchè non è nella sua natura (nei secoli anche tradita non lo nego). Allora torniamo forse ad uno dei temi principali (forse il tema) del post.
[quote]una visione psicologica e antropologica della chiesa cattolica, coniugata al femminile su cui ha spesso insistito anche Ida Magli. Perciò passiva, raffinata e arrendevole, rispetto al Protestantesimo che è invece "religio civilis" al maschile. E perciò combattiva e guerriera. Come combattiva e guerriera è la Torah per gli israeliani.[/quote]
premetto che per me (che sono 1 ignorante non da poco), questi diventano quasi "inutili" sofismi.La componenete femminea nella Chiesa esiste eccome. Tant'è che la Chiesa è Madre. Ma è madre in un funzione pedagogica e oserei dire "semantica", visto che Dio è Padre e Cristo è Figlio. La madre che mnon lotta per proteggere i suoi figli è madre snaturata. O no? Non penso che la chiesa sia una mare snaturata, tutal'più (in una visione maschilista) è come ogni donna un po santa un po puttana. Ma questo non mi ha mai scandalizzato.
La visione Femminea è una visione di genere che appartiene alla ripartizione dei sesssi di tipo moderno, rinascimentale. La donna nel medioevo (il periodo "cristiano per antonomasia") era pronta ad imbracciare le armi in caso di necessità. Ma nbon deve scordare il ruolo "naturale" della donna che è quella dell'accoglienza (in questa veste può sussistere una divisione fra maschile e femminile come l'ha proposta saloon voltaire).
Penso che proprio in questo senso tanti atei devoti si schierino intorno ad essa, e rivendichino i valori fondanti anche della società laica che non possono non essere di matrice cristiana (sarà mica un caso che i paesi laici sono quelli occidentali/cristiani). O forse sarà che c'è anche un modo "diverso" di essere laici e atei, e cioè quello di non sostituire ai dogmi teologici i dogmi laicisti...
Mi sembra però un artificio retorico che possiamo perdonargli, anche per non essere troppo politically correct. Si usano spesso queste metafore giornalistiche, o luoghi comuni se vuoi (ormai anche sugli uomini) ma il succo del discorso è altro.
Mettiamola così. Se l'America è Marte e l'Europa Venere, non è la Chiesa che può farci diventare Marte come anche molti liberali s'illudono. Tutto qui.
Infatti quando si parla di "reciprocità" viene a cadere tutto il discorso teocon all'italiana. E si torna alla politica laica e liberale. Come era logico. Michael Novak ha un preciso senso negli Usa ma innestarlo in Europa è un'operazione ardita e come vediamo infruttuosa.
Sono un nuovissimo dei blog
(finora, da 2 anni, il Salon Voltaire era una Newsletter, è lo è "anche" tuttora, quindi andava a 3000 persone selezionate come liberali-laiche-radicali. Non avevo problemi. Al massimo 1 o 2 persone si cancellavano ma altre 3-4 si iscrivevano. Ad ogni numero.
Ora invece col blog pubblico chiunque può leggere. E specialmente in un blog-network come Tocqueville ci sono problemi.
Bene, non ho certo paura del confronto e della lotta delle idee.
Questo cambiamento mi piace.
Che altre differenze noto?
1. Che sono letto da molti cattolici ultrà (detto in modo neutro), cosa alla quale non ero né sono preparato. Lo dico da comunicatore. Anzi, vi confesso che, non da liberale, ma da giornalista, sapendo di essere letto da così tanti cattolici sarei istintivamente portato ad attenuare i toni. Il gusto di piacere agli altri è tipico dell'essere umano. Ecco, devo resistere a questa tentazione psicologica, che si amplifica soprattutto nel giornalista. Infatti, tanto più d'ora in poi, dovrò ricordare a me stesso che il Salon Voltaire (che nella forma blog è fatto solo da me) vuole rappresentare il modo di vedere e interpretare la realtà in chiave liberale e razionale. Nacque, ricordo (quando era solo una newsletter) dopo l'esplosione del fondamentalismo e terrorismo islamico. Mi dissi che bisognava diffondere le idee della ragione, della tolleranza e della libertà, come medicina contro i fanatismi, le superstizioni e le intolleranze d'ogni colore. Per questo è nato il Salon Voltaire Newsletter, e ora anche il Blog.
