09 febbraio, 2009

 

Privato & Pubblico. Noi che siamo insieme liberali e radicali, sul caso Eluana Englaro

I DUE ASPETTI DELLA VICENDA. Sul Corriere di oggi, il liberale Panebianco ("Quel silenzioso terzo partito") sostiene una posizione di buonsenso tipicamente liberale (riporto in sintesi): «Sul caso Englaro, oltre ai due partiti che si scontrano ne esiste anche un terzo, silenzioso. E’ il partito di chi pensa che occorrerebbe coltivare, nella riservatezza e nella discrezione, una zona grigia, protetta da una necessaria ipocrisia, nella quale le decisioni sul caso singolo restano affidate alla sensibilità e alla pietas del medico che ha in cura il malato e ai sentimenti delle persone che lo amano».Ragionamento molto privato, da autonomia della coscienza, molto Understatement, molto liberale Doc. Pre-pannelliano.E infatti un lato di noi “gemelli”, da sempre liberali e radicali tagliati per il lungo, approva vivamente.Spero – col liberale palermitano Ghersi – che “i fautori di una linea non avranno il cattivo gusto di festeggiare se la morte di una persona giungerà prima che sia entrata in vigore una nuova legge approvata dal Parlamento, e che i fautori dell’altra linea non avranno il cattivo gusto di festeggiare se riusciranno ad imporre la loro volontà ad un padre ed una madre, già provati oltre ogni umana capacità di sopportazione da una sofferenza che si protrae da diciassette anni”. Vero. Sto coi liberali Doc. Attenuo i toni, riporto la vicenda all’area privata, individuale. E rispetto il dramma di papà Englaro. E’ lui, solo lui che deve decidere. Non voglio far vedere che sto strumentalizzando un corpo, come fanno i clericali. Non vado ai cortei, non reggo striscioni, non tingo di nero la mia foto su Facebook [anche perché il nero-lutto lo lascio alla cultura del lutto, del vecchio Sud, dei cattolici che “devono far vedere” agli altri, alla ritualità esibita e falsa. Insomma alla Chiesa. Per me non esiste un “lutto”.
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Ma l’altro Nico (siamo davvero 2, non è uno scherzo) fa una mozione d’ordine. “Vero, caro Nico-1, ma qui non siamo – magari – nell’Iperuranio, o nella serenità del monte Olimpo, dove tutti gli Dei sono buoni e belli, le rondini svolazzano allegre e i fiorellini ridono al sole. Tu non puoi ritirarti sulle cime e vedere le cose dall’alto. Qui, sopra al caso umano, drammatico, degli Englaro, si è ormai sovrapposto un dramma politico, istituzionale senza precedenti. Eluana è una scusa, non cadere nell’inganno, per strizzare l’occhio in un vergognoso do-ut-des con la Chiesa, ma anche per tentare scorciatoie autoritarie, la finta democrazia del consenso estorto, carpita non solo grazie alla Tv, ma anche a raffiche di decreti-legge. Perfino, cosa del tutto eversiva per Montesquieu e quindi per tutti i liberali di Destra, Centro e Sinistra, contro una sentenza definitiva della Cassazione. Roba che solo Mussolini faceva”. Protestare ora, sul caso Englaro, non è tanto entrare con gli scarponi chiodati nella stanza dove le macchine crudelmente la mantengono artificialmente in vita, ma è riaffermare la laicità dello Stato, la indipendenza della scienza, la supremazia del Diritto, sola garanzia per lo Stato liberale”. Vero anche questo. E quindi, guardando a questo secondo aspetto, sto coi Radicali. Senza perdere mai la ragione, grido. Senza ipocrisia dico ad alta voce la spiacevole verità. Perché è in atto una tremenda ingiustizia. E poi lo so bene, Ghersi e Panebianco: vi possiamo garantire che nessuno di loro, di noi, gioirà mai se la povera Eluana riuscirà a togliersi dalla non-vita prima d’un rozzo decreto-legge che la considera solo un pretesto.

Comments:
Il clerico-fascismo da Azione Cattolica degli anni 50....
 
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