28 febbraio, 2006
Cattolicesimo di fronte a Islamismo: la mollezza che distrugge Chiesa, Occidente e Liberalismo.
Ma questo voleva essere solo una premessa del ragionamento vero, che è il seguente:
La mollezza e il curioso understatement con cui il Papa e i giornali cattolici piagnucolano per le continue stragi di fedeli cristiani da parte degli islamisti mi scandalizza e mi offende. Da non credente liberale che sa che l'ingiustizia e l'illibertà sono il vero Demonio, e vanno combattute qui e ora con tutte le nostre forze, se non vogliamo col nostro ritardo esserne complici, mi sento ribollire. Non contro gli Islamisti, che fanno il mestiere loro, ma contro i cattolici. Un comportamento non dignitoso, vergognoso? No, perché non si vergognano, anzi se ne gloriano. Ma il masochismo, l'etica del martirio, a parte che è anche islamista, non si trova né in Natura, né nella nostra grande cultura antropologica occidentale, che ha chiarissime origini pagane, tanto meno in quella etrusco-romana e greca antica (niente in comune coi Greci di oggi) da cui proveniamo. Sa di morboso, di malato. Volevo scrivere qualcosa, ma poiché nella storia delle idee, nella Storia e nella psicologia "tutto è stato già scritto" copio un mio commento apparso su un quotidiano nel 2005. Non vi aggiungo né tolgo una virgola (NV).
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Ma qui, sùbito, si evidenzia il primo equivoco: che l’Occidente sia oggi cristiano è ininfluente nel confronto con l’Islam, anzi è controproducente. Perché è proprio la mentalità cristiana, specialmente cattolica, all’origine della nostra debolezza di italiani, europei e occidentali. Il Cristianesimo, la Religione Occidentale, non serve all'esercito contro l’Islam, perché è l’arma più spuntata che esista. E' una religione che fa santi i deboli, le vittime, i martiri, i perdenti, che non osanna una vittoria ma venera il Sacrificio, cioè una sconfitta (che altro è la Croce?), perché addirittura perdona i nemici e chi commette i delitti, perché infine contrasta il liberalismo, cioè l’approccio attivistico e laico alla vita, che da sempre è alla base del progresso umano, della scienza, delle nuove idee e della libertà. Quindi, inutile illudersi, la Chiesa cristiana non ci difenderà mai dai fondamentalisti islamici, anche perché essa stessa è rimasta fondamentalista nel suo intimo.
Ma, allora le Crociate? Ecco il secondo equivoco storico: quei vescovi che indossavano la corazza, quei prìncipi che si dicevano difensori del Santo Sepolcro, non erano veri cristiani, ma condottieri e avventurieri che oggi non esistono più, e se esistessero sarebbero sconfessati, perché ormai la Chiesa ha ritrovato le sue vere radici. Nell’Ottocento, grazie ai liberali che le hanno tolto ogni velleità terrena e politica di Stato tra gli Stati, e l’hanno forzata alla pura sfera spirituale, che è l’ambito che le compete.
Ma in questa nuova e antica veste, la Chiesa cristiana si scopre inadatta ad ogni reazione culturale e politica, perché la sua natura è debolissima, passiva, masochista, raffinata, femminile. Mentre l’Islam, non avendo mai trovato sul suo cammino una rivoluzione liberale, è rimasto quello che è sempre stato, cioè una "religione in armi". Ed è quindi l’esatto opposto della Chiesa cristiana: forte, attivo, sadico, rozzo, maschile. E infatti, le due forze asimmetriche non si fronteggiano. C'è solo l'Islam che sta attaccando l'Occidente liberale, non la Chiesa. Perché non le riconosce il ruolo e la forza di competitrice. Perché una cultura maschile come l'Islam pretende un avversario altrettanto maschile: l'Occidente liberale. E anche quando un esaltato sfuggito al controllo colpisce un religioso o un fedele cristiano, lo fa in realtà per colpire l'Occidente liberale.
E dunque anche un bambino capirebbe che in questa situazione di emergenza di fronte all’Islam, per quanto sia nostalgico e gratificante, è perdente puntare sul recupero della Cristianità, della Fede, dei Simboli cari alla nostra religione. Non è certo da lì che possono venire le nostre difese. A meno che non vogliamo ascendere a miglior gloria facendo i martiri. Vedete con che fatalismo inerte la Chiesa accoglie i suoi morti massacrati?
La Chiesa è perdente di fronte all’Islam, anzi ha già perso. E siamo noi, gli Stati laici e liberali, noi cittadini liberali che, anzi, senza saperlo, la stiamo difendendo. Con quel minimo di dignità e di forza che ci resta nelle vene grazie alle istituzioni e alle abitudini virtuose che i nostri antenati, più coraggiosi di noi, crearono.
Da qui dobbiamo ripartire per la difesa dell’Occidente. Dobbiamo attaccare e vincere come gli antichi Romani e i Liberali delle Grandi democrazie laiche che ne sono oggi gli eredi. Loro rappresentano, sì, la forza virile della Libertà. Altro che la mollezza femminea e prepotente della Chiesa. Ed è proprio qui, nella scelta della terapia, nella messa a punto della riscossa, che sbaglia, in parte, la Fallaci, che invece è così brava – da giornalista – nel fotografare la realtà e delineare la psicologia del mondo arabo e islamico.