07 maggio, 2006

 

Ma Maria di Magdala sposò o no Gesù, cioè il capo-banda Giovanni, figlio di Giuda il Galileo?

Favole, leggende manipolate e storia: come orizzontarsi? Per rispondere alla domanda su Maria di Magdala e Gesù che si pone ogni lettore del Codice da Vinci di Dan Brown, bisogna considerare altre due persone, Lazzaro e Menahem, coinvolte in questo matrimonio sia dai Testi Sacri che dai libri storici. Nei Vangeli si legge che Gesù era il maestro di una squadra formata da dodici discepoli, che Maria di Magdala era colei che a Betania gli aveva lavato i piedi e che Lazzaro era fratello di Maria di Magdala, nonché figlio di Giairo (v. miracolo della resurrezione: Mt. 9,18; Mc. 5,11; Lc. 8,4; Gv. 11).
      Dai testi storici risulta che Gesù è stato costruito sulla figura di Giovanni di Gamala, figlio primogenito di Giuda il Galileo e capo di una banda di rivoluzionari ("Bohanerges"). Dalla Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio veniamo inoltre a sapere che Lazzaro, figlio di Giairo, era legato da vincoli di parentela con Menahem, figlio di Giuda il Galileo. Sarà da questa parentela di cui ci parla Giuseppe Flavio, che potremo, oltreché confermare l’esistenza del matrimonio, trarre anche un’ulteriore prova della non esistenza storica di Gesù. Infatti questa parentela risulterebbe incomprensibile se lo sposo fosse veramente figlio di Giuseppe, e non di Giuda il Galileo, come risulta dalle innumerevoli affermazioni che ci vengono dai testi storici.
      Menahem e Lazzaro, quali fratelli dei due coniugi, l’uno dell’uomo e l’altro della donna, ci confermano con la loro parentela di cognati che il matrimonio esisteva e che lo sposo era il primogenito di Giuda il Galileo. Che Gesù, alias Giovanni di Gamala, fosse marito di Maria di Magdala ci viene ancora confermato da altri documenti che si riferiscono a quella banda dei Bohanerges, poi trasformata nei Vangeli in una squadra di discepoli predicatori di pace.
      Dal "Vangelo di Filippo" ritrovato in Egitto nel 1945 durante ricerche archeologiche: "Maria, che era la consorte del Signore, andava sempre con lui. Il Signore amava Maria di Magdala più degli altri discepoli e spesso la baciava davanti a tutti sulla bocca". Nel papiro 8502 di Berlino, detto "Vangelo di Maria", si parla della gelosia e del risentimento che gli altri discepoli, e soprattutto Simone, provavano per la predilezione che il Signore riservava a Maria: "Ha forse il Signore parlato in segreto alla sua donna prima che a noi senza farlo apertamente? - è Simone, altro figlio di Giuda il Galileo, che parla - Ci dobbiamo umiliare tutti e sottoporci a lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?".
      Dal vangelo copto viene riportata un’altra contestazione di Pietro contro Maria di Magdala: "Simone, detto Pietro, disse agli altri accoliti: "Maria deve andare via da noi perché le femmine non sono degne della vita". E il Signore, avendolo sentito, si rivolse a loro dicendo: "Ecco, io la guiderò da farne un maschio, affinché diventi una combattente come noi".
      Soltanto il disprezzo che dimostra Simone verso le donne dicendo che non sono degne di vita, sarebbe già di per sé sufficiente per dimostrare che abbiamo davanti una banda di rivoltosi giudaici seguaci delle leggi Mosaiche nella forma più estremista.
      A questo punto, penso che non sia troppo avventato supporre che tra i presenti a quella cena di Pasqua che precedette la rivolta, ci fosse anche lei, Maria di Magdala, quale moglie di Giovanni di Gamala e membro attivo combattente della banda dei Bohanerghes. Così scrivevo nel libro "Favola di Cristo", uscito nel 2002, quando ancora nessuno aveva scoperto che nell’Ultima cena di Leonardo da Vinci si nascondesse il volto di una donna in quello del discepolo Giovanni. Discepolo che, in realtà, non c’era, non poteva esserci, perché il vero apostolo amato da Gesù era Lazzaro.
LUIGI CASCIOLI

