"Ho notato con stupore e nostalgia la ricomparsa nella rubrica delle inserzioni commerciali dei messaggi delle "massaggiatrici", stranamente scomparsi da decenni, nonostante viviamo in un periodo di mercantilismo sfrenato", mi scrive l'arguto amico Achille Della Ragione da Napoli.
Ma qui, scusate, mi viene in mente l'imbranato zio Augusto, che sceso in città dal paesello veneto e volendo fare "grandi cose" con quelle signorine, sbagliò rubrica sul giornale e finì davvero in un centro medico vero e coi fiocchi, dove purtroppo finì davvero brutalmente massaggiato in lungo e in largo, con tanto di oli aromatici indiani da sbrigative e nerborute infermiere di mezz'età, di cui una - recriminò sempre - "baffuta", che alle sue rimostranze lo misero pure alla porta, dopo avergli fatto pagare un conto da capogiro...
Ma, a parte le disavventure da Calandrino in città, Della Ragione così continua il suo nostalgico "amarcord" delle massaggiatrici con secondi fini. "Sono ritornato agli anni in cui leggevo questi annunci con un interesse malizioso, che poteva diventare personale, ben diverso da oggi che la lettura è puramente intellettuale. Scopro così che l'offerta, al passo con i tempi, si è specializzata, ma a pensarci bene già sugli antichi lupanari pompeiani esplicativi affreschi pubblicizzavano le prestazioni nelle quali la proprietaria era particolarmente versata.
Poi si possono percepire gli effetti della globalizzazione: brasiliane e cubane calienti, slave vogliose, addirittura cinesi meticolose e pazienti. Quanti posti di lavoro perduti per le nostre prestatrici d'opera! Le possibilità coprono non solo tutti i gusti, ma anche tutti i momenti ed i luoghi della città. Ci siamo recati in visita ad un parente ricoverato e ci siamo rattristati? Vi è subito il rimedio per risollevare... lo spirito: ardente minorenne, prestazioni particolari, zona ospedaliera. Siamo all'aeroporto ed il nostro aereo è in ritardo? Niente paura, ci penserà Nietta, prezzi modici, calata Capodichino. O tempora, o mores, avrebbe gridato un severo censore nostro antenato, noi semplicemente sorridiamo". Guarda, caro Della Ragione, questa te la pubblico, ma se poi protestano le lettrici - ho scoperto che ho più donne che uomini tra i fedelissimi - te lo dico subito, io "non ti conosco", e scindo ogni responsabilità...
# Nico Valerio 17:46