28 febbraio, 2006

 

Cattolicesimo di fronte a Islamismo: la mollezza che distrugge Chiesa, Occidente e Liberalismo.

L'IDEOLOGIA DEL CATTOLICESIMO? NON LA BONTA’, CHE PURE VUOLE FORZA, MA LA MOLLEZZA. Assomiglia a quella della moderna Sinistra di Governo, un ossimoro che descrive bene la mancanza di idee forti del PD, che si ritrova solo su cose secondarie come immigrati, zingari e gay, un po' poco per delineare i Grandi Temi di un partito liberal-socialista di libertà-giustizia-progresso per tutti i cittadini e per tutte le questioni. Davvero, il parallelismo tra l'assenza di idee dei Cattolici e del PD è fondatissimo. E capisco che possano piacere ai giovani, tutti ormai senza idee perché ignoranti (Sinistra-Centro-Destra), idee che vogliono intelligenza-cultura-storia-coraggio. E peggio ancora la Destra che con pseudo-idee di forza vuole dare ad intendere di essere l'unica a opporsi a questa carenza etico-intellettiva. Ma ha un personale così rozzo e ottuso, e ancora più ignorante della Sinistra cattolica (se no, che Destra sarebbe?) da avvalorare ancor più la mia tesi. Come i cattolici fanno passare la mollezza per idee, così la Destra fa passare per idee la durezza. Ma è lo stesso trucco di chi non ha idee, cultura, morale, senso della dignità e della storia...
Ma questo voleva essere solo una premessa del ragionamento vero, che è il seguente:
La mollezza e il curioso understatement con cui il Papa e i giornali cattolici piagnucolano per le continue stragi di fedeli cristiani da parte degli islamisti mi scandalizza e mi offende. Da non credente liberale che sa che l'ingiustizia e l'illibertà sono il vero Demonio, e vanno combattute qui e ora con tutte le nostre forze, se non vogliamo col nostro ritardo esserne complici, mi sento ribollire. Non contro gli Islamisti, che fanno il mestiere loro, ma contro i cattolici. Un comportamento non dignitoso, vergognoso? No, perché non si vergognano, anzi se ne gloriano. Ma il masochismo, l'etica del martirio, a parte che è anche islamista, non si trova né in Natura, né nella nostra grande cultura antropologica occidentale, che ha chiarissime origini pagane, tanto meno in quella etrusco-romana e greca antica (niente in comune coi Greci di oggi) da cui proveniamo. Sa di morboso, di malato. Volevo scrivere qualcosa, ma poiché nella storia delle idee, nella Storia e nella psicologia "tutto è stato già scritto" copio un mio commento apparso su un quotidiano nel 2005. Non vi aggiungo né tolgo una virgola (NV).
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LA CHIESA NON SERVE CONTRO L’ISLAM: FA SANTE LE VITTIME, PERDONA I NEMICI, È FEMMINA

NICO VALERIO, L’Opinione, 11 febbraio 2006
Molti cristiani, e specialmente i cattolici, hanno idee sbagliate sul ruolo della loro religione in questa fase storica in cui l’Islam, che governa su popoli arretrati, e arretrati a causa dell’Islam, minaccia di far esplodere tutto il suo rozzo potenziale di fanatismo contro l’Occidente, insieme liberale e cristiano.
      Ma qui, sùbito, si evidenzia il primo equivoco: che l’Occidente sia oggi cristiano è ininfluente nel confronto con l’Islam, anzi è controproducente. Perché è proprio la mentalità cristiana, specialmente cattolica, all’origine della nostra debolezza di italiani, europei e occidentali. Il Cristianesimo, la Religione Occidentale, non serve all'esercito contro l’Islam, perché è l’arma più spuntata che esista. E' una religione che fa santi i deboli, le vittime, i martiri, i perdenti, che non osanna una vittoria ma venera il Sacrificio, cioè una sconfitta (che altro è la Croce?), perché addirittura perdona i nemici e chi commette i delitti, perché infine contrasta il liberalismo, cioè l’approccio attivistico e laico alla vita, che da sempre è alla base del progresso umano, della scienza, delle nuove idee e della libertà. Quindi, inutile illudersi, la Chiesa cristiana non ci difenderà mai dai fondamentalisti islamici, anche perché essa stessa è rimasta fondamentalista nel suo intimo.
      Ma, allora le Crociate? Ecco il secondo equivoco storico: quei vescovi che indossavano la corazza, quei prìncipi che si dicevano difensori del Santo Sepolcro, non erano veri cristiani, ma condottieri e avventurieri che oggi non esistono più, e se esistessero sarebbero sconfessati, perché ormai la Chiesa ha ritrovato le sue vere radici. Nell’Ottocento, grazie ai liberali che le hanno tolto ogni velleità terrena e politica di Stato tra gli Stati, e l’hanno forzata alla pura sfera spirituale, che è l’ambito che le compete.
      Ma in questa nuova e antica veste, la Chiesa cristiana si scopre inadatta ad ogni reazione culturale e politica, perché la sua natura è debolissima, passiva, masochista, raffinata, femminile. Mentre l’Islam, non avendo mai trovato sul suo cammino una rivoluzione liberale, è rimasto quello che è sempre stato, cioè una "religione in armi". Ed è quindi l’esatto opposto della Chiesa cristiana: forte, attivo, sadico, rozzo, maschile. E infatti, le due forze asimmetriche non si fronteggiano. C'è solo l'Islam che sta attaccando l'Occidente liberale, non la Chiesa. Perché non le riconosce il ruolo e la forza di competitrice. Perché una cultura maschile come l'Islam pretende un avversario altrettanto maschile: l'Occidente liberale. E anche quando un esaltato sfuggito al controllo colpisce un religioso o un fedele cristiano, lo fa in realtà per colpire l'Occidente liberale.
      E dunque anche un bambino capirebbe che in questa situazione di emergenza di fronte all’Islam, per quanto sia nostalgico e gratificante, è perdente puntare sul recupero della Cristianità, della Fede, dei Simboli cari alla nostra religione. Non è certo da lì che possono venire le nostre difese. A meno che non vogliamo ascendere a miglior gloria facendo i martiri. Vedete con che fatalismo inerte la Chiesa accoglie i suoi morti massacrati?
      La Chiesa è perdente di fronte all’Islam, anzi ha già perso. E siamo noi, gli Stati laici e liberali, noi cittadini liberali che, anzi, senza saperlo, la stiamo difendendo. Con quel minimo di dignità e di forza che ci resta nelle vene grazie alle istituzioni e alle abitudini virtuose che i nostri antenati, più coraggiosi di noi, crearono.
      Da qui dobbiamo ripartire per la difesa dell’Occidente. Dobbiamo attaccare e vincere come gli antichi Romani e i Liberali delle Grandi democrazie laiche che ne sono oggi gli eredi. Loro rappresentano, sì, la forza virile della Libertà. Altro che la mollezza femminea e prepotente della Chiesa. Ed è proprio qui, nella scelta della terapia, nella messa a punto della riscossa, che sbaglia, in parte, la Fallaci, che invece è così brava – da giornalista – nel fotografare la realtà e delineare la psicologia del mondo arabo e islamico.
      NICO VALERIO (L’Opinione, 11 febbraio 2006)

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