2. Noto con piacere che alcuni commenti - anche contrari - sono di un buon livello. Il che in parte mi compensa dello stress dell'ambiente nuovo, a cui non ero abituato.
Scusate questa digressione o pensiero ad alta voce
Diverso è il discorso degli USA, dove il cristianesimo (protestantesimo, le varie chiese, etc, molto diverse dal cattolicesimo) è il substrato fondante dello sviluppo capitalistico, privilegia la giustizia al perdono, l'individuo al sociale etc., etc.
E' qui che sbaglia Ferrara e gli altri. Non si può fare con la Chiesa cattolica la stessa cosa che Bush fa negli USA. Basta pensare al blocco sociale dei cattolici, quasi sempre antioccidentali e terzomondisti, inclini sempre a buttarla sul sociale, al divario ricchi poveri, all'attenuazione delle responsabilità individuali, etc.
Ma credete davvero che abbiano la voglia e la forza di battersi?
La Chiesa è anti-Stato in Italia, è lo Stato negli Usa. Ma figurati se i testoni teocon italiani lo capiranno mai.
Troppo facile adesso buttarsi sulla battaglia contro la chiesa, i neocon, i teocon: questo post lo abbiamo letto tutti, non prendiamoci in giro. Qui si tratta di luoghi comuni da seppellire con una risata, come diceva BBSlow; oppure di pregiudizi da sradicare con la vanga. Non ho bisogno di ripeterne i termini per mostrarvi quanto sia differente - ad esempio - dall'argomentazione tutta politica, discutibile o meno, dell'anonimo che ha commentato un paio di posizioni più su. Parliamo finché volete di una natura "debolissima, passiva, masochista, raffinata, femminile" opposta a una "forza virile della Libertà", ma per carità, lasciamo stare Voltaire, che con Evola c'entra davvero poco.
tu alludi, distingui, dissezioni
ma non scrivi in modo chiaro come noi...anglosassoni di Afragola e Cernusco sul Naviglio.
La mia voluta (credimi, è la mia vita) chiarezza ed essenzialità
la chiami "procedere per colpi di accetta". La mia ricerca di originalità (non ho mai letto da nessuna parte le mie considerazioni sulla Chiesa in rapporto all'Islam) la classifichi al contrario come..."stereotipi",
la mia precisione chirurgica (oops, volevo dire razionale) la chiami "approssimazione"...
L'analogia, la sintesi pregnante, efficace, psicologica (per chi si occupa di psicologia è normale), che fa dire di una persona che è "femmina" rispetto ad un'altra, qualunque sia il suo genere, la vedi banalmente come maschilismo sottoculturale pre-rivoluzione...
Na, na, na, non ci siamo proprio.
Figurati che penserai del linguaggio brillante, figurato, dell'humour, dell'ironia o del sarcasmo: mio padre era barese e so quanto poco gli italiani in genere amino umorismo e ironia. Va bene solo se sono loro a farla.
Per me, hai letto un altro post. O diciamo che il stile ti dà ai nervi. Vabbé che in Italia si legge attraverso la speciale lente delle nostre convinzioni...
Ma poi, scusa, dove sarebbe questa "ragionevolezza" buona contrapposta alla ragione cattiva (o troppo brusca per noi poveri italianuzzi sottoculturali)?
La Chiesa sarebbe ragionevole?
O non è la solita vecchia attenuazione, moderazione, il "sopire e troncare, Padre reverendo, troncare e sopire..."
del prelato manzoniano?
C'è un solo modo (liberale, moderato, razionale e ragionevole, c-a-v-o-u-r-r-i-a-n-o): riportare anche la Chiesa cattolica al suo alveo naturale, la sfera spirituale. Qualunque pretesa di essere un potere politico è illiberale e anticostituzionale. Ed è un vulnus pari ad un eventuale tentativo fascista o comunista: di fronte al quale un vero liberale moderato, ripeto moderato, deve agire. Il resto è solo la solita complicità criptoclericale da cui Cavour, noto agitatore pannelliano e valeriano, metteva in guardia.
E, scusa se mi permetto, ma azzuffarci vuol dire che siamo già amici, come prima misura liberale e anglosassone, per favore, scrivi più chiaro, senza alludere: pane al pane, usando le parole meno ambigue (le hai, le hai) che trovi sulla tavolozza.
Sarò distratto ma ho capito quello che, forse, volevi dire, solo 5 post dopo...