Comments:
Bullshit.
Questo post e' ridicolo.
Non so nemmeno da dove cominciare.
Citare documenti copti del II o III secolo (quando va bene, di ambiente gnostico (cioe' non cristiano), scritti in greco della koine', per "ricostruire" l'albero genealogico di un oscuro galileo del I secolo e' semplicemente PRIVO DI LOGICA.
Specie se si capisce cosa sia la Gnosi: ossia un corpus di idee che ha radici platoniche, e che ha usato tutti i tipi di miti e linguaggi religiosi in ogni epoca, da quando e' nata, per diffondere i suoi dogmi fondamentali: spiritualismo radicale, elitarismo, il creatore-demiurgo, salvezza - tramite conoscenza - delle anime come parti di un mondo spirituale superiore a questo mondo materiale corrotto, temporale e falso, ecc.
Se poi il criterio e' "rutto intellettuale libero" (per citare il vate Fantozzi) allora anche un Luigi Cascioli (eh?!?) e' un'autorita' in materia.
Chiudo con un'altra autorita' in materia: "mi scompiscio" (Antonio principe de Curtis, in arte Toto').
 
Senti stefano, stai attento a ciò che dici, lo ripeto...
Prevedo un fiume in piena di "insulti" ;-)
Guarda che stai parlando con "i liberali hanno severità e senso critico. Perché hanno idee precise. Non un generico stato d'animo moderato... Non si bevono tutto. Non sono ipocriti, accondiscendenti e buonisti. Non dicono che qualunque cosa con l'etichetta "liberale" va bene. Indagano se sotto c'è qualche truffa. Vogliono capire le persone. Insomma sono investigatori."
Credi che qui non si sappiano le cose che hai scritto?
Preparati anche ad essere subito psicoterapeutizzato, è una pratica ricorrente!
Ciao! ;-)
 
...Chissà perché se la prendono così a male.
In nuce del problema vale (e si rispetti) solo la fede nella verità rivelata per chi la possiede.
Per gli atei come me, la ricostruzione "storica" delle Sacre Scritture (oppure anche la "fiction" letteraria o pseudo letteraria) ovvero delle vicende ivi descritte apre a diverse , molteplici intepretazioni e / o ricostruzioni. Ciò nulla toglie alla fede, purché la rivelazione non si pretenda farsi Storia e dunque verità Storica valevole per tutti. E' il relativismo bellezza!
 
Oh Tentellini, qui non e' un problema di fede, ma di ragione.
Questo post non sta in piedi perche' non ha metodo storico.
E' una serie di anacronismi, inferenze balzane, supposizioni gabellate per "verita' " confusioni di spazio tempo e cultura che sarebbe lungo e barboso ma perfettamente possibile contestare una per una.
Il tutto proposto con una boria intellettuale tipo "mo' spiego a voi incolti tutto il cristianesimo in tre righe". Persino Dan Brown ci ha speso almeno qualche (ridicola) pagina.
Quanto all'affermazione su storia e rivelazione, sbagliando, ci azzecchi: il Cristianesimo (l'Incarnazione) ha esattamente quella pretesa. Tu puoi negarla (con un atto di fede speculare al mio, quando l'affermo) come scelta, ma dire che non ci deve essere e' negare duemila anni di cristianesimo, ma soprattutto dimostra che parli di cristianesimo senza averne mai capito l'essenza. Come dire che il calcio e' quel gioco il cui luogo necessario e' una piscina olimpionica: le basi lasciano un po' a desiderare...
 
..Ma no, caro Stefano, io non nego compiendo atti di fede all'incontrario. Chiariamo un punto essenziale.
Il cristianesimo ha la sua Storia millenaria come movimento religioso (insieme ad altre storie di religioni monoteiste, alcune assai più antiche come origine).
Le fondamenta però della religione cristiana non nascono da fatti incontrovertibili ma dalla fede che è nata in molti uomini ( quindi su un mistero).
Tutto qui. Tutto però storicamente re-interpretabile o leterariamente ricostruibile pur con il dovuto rispetto per chi ci crede.
 
Luca, benissimo, siamo d'accordo.
Allora puoi capire che le mie obiezioni non sono ovviamente sulla fede, che e' come il coraggio di don Abbondio, se uno non ce l'ha non se la puo' dare.
Sono sul metodo storico.
Comparare i vangeli canonici con quelli gnostici e' scorretto.
Tra l'altro nessuno fa mai notare che oltre agli apocrifi gnostici, ce ne sono altri dottrinalmente accettabili ed accettati dai cristiani che non sono canonici, eppure sono cristiani.
E cosi' cade la teoria della cospirazione: non basta dichiarare "questo e' un vangelo" per scrivere un vangelo. Il processo di formazione del canone biblico e' un processo storico indagabile con metodo storico, che uno sia cristiano o meno.
Ci sono buone indagini, cattive indagini, e bufale. Questo post fa parte della terza categoria.
 
