30 giugno, 2017

 

Nel Manifesto di Oxford dell'aprile 1947 l’abc dei diritti di libertà del cittadino e del Liberalismo.


MANIFESTO DI OXFORD 
Aprile 1947


Noi liberali di 19 nazioni, riuniti ad Oxford in tempo di disordine, povertà, carestia e paura causati da due guerre mondiali;
convinti che le attuali condizioni del mondo sono largamente dovute all’abbandono dei principi liberali;
affermiamo la nostra fede con la dichiarazione che segue:

1. – L’uomo è innanzi tutto un essere dotato del potere di pensare e di agire liberamente e della capacità di distinguere il bene dal male.

2. – Il rispetto per la persona umana e per la famiglia è la vera base della società.

3. – Lo Stato è soltanto uno strumento della comunità: esso non deve assumere alcun potere che possa venire in conflitto con i diritti fondamentali dei cittadini e con le condizioni indispensabili per una vita responsabile e creativa, e precisamente:

·        la libertà individuale, garantita da un’amministrazione indipendente della legge e della giustizia;
·        la libertà di culto e la libertà di coscienza; la libertà di parola e di stampa;
·        la libertà di associarsi o non associarsi;
·        la libera scelta dell’occupazione;
·        la possibilità di una piena e varia educazione, secondo le capacità di ognuno e indipendentemente dalla nascita o dai mezzi;
·        il diritto di proprietà privata e il diritto di iniziativa individuale;
·        la libera scelta del consumatore e la possibilità di godere pienamente dei frutti della produttività del suolo e dell’industria dell’uomo;
·        la sicurezza dai rischi di malattia, disoccupazione, incapacità e vecchiaia;
·        l’eguaglianza dei diritti tra uomini e donne.

4. – Questi diritti e queste condizioni possono essere assicurati solo da una vera democrazia.

La vera democrazia è inseparabile dalla libertà politica ed è basata sul consenso cosciente, libero ed illuminato della maggioranza, espresso in un voto libero e segreto, con il dovuto rispetto per la libertà e per le opinioni delle minoranze.

II
1. – La soppressione della libertà economica conduce inevitabilmente alla scomparsa della libertà politica.
Noi ci opponiamo a tale soppressione, tanto se è conseguenza della proprietà o del controllo statale quanto se risulta da monopoli, cartelli o trusts privati.

Noi ammettiamo la proprietà di Stato solo per le imprese che vanno oltre le possibilità della iniziativa privata o là dove la concorrenza non ha più modo di operare.

2.- Il benessere della comunità deve prevalere e deve essere salvaguardato contro l’abuso del potere da parte di interessi particolari.
3.- Un miglioramento continuo nelle condizioni del lavoro, nell’abitazione e nell’ambiente di vita dei lavoratori è essenziale. I diritti, i doveri e gli interessi del lavoro e del capitale sono complementari; la consultazione e la collaborazione organizzata tra datori di lavoro e lavoratori è di vitale importanza per il buon andamento dell’attività produttiva.

III
Il servizio della comunità è il necessario complemento della libertà e ad ogni diritto corrisponde un dovere.
Le libere istituzioni non possono funzionare efficacemente se ogni cittadino non ha un senso di responsabilità morale verso il suo prossimo e non prende parte attiva negli affari della comunità.

IV
La guerra può essere abolita, la pace del mondo e la prosperità economica possono essere ristabilite soltanto se tutte le nazioni si attengono alle seguenti condizioni:

a). la partecipazione leale a un’organizzazione mondiale di tutte le nazioni grandi e piccole, retta da principi uniformi di diritto e di equità, con il potere di imporre la stretta osservanza di tutte le obbligazioni internazionali liberamente contratte;

b). il rispetto per il diritto di ogni nazione di godere delle libertà umane essenziali;

c). il rispetto per la lingua, la religione, le leggi e i costumi delle minoranze nazionali;

d). il libero scambio delle idee, delle notizie, delle merci e dei servizi fra le nazioni, e la libertà di movimento all’interno di ogni Paese e fra Paese e Paese, senza gli ostacoli costituiti dalla censura, dalle barriere commerciali protezionistiche e dalle restrizioni sui cambi;

e). lo sviluppo delle aree arretrate del mondo con la collaborazione dei loro abitanti, nel loro vero interesse e nell’interesse del mondo intero.