Ciao, saluto Calamity Jane e Jimmomo (che non mi si deve arrabbiare, perché lo sa che lo stimo e che mi sta simpatico :-) )
e lascia stare gli argomenti territoriali, c'entrano tanto poco quanto voltaire, il papa e le donne.
credo proprio che non si abbia altro da dirci.
CJ
Io sono cattolico. Constato che l'idea che Nico, Jim Momo e compagnia hanno della reglione cristiana, del cattolicesimo e del protestantesimo e' un rimasticamento di luoghi comuni weberiani, che la ricerca storica si e' incaricata di smentire, smozzicate categorie lockiane, il tutto spruzzato da un anticlericalismo latente, che tutto e' fuorche' liberale.
Semmai e' quel che si definisce "laicismo" ossia l'idea balzana che lo Stato sia l'oggetto di una religione civile (se vi sentissero i padri costituenti americani, che introdussero la separazione tra stato e chiesa, come DIFESA DELLA RELIGIONE DALLE INGERENZE STATALI!!!) e la religione un fatto privato, una roba tipo calzamaglia (io so che ce l'ho ma fuori non si vede...).
Frasi tipo "I cattolici sono pauperisti, i protestanti sono il nucleo del capitalismo e sono stati i fondatori (Padri pellegrini ecc) della rivoluzione americana" sono luoghi comuni ammucchiati, i padri pellegrini sarebbero scandalizzatissimi dalla nostra societa' capitalista, altro che balle. Probabilmente invece un bel cardinale gaudente del 600 ci si troverebbe molto piu' a suo agio...
"La chiesa cattolica al contrario si è opposta al Risorgimento e alla nascita dell'Italia unita", ma cercate di leggere qualcosa di piu' del Camera-Fabietti, santo cielo. Che l'idea di unita' d'Italia dei cattolici non fosse quella di Cavour e' certo. Che non esistesse e' una boiata fantozziana. Del resto anche l'idea di unita' mazziniana era diversa da quella piemontese, come pure da quella di Garibaldi. Allora dovremmo dedurre che i suddetti erano contrari all'unita'? Ma vi rendete conto di quel che scrivete???
"La Chiesa è anti-Stato in Italia, è lo Stato negli Usa"
Ma vieni qui negli USA a dirlo pubblicamente e vediamo quante risate ti becchi, bipartisan anche, visto che ne republicans ne democrats riuscirebbero mai a capire come hai fatto a sognarti una cosa del genere!!!
Quanto alla Chiesa in Italia. Antistato? Ma se non ci fossero stati i parrocci e le madonne pellegrine, tu, Jim Momo e Pannella sareste stati a digiunare sul serio in un Gulag, altro che balle.
Oggi c'e' un enorme problema di opposizione tra occidente e Islam.
Gli islamici (o almeno una corposa minoranza tra essi) lo vedono come un nuovo episodio di contrapposizione alla Cristianita', infatti non hanno attaccato le sedi del partito della rosa nel pugno, hanno assassinato un prete, e tengono sotto costante minaccia i cristiani autoctoni.
La Chiesa deve parlare con cautela, perche' espone degli indifesi alle rappresaglie dei tagliatori di teste. Se il papa dice una parola provocatoria LA GENTE MUORE, ve lo mettete in testa o no?
Ma adesso il livello dello scontro si e' alzato.
Adesso non e' il papa, e' un gruppo di vignettisti danesi che puo' provocare morti.
Questo e' un problema.
Cio' richiama responsabilita'.
NON CENSURA, nessuno ne ha parlato.
Ma ribadisco che a fare i bulli col culo al caldo son capaci tutti, tanto paga (ed HA PAGATO) qualcun altro.
Questo vuol dire che dobbiamo rinunciare alla liberta' di stampa?
Certo che no. Ma siamo in un momento in cui le persone che hanno potere debbono pensare di piu' e meglio alle conseguenze dei propri atti.
Ci saranno delle occasioni in cui sara' meglio esser prudenti, altre in cui invece dovremo parlare alto e forte, ed assumercene i rischi.
Quel che il Vaticano, ma anche il governo americano hanno detto, va in questa direzione.
Le reazioni di certi paladini del libero pensiero ricordano invece il "ti aspetto fuori che ti faccio un c. cosi' " dei bulli delle elementari.