Innanzitutto vorrei fare presente a Stefano che anche i vangeli cosiddetti “canonici” sono stati scritti nella koiné che era l’idioma alessandrino universale in uso in Palestina già dal IV secolo a. C.
In secondo luogo l’affermazione finale di Nico Valerio (complimenti alla sua erudizione!) sul fatto che era Lazzaro l’apostolo prediletto è corretta. Lazzaro compare solo nel vangelo di Giovanni e nel suddetto vangelo si dice esplicitamente (cap. XI) che è Lazzaro il discepolo che Gesù amava; l’affermazione contenuta nel XXI è una glossa posteriore: Giovanni conteneva in origine solo XX sistemati in modo simmetrico: nei primi 10 il protagonista è un certo Johannes (identificato dalla tradizione col Battista), negli altri è Yesous (Gesù). Già questo è un interessante indizio che permette di identificare Yesous con Johannes.
Il discorso è oltremodo lungo, ma occorre ricordare che gli apostoli, sino all’ultimo, hanno sempre pensato che il loro Messia fosse un liberatore politico (come appunto Giuda il Galileo prima di lui e Bar Kochba al tempo dell’imperatore Adriano). Il concetto di un Messianesimo avulso da ogni connotazione politica risale a un fariseo di Tarso, Shaul (meglio noto fra i cristiani come S. Paolo); sarà una coincidenza, ma shaul è un termine ebraico con la stessa identica radice di she’ol che significa “inferno” o “ade”. Un termine più che appropriato per un abile mistificatore!
 
Piero, la definizione "discepolo che egli amava" e' (con buone ragioni, contestuali ed extratestuali) ritenuta indicare uno dei 12. Mai Lazzaro vi compare.
Limitare invece l'amore di Gesu' agli apostoli e' un'idea un po' strana, e confonde il legame con Lazzaro espresso in quel passo con la definizione usata nel resto del vangelo di Giovanni.
L'accenno al greco in uso nei vangeli era per significare (senza aver lo spazio per discorrerne) che tutti e quattro i vangeli canonici hanno un sostrato ebraico/aramaico linguistico e storico assodato. Gli apocrifi, gnostici e cristiani, NON lo hanno. Questo e' un elemento di storicita' fondamentale.
Scrivere "cosiddetti "canonici" " e' ridicolo, perche' pretende di attaccare un fatto che e' fissato nella storia.
Quei quattro vangeli sono i canonici, non altri, che piaccia o no al sig. Piero, se non mi crede provi un po' a cambiare la definizione, io attendero' ilare e soddisfatto gli imponenti risultati :).
La finale pierina sulla teoria della cospirazione paolina e' roba stantia, tanto che il furbo Dan Brown l'ha usata ben poco, i suoi "colpevoli" sono altri.
Ma rivela la comune mentalita' di questo tipo di "pensatori": tutto pur di dir male della tradizione cristiana. Calunniate calunniate, qualcosa restera' ha detto qualcuno, a cui il titolo di questo blog e' ispirato.
Si puo' fare, ma a costo di andare contro quella ragione che tanto dite di onorare.
Siete dei sofisti in crisi di identita', dei Gorgia che odiano se stessi e vorrebbero essere dei Socrate.
 
Vorrei solo chiedere a Stefano: ma allora cosa sono gli scritti "canonici"? Chi li ha fissati e con quali criteri? E quando il canone è stato ufficialmente sigillato? Perché, ad esempio, considerare canonico il vangelo di Giovanni e non quello di Tommaso? Sono contemporanei ed entrambi hanno radici gnostiche (basti pensare al prologo sul logos che sicuramente non ha un substrato aramaico, ma greco).
L'ortodossia cristiana, che piaccia o no, non era pienamente delineata nel I secolo, quando non esisteva ancora un autorità ufficiale incaricata di far ordine sulla gran quantità di scritti che circolavano (saprai certamente la fatica che ha fatto il libro dell'Apocalisse a occupare il suo posto in seno al canone).
 
