Gli accanimenti un po' sadici dei pubblici ministeri saranno un ricordo? Speriamo. Ricordiamo che molti di loro hanno fatto ricorso, in casi rimasti famosi, solo per poter avvalorare una propria "teoria" processuale o politica. Ebbene, questo nel campo penale non sarà più possibile in Italia, come già in altri Paesi, primi tra tutti gli Stati Uniti. Dopo il rinvio alle Camere da parte di Ciampi, è stata definitivamente approvata con poche modifiche la legge che elimina finalmente dal codice di procedura penale l’assurda possibilità di ricorrere in Appello da parte dell’accusa contro l’imputato assolto in primo grado. In passato, in casi del genere, erano stati segnalati gravi episodi di vera e propria persecuzione. Resta la possibilità di ricorrere in Cassazione per i vizi di forma.
Il principio che la "legge Pecorella" difende è talmente chiaro e condivisibile per un liberale che, se anche questa legge dovesse servire al Presidente del consiglio, come denuncia la Sinistra, il fatto che serve da garanzia a tutti i cittadini italiani la riscatta e nobilita. D’altra parte il lento e farraginoso triplice grado del processo all’italiana non ha l’eguale nel mondo. E accusa e difesa, nel penale, non possono essere messi sullo stesso piano, essendo in gioco per l’imputato la stessa "sacra" libertà personale, che non è certo in gioco per l'Accusa. "L’imputato non rischierà più di essere condannato da un giudice di appello che non ha celebrato il suo processo, ma si è limitato a leggere gli atti del primo grado", ha detto il presidente degli avvocati penalisti Randazzo.
Una legge che finalmente segue un grande principio di civiltà e democrazia. La lobby dei giudici ha protestato, com’era prevedibile, e per tre motivi: perché è super-politicizzata a sinistra, e questa è stata una sua sconfessione, per la "lesa maestà" alla sua potentissima corporazione, infine perché ora viene intaccata quella preponderanza processuale che la Pubblica Accusa ha sempre avuto nel diritto italiano, perfino dopo la fine del sistema accusatorio. Veramente ha protestato anche per i ritardi che, a suo dire, la novità portrebbe nei processi, ma su questa argomentazione da parte della magistratura più lenta al mondo stendiamo un velo pietoso.
Ad ogni modo, se si aprono nuovi spazi di garanzia e libertà per il cittadino, per tutti i cittadini, Berlusconi o non Berlusconi, questo è un vantaggio per tutti.
# Nico Valerio 17:13