La Chiesa è anti-Stato in Italia, è lo Stato negli Usa.[/quote]
Che parte del mondo cattolico non fosse pro unità (spcie per com'è stata fatta) non è una novità. A me lascia perplesso tutt'ora. Ma non erano solo i cattolici, c'era tutot il Sud (praticamente) contro, una parte del Nord...ma va beh..lasciamo stare...
Sui cattolici pauperisti e i protestanti nucleo del capitalismo, mi chiedo: come fa a differenziarti da 3/4 di sinistra, visto che pensi(sbagliato) come loro?
[quote]La mia voluta (credimi, è la mia vita) chiarezza ed essenzialità
la chiami "procedere per colpi di accetta". La mia ricerca di originalità (non ho mai letto da nessuna parte le mie considerazioni sulla Chiesa in rapporto all'Islam) la classifichi al contrario come..."stereotipi",
la mia precisione chirurgica (oops, volevo dire razionale) la chiami "approssimazione"...
L'analogia, la sintesi pregnante, efficace, psicologica (per chi si occupa di psicologia è normale), che fa dire di una persona che è "femmina" rispetto ad un'altra, qualunque sia il suo genere, la vedi banalmente come maschilismo sottoculturale pre-rivoluzione...
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siamo anche modesti e poco pieni di noi stessi vedo...a me sembra che il tuo delirio sia efficace e pregante solo a te stesso (e ad un paio d'altri). Segno evidente che che ancora stiamo qui a scannarci su questioni "da stadio", a "tifare" da una parte e dare contro all'altra. Questo non tanto perchè abbiamo posizioni diverse, ma per la quasi totale inesattezza storica, e se vuoi antropologica delle tue argomentazioni...
[quote]C'è un solo modo (liberale, moderato, razionale e ragionevole, c-a-v-o-u-r-r-i-a-n-o): riportare anche la Chiesa cattolica al suo alveo naturale, la sfera spirituale. Qualunque pretesa di essere un potere politico è illiberale e anticostituzionale.[/quote]
Qui viene fuori il vero discorso: i preti ci hanno rotto i coglioni. colpa da attribuirgli stavolta? la proliferazione islamica. Senza scomodare Lepanto: la proliferazione islamica in europa è più forte (ovviamente) nelle nazioni colonialiste di qualche decennio fa, soprattutto Francia e UK. in Inghilterra i cattolici contano come il 2 di coppe quando comanda bastoni, ha scelto una politica filo americana, e s'è presa un attentato.
In Francia invece, in nome dei principi di laicità (ereditati orgogliosamente dai "cugini") derivanti dalla Rivoluzione s'è voluta annullare ogni istanza identitaria religiosa. Risultato? Le comunità islamiche si sono talmente integrate da usare i principi di laicità per chiedere il riconoscimento della propria diversità. Con risultati alterni devo dire. Chiaro è comunque il fallimento dell'ideologia "del cittadino" che si aveva in mente di formare. Tuttavia la Francia laica e anti-confessionale è uno dei paesi che entra meno nel mirino delle rappresaglie...sarà perchè sa imporsi in maniera maschia? o forse perchè in molti casi è pappa e ciccia con alcuni regimi teocratici e il suo laicismo è solo interno, ma non gl'impedisce di fregarse bellamente delle violazioni dei diritti umani che in quei regimi si perpetuano...che esempio maschio di contrapposizione...
Il discorso era tutto psicologico e pro-domo loro, dei soliti teocon.
Dicevo: guardate che voi teocon con le palle (ecco, vedi? allora neanche questo modo di dire si potrebbe più fare, perché politicamente scorretto... ma per carità), alla Fallaci, che strumentalizzate la Chiesa e sperate che sia il recupero delle nostre radici cristiane, guardate che sbagliate, la C. non vi serve, perché non ha le palle, è femmina (sono loro che parlerebbero così), e altro che Religio triumphans, qiella a cominciare dai suoi simboli (psicologia, semantica, scienze sconosciute, vedo in Italia...)come la Croce, è perdente, celebra addirittura i martiri, le sconfitte, non i trionfi.
In somma, facevo (e farò, perché mi piace molto, ed è un sistema che rivela molte cose nascoste della gente e dei riti), l'analisi psico-semantica o semantico-antropologico della Croce).