Piero, vedo che di queste cose ne sai quindi cerco solo di ricordarti alcune cose.
La formazione del Canone e' un processo storico non un singolo atto di autorita' come paiono pensare alcuni. Per me cattolico guidato dallo Spirito Santo, che assiste la Chiesa, il popolo di Dio.
C'e' un periodo piuttosto lungo (circa un secolo) dove le comunita' cristiane usarono non PIU' bensi' MENO libri di quelli considerati canonici. Le comunita' "paoline" avevano le lettere e probabilmente il vangelo di Luca, quelle giovannee il corpus che si connette alla sua predicazione, quelle di area palestinese probabilmente Matteo, ecc.
Solo intorno alla meta' del secondo secolo col diffondersi del Cristianesimo si arrivo' ad una lista esplicita delle scritture cristiane, proprio sotto lo stimolo dell'uso diverso che ne faceva chi pretendeva di far rimanere il Cristianesimo nell'ambito ebraico, come gli Ebioniti, o di farne un set di miti a-storici come gli gnostici.
La lista dei testi autorevoli, "sicuri", come pure la decisione di mantenere l'Antico Testamento (essenziale per capire l'ebreo Gesu' , ma contraddittorio e ripugnante per gli gnostici, spiritualisti e dualisti) arriva proprio in seguito a questo, come molte altre definizioni di cio' che e' cristiano (i dogmi).
Certo poi arrivera' l'uso dei Padri e scrittori cristiani, da Clemente a Ireneo, da Tertulliano a Origene, da Clemente Alessandrino ad Ambrogio e Agostino o i Cappadoci. E poi ancora arrivano i Concilii.
Si puo' perfino dire con qualche ragione che la lista non e' "chiusa" fino al concilio di Trento, come pure che il Vaticano II ha aperto nuovi orizzonti accettando esplicitamente il metodo storico critico (Dei Verbum).
Ecco perche' le varie conspiracy theories (uguali nel pensiero, contraddittorie nella fattispecie) non stanno in piedi, mentre gli studi critici segnalano tutti una differenza sostanziale di contenuti e vicinanza storico-culturale ai fatti narrati da parte dei vangeli canonici che neppure il piu' autorevole degli apocrifi, Tommaso, si puo' seriamente sostenere abbia.
Infine: i vangeli apocrifi (gnostici E cristiani) non furono generalmente dannati o bruciati (non c'era una autorita' centrale che potesse ordinarlo, quindi e' una idea ridicola), piu' semplicemente furono abbandonati o nemmeno mai troppo diffusi.
Come lo fu anche il pur autorevole Diatessaron, che fu perfino usato al posto dei canonici in Siria: la tentazione di avere un solo vangelo fatto del meglio delle fonti disponibili fu rigettata con lo stesso meccanismo tripartita basato su antichita', apostolicita', e uso liturgico in comunita' autorevoli (Roma, Antiochia, Gerusalemme, Alessandria).
Questo in breve e con tutti i limiti di un post.
 
Stefano, prima che Nico ci chiuda lo spazio volevo aggiungere solo un paio di cose.
Da un lato sarà anche vero che la formazione del Canone è stato un processo storico e che gli scritti apocrifi (o pseudoepigrafici) di norma non venivano bruciati ma semplicemente dimenticati, come hai affermato; tuttavia Ireneo aveva solennemente dichiarato nel suo Adversus Haereses che solo i 4 vangeli canonici (da lui definito "vangelo quadriforme") costituivano il canone e che circa un paio di secoli più tardi Atanasio, lo zelante vescovo di Alessandria, nella Pasqua del 367 aveva ordinato al clero la distruzione di tutti i testi ritenuti "non conformi all'ortodossia"!
 
Piero: Ireneo quando scrive? dopo la meta' del II secolo, come dicevo.
Adversus Haereses e' il sommo esempio di quel processo che cercavo di descrivere.
D'altra parte cosa si vuole che facessero i Cristiani, minoranza perseguitata ma in espansione, davanti all'abuso della loro fede da parte dei vari "guru" gnostici?
Non avevano altro che il potere (e il dovere) di testimoniare la loro fede, o no?
Quanto ad Alessandria: data 367, giusto dopo che la conversione dell'impero al Cristianesimo era stata messa in dubbio dalle persecuzioni sotto (e in parte di) Giuliano (361-63) e dalla adesione in massa all'Arianesimo, che fu anche la religione di alcuni imperatori.
Alessandria e il suo vescovo Atanasio furono al centro della resistenza cattolica. Atanasio pago' con la persecuzione e l'esilio...
Tramutarlo in un potente persecutore e bruciatore di libri mi pare un po' miope.
 
ciao!
ho trovato il tuo blog per caso...
ti aspetto sul mio...se ti interessa ho lanciato una provocazione sul codice da vinci!
ciao e grazie

unaletteradalpassato.blogspot.com
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?