Facciamo appello a tutti gli uomini e a tutte le donne che accettano questi ideali e principi perché si uniscano
a noi per ottenere la loro affermazione in tutto il mondo. 

Conferenza dell'Internazionale Liberale 
al Wadham College di Oxford
Aprile 1947


OXFORD MANIFESTO 
April 1947
  
We, Liberals of nineteen countries assembled at Oxford at a time of disorder, poverty, famine and fear caused by two World Wars;

Convinced that this condition of the world is largely due to the abandonment of liberal principles;

Affirm our faith in this Declaration:

I
1. Man is first and foremost a being endowed with the power of independent thought and action, and with the ability to distinguish right from wrong.

2. Respect for the human person and for the family is the true basis of society.

3. The State is only the instrument of the community; it should assume no power which conflicts with the fundamental rights of the citizens and with the conditions essential for a responsible and creative life, namely:

Personal freedom, guaranteed by the independence of the administration of law and justice;

Freedom of worship and liberty of conscience;

Freedom of speech and of the press;

Freedom to associate or not to associate;

Free choice of occupation;

The opportunity of a full and varied education, according to ability and irrespective of birth or means;

The right to private ownership of property and the right to embark on individual enterprise;

Consumer's free choice and the opportunity to reap the full benefit of the productivity of the soil and the industry of man;

Security from the hazards of sickness, unemployment, disability and old age;

Equality of rights between men and women.

4. These rights and conditions can be secured only by true democracy. True democracy is inseparable from political liberty and is based on the conscious, free and enlightened consent of the majority, expressed through a free and secret ballot, with due respect for the liberties and opinions of minorities.

II
1. The suppression of economic freedom must lead to the disappearance of political freedom. We oppose such suppression, whether brought about by State ownership or control or by private monopolies, cartels and trusts. We admit State ownership only for those undertakings which are beyond the scope of private enterprise or in which competition no longer plays its part.
2. The welfare of the community must prevail and must be safeguarded from the abuse of power by sectional interests.

3. A continuous betterment of the conditions of employment, and of the housing and environment of the workers is essential. The rights, duties and interests of labour and capital are complementary; organised consultation and collaboration between employers and employed is vital to the well-being of industry.

III
Service is the necessary complement of freedom and every right involves a corresponding duty. If free institutions are to work effectively, every citizen must have a sense of moral responsibility towards his fellow men and take an active part in the affairs of the community.

IV
War can be abolished and world peace and economic prosperity restored only if all nations fulfil the following conditions:

a) Loyal adherence to a world organisation of all nations, great and small, under the same law and equity, and with power to enforce strict observance of all international obligations freely entered into;

b) Respect for the right of every nation to enjoy the essential human liberties;

c) Respect for the language, faith, laws and customs of national minorities;

d) The free exchange of ideas, news, goods and services between nations, as well as freedom of travel within and between all countries, unhampered by censorship, protective trade barriers and exchange regulations;

e) The development of the backward areas of the world, with the collaboration of their inhabitants, in their true interests and in the interests of the world at large.

We call upon all men and women who are in general agreement with these ideals and principles to join us in an endeavour to win their acceptance throughout the world.

Drawn up at the International Liberal Conference at Wadham College,
Oxford, in April, 1947

Comments:
Bellissimo, anche a leggerlo oggi.
 
E' vero, attualissimo, perfino ultra-contemporaneo quando parla, p.es., della prevalenza doverosa della Comunità di cittadini sui gruppi di potere... Chi glielo dice agli Americani?
 
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