O le religioni sono tabù per qualunque analisi che sia religiosa e ufficiale? O i laici non possono dire che cosa si cela sotto sotto certi simboli religiosi o politici? Anzi, proprio noi laici e liberali dobbiamo avere questa spregiudicatezza e questo disincanto analitico.
Del resto è con la psicologia che scopri che uno di Destra è di Sinistra o viceversa, o che una religione ha una tendenza più masochista di altre, per esempio.
Solo questo volevo dire.
E la maggior parte della gente
(anche sull'Opinione, dove è stata pubblicata) lo ha capito perfettamente
Come appunto le identità psicologiche maschio-femmina,
psicologiche appunto, non di genere. Che sono vere e che
nessun femminismo interpretato in modo ottuso e tabuistico (a 20 anni ero addirittura filo-femminista, e in parte lo sono tuttore...), potrà mai vietare.
La mia Newsletter Salon Voltaire
che esce da 2 anni è molto amata dai suoi 3000 riceventi anche per queste cose divertenti.
Basta con le censure e col politicamente corretto.
Io sono ateo, nudista e vegetariano:
guai a voi se fate una leggina che mi chiama non credente, non vestito e non carneo.
Al paese mio i ciechi si chiamano ciechi. Allora bisognerebbe vietare "ciao" che vuol dire "schiavo vostro" in veneto:
"sciao", da cui ciao.
Gli austriaci ancora dicono "servus"
L'EUROPA ERA UNITA SOTTO LA FEDE CRISTIANA, E SE NON SBAGLIO LE CROCIATE LE HANNO FATTE I CATTOLICI, TENENDO A BADA PAZZI FANATICI COME GLI ODIERNI TERRORISTI, MENTRE GLI INTELLETTUALI LAICI SE NE STAVANO NELLE LORO BELLE POLTRONE A PENSARE A UN MODO NUOVO PER SCREDITARE LA "CATTIVA" CHIESA CATTOLICA.
POI PERO', DA QUANDO SONO ARRIVATI GLI ISMI E LA LAICITA' ANTIDIO, TUTTO L'OCCODENTE SI è FRAMMENTATO IN MILLE IDEOLOGIE DEL CAVOLO; TUTTI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI.
ORA NEI FILM O NEI LIBRI DI SCUOLA LEGGI CHE I CROCIATI ERANO TUTTI BRUTTI E CATTIVI, MENTRE GLI ISLAMICI ERANO POVERI E INDIFESI. E QUESTA BELLA VISIONE DELLA STORIA è TUTTO MERITO DI QUEI BRAVI LAICI CHE OGGI DANNO DELLA "FEMMINA" ALLA CHIESA E ALLA CRISTIANITA’.
Riconosco che la (laica) mentalità del politicamente corretto ha contaminato anche molti (troppi) cristiani. Ma, grazie a Dio, nel mondo ci sono ancora tanti cristiani disposti a combattere l'islam anche con la guerra, perché solo gli stupidi credono davvero che le belle parole portano la pace.
Il Papa deve dire tante belle parole smielate, rivolte all'opinione pubblica, per tre principali ragioni:
1) Se dice qualcosa di troppo contro l'islam il numero dei martiri cristiani in Medio Oriente aumenta di brutto! E di certo il laico occidente non accorrerà a salvarli...
2) La Chiesa ha una grande vastità di nemici (comunisti, laicisti, socialisti, nazisti, massoni, scientisti, islamici, satanismi, anticristiani, luterani, ecc…), e se mai il papa dicesse qualcosa di non politicamente corretto, come riproporre le crociate contro l’islam, si ritroverebbe mezzo mondo contro. E allora vedresti una marea di laici “occidentali” pronti a far le crociate contro il vaticano!
3) Anche se il papa dicesse che è arrivato il momento di combattere contro l'islam sarebbero solo parole perse nel vento. Il papa detiene il potere spirituale, mentre quello temporale resta in mano del governo. Ora dato che la bella alleanza tra papato e impero purtroppo non esiste più, chi potrebbe dare il via alle nuove crociate? Di certo non quel “simpaticone” di Romani Prodi e compagnia bella, che sono più buoni a criticare il papa che altro.
Comunque leggiti i Santi Militari di Rino Cammilleri e poi ne riparliamo di cosa sia davvero inutile per l'Occidente. Se non era per i cristiani (cattolici) l'Occidente nemmeno esisteva!
By PALADINO
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