27 dicembre, 2005

 

Voi bruciate le sinagoghe? Noi accendiamo le nostre lampade

Si raccoglieranno domani, al quarto giorno della festa dell’Hannukkah, sotto l'ambasciata dell’Iran, i giovani e i meno giovani ebrei romani. Come l’altra volta, quando in novembre protestarono insieme con migliaia di romani contro le vergognose parole antisemite del presidente iraniano Ahmadinejad. Ma domani sarà senza striscioni e con una hanukkiah in più, una delle lampade tradizionali della tradizione rituale ebraica, questa però con otto lumi in fila più uno a se stante, detto shammàsh, servitore. Di questi lumi, ne accenderanno quattro, perché domani sarà il quarto giorno di Hanukkah, la ricorrenza ebraica che quest'anno è iniziata nel giorno del Natale cristiano. "Non sarà una manifestazione - ha detto Riccardo Pacifici, vikcepresidente della Comunità ebraica di Roma - ma un modo per cercare di illuminare i cuori del popolo iraniano, nonostante le tenebre della dittatura teocratica. Io aderisco con questo spirito". Celebrazioni di Hanukkah sotto le ambasciate della Repubblica islamica iraniana vengono organizzate nelle stesse ore anche a Londra, Berlino, Parigi e Bruxelles. Un gesto di non violenza di fronte a chi predica e pratica la violenza contro gli ebrei, in tutto il mondo.

Comments:
Mi domando come mai la ricorrenza della vittoria dei Maccabei su i siriani ellenisti non venga celebrayta anche da cristiani e islamici.
In fondo all'epoca, i partigiani ebrei salvarono il monoteismo anche per loro. Una sconfitta
ebraica avrebbe significato Giove Pluvio sulla cupola di San Pietro e Giano Bifronte alla Mecca.... ma vabbè....
 
Ma Gad Lerner, da "ebreo super-laico", ha preso posizione contro la manifestazione. Dice che da religiosa si è trasformata in politica, e che così fanno proprio gli integralisti islamici e cattolici che la Comunità ebraica giustamente critica. Certo, abbiamo sempre saputo che l'Hannukkah è una festa religiosa, e sarebbe male se diventasse politica. Però il buon Pacifici fa notare che òhe origini storiche di questa ricorrenza sono in qualche modo...politiche: la resistenza degli ebrei ai tentativi di annessione. E' vero, hanno ragione entrambi: questo che oggi è un rito religioso, nasce "politico". Eppure...
 
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