05 dicembre, 2008

 

La Chiesa e i politici in Italia contro la ricerca scientifica. L’appello su "Nature"

L’emergenza economica sta facendo passare sotto silenzio altri problemi che, in tempi di vacche magre, l’opinione pubblica a torto non considera urgenti, ma che, invece, se risolti sarebbero un ideale punto di partenza per la modernizzazione dell’Italia, presupposto indispensabile per un vero rilancio sociale ed economico.
Intendiamo riferirci alla ricerca scientifica, cardine e simbolo della "libertà dei moderni", senza la quale ogni altra libertà, compresa quella economica, decade.
Pochi giornali hanno dato il risalto che meritava al coraggioso e circostanziato appello che Elena Cattaneo, ricercatrice responsabile del Laboratorio cellule staminali dell'Università di Milano e docente universitaria, ha pubblicato su Nature ("Science, dogmas and the state"), in occasione della recensione del libro di Armando Massarenti, giornalista scientifico del Sole-24 Ore (Staminalia: Le cellule etiche e i nemici della ricerca, Guanda, pp 205).
Partendo dalla questione della sperimentazione sulle staminali, da come è stata presentata in modo distorto e "politico" sui giornali e circoli conservatori di Destra e Sinistra più legati alla Chiesa, dalla debolezza con cui è stata difesa (se non addirittura osteggiata) dal mondo politico in Italia e perfino negli Stati Uniti, finora retti dalla Destra repubblicana (ma con Obama le cose dovrebbero cambiare, almeno su questo punto), Massarenti e la Cattaneo traggono la conclusione sconfortante che si sia voluto scientemente creare un clima reazionario contro la stessa ricerca scientifica e la libertà della scienza.
Certo, come diceva Eduardo, "add’a passa’ a nuttata", questi tempi bui finiranno prima o poi, e domani sarà un altro giorno. Paradossalmente, la crisi economica dovrebbe penalizzare chi vuole ulteriormente impoverire il Paese e l’Occidente. Per il futuro, quindi non siamo privi di speranza.
E’ provato, però, che l’uso furbesco delle deformazioni dell’informazione sulle ricerche attorno alle cellule staminali – approfittando della ben nota ignoranza popolare italiana in materia di scienza – è stato finora utilizzato per gettare un velo di discredito sull’intero settore degli studi sulle staminali, penalizzando in particolare quelli sugli embrioni.
Così – lamentano Massarenti e Cattaneo – accade che i finanziamenti siano assegnati non certo con criteri di rispetto per il merito e la libertà, che dovrebbero essere gli unici requisiti validi nella ricerca fin dai tempi di Galileo. Anzi, la mancanza di trasparenza nell'assegnazione dei fondi, col prevalere del concetto dell’asservimento filosofico e politico alle "idee" della maggioranza governativa del momento, estende e istituzionalizza il germe della corruzione nella ricerca, oltre a causare un danno enorme all’evoluzione scientifica e intellettuale dell’Italia. E perciò non è esagerato sostenere che anche questa ottusa posizione reazionaria, come già è accaduto nei secoli bui o sotto il Fascismo, metta a rischio la crescita civile e morale del Paese e rappresenti una minaccia per la stessa democrazia.
Il testo della recensione-appello su Nature è leggibile qui.
A Elena Cattaneo e a tutti i ricercatori italiani va la solidarietà piena del Salon Voltaire.

Comments:
L'ho letto grazie a te. Mi era sfuggito sul web. E bello anche il sito di Nature.
 
Vedrai ora, con la crisi economica, forse anche le staminali potrebbero darci soldi.
Speriamo che pensino questo gli opportunisti della politica economica in stile Tremonti.
 
In Italia i politicanti, la casta, hanno abdicato al loro ruolo di governo, gli basta pavoneggiarsi con titoli altisonanti ed aggirarsi alle feste di palazzo, riveriti da paggi e cicisbei, di fatto governa il vaticano che è fautore di un'ideologia oscurantista, antimoderna, totalitaria, feticista della povertà e del dolore fisico (altrui). Dunque la ricerca scientifica, che per definizione è "la modernità" e gli scienziati (naturali antagonisti delle superstizioni religiose) sono stati i primi ad essere colpiti, con la negazione dei fondi e la promulgazione di leggi medioevali di proibizione alla ricerca scientifica, in perfetta sintonia con i diktat vaticani. Poi l'animo totalitario s'è rivelato nella negazione di diritti civili verso gli eticamente diversi ed un invito alla loro discriminazione. Le mani della chiesa sono ora sulla scuola, è indispensabile instillare paure e sciocchezze nelle menti indifese dei bimbi, per poterli poi in seguito manovrare come burattini, mentre con gl'adulti è molto più difficile. Anche l'economia è nelle mani della chiesa, e la loro ricetta è sempre la solita da sempre: povertà per tutti tranne che per la chiesa ed i suoi fedeli cortigiani. Purtroppo non sono affatto ottimista circa il futuro della ricerca scientifica, non so se s'è capito...
F.Dolcino
 
Dolcino hai più che ragione, ma fammi andare un po' oltre.
Che il Vaticano convochi e rimproveri un ministro o un presidente di ministri della Repubblica Italiana, che subito si precipita a rapporto, genuflettendosi e poi modificando subito una legge, è non solo una VERGOGNA incredibile che mostra tutto il CINISMO di questa Destra, per lo più atea ma schifosamente opportunista, ma è anche una rarità nella storia d'Italia. Neanche ai tempi della DC si verificavano episodi del genere. L'esempio di De Gasperi costretto a fare anticamera per ore in Vaticano lo dimostra.
Morale per gli amici dell'Uaar e l'intelligente Odifreddi: non basta essere ATEI, quali noi siamo. Anzi non vuole dire nulla POLITICAMENTE. Anche Mussolini lo era. ALCUNI ATEI si comportano per calcolo politico e malinteso machiavellismo peggio dei baciapile da barzelletta. Allora paradossalmente preferisco le patetiche intromissioni del parroco di campagna...
ANCHE noi agnostici, razionalisti, non credenti, ateisti ecc., come tutti i liberali veri, dobbiamo essere LAICISTI, separando drasticamente le Chiese dallo Stato. Basta questo. Il resto attiene le nostre scelte private (religione o ateismo).
Politicamente, prima viene il laicismo, poi l'ateismo personale, se c'è. Ma da questo orecchio molti non ci sentono: credono col loro personale ateismo di aver risolto chissà che... Neanche gli esempi degli atei Ferrara e Pera li convincono?
Esibizionismo? Sì. Snobismo? Certo. Ma allora non andiamo in pellegrinaggio a Santiago de Compostella! (a reti unificate, cioè con giornalisti al seguito). Finché tra di noi ci saranno persone inutilmente narcisiste e capaci di tutto, il laicismo sarà perdente.
 
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