20 settembre, 2008
Il Pepe della Libertà. Il 20 Settembre deve essere una festa laica per tutti, anche per la Chiesa.
"Signor Presidente, intervengo in quest'Aula, desolatamente vuota, perché resti agli atti un invito, un appello che intendo rivolgerle. Fra due giorni ricorre l'anniversario della battaglia di Porta Pia, una data troppo spesso dimenticata, eppure una data importante, non soltanto per lo Stato italiano, ma soprattutto per la Chiesa cattolica. Dalla perdita del potere temporale la Chiesa cattolica trasse uno slancio verso una spiritualità più alta. Il 20 settembre per noi è soprattutto l'affermazione di un principio: la Chiesa può essere libera solo se lo Stato è libero, e lo Stato è libero quando non ha bisogno di utilizzare la forza per imporre una dottrina, lo Stato è libero quando usa la forza solo per difendere la libertà dei cittadini.
"Signor Presidente, io e alcuni deputati il 20 settembre andremo a Porta Pia: andremo a Porta Pia per difendere la libertà della Chiesa, perché la Chiesa si batte per i suoi principi, ma lo faccia con le armi spirituali e morali. Andremo a Porta Pia per difendere la libertà dei sacerdoti, purché questi siano ministri di Dio e non amici del potere. Andremo a Porta Pia perché la Chiesa possa difendere la vita, ma non possiamo non dire che ci sono delle situazioni che offendono la vita: signor Presidente, ci sono 3.000 malati in coma vegetativo che subiscono la vita! Ci sono delle situazioni gravissime! Ci sono delle situazioni disperate, che aspettano da questo Parlamento neoguelfo una legge sul testamento di vita.
"Signor Presidente, il 20 settembre va al di là dei confini nazionali: oggi nel mondo stanno risorgendo Stati neodottrinali, e il Presidente Berlusconi a Parigi ha messo in allarme, perché questi Stati stanno minacciando la pace e la sicurezza; e contro il risorgere di tali Stati neodottrinali il 20 settembre recupera tutta la sua pregnante rilevanza.
"Signor Presidente, le chiedo che la Camera dei deputati il 20 settembre possa essere presente con una delegazione ufficiale e porre una corona davanti alla breccia, perché attraverso quella breccia non passò solo lo Stato italiano e non passarono solo le bandiere, ma passarono le bandiere della civiltà e del progresso e quelle della fede nella scienza, una fede che è sopita e deve essere quindi risvegliata, soprattutto nei giovani di questa difficile e tormentata generazione".
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Be’, che dire? Ora che sono stato scoperto, ve lo posso confessare: il sedicente Mario Pepe ero io. Mille euro mi è costato il tesserino falso da deputato, altre 500 il distintivo, ma mi sono tolto la soddisfazione di parlare, sia pure ad aula vuota (sempre così, anche quando intervenivo ai Congressi radicali: mi facevano parlare, chissà perché, solo a notte fonda…), per il XX Settembre alla Camera.
Così resterà un’esperienza indimenticabile per tutti, questo strano, mai sentito prima, PdL (Pepe della Libertà). E i cronisti parlamentari, tutti a sfogliare febbrilmente l'annuario per sapere chi è il misterioso deputato laicista della Destra, addirittura iscritto a tutti i soggetti radicali. Ma il mio momento di gloria è durato poco: Marco Pannella annunciando la lodevole celebrazione del XX Settembre a Londra come data di liberazione di valore europeo (tra gli altri il bravo Graham Watson ha avuto parole felicissime), ha rivelato a Radio Radicale che il misterioso Mario Pepe è il nipote del grande liberale Salvatore Valitutti. Ah, ecco, volevamo ben dire.
Ma vista la colpevole passività della classe politica italiana di fronte agli integralisti religiosi, in particolare oggi nel Centro-Destra, basterà un granello del miglior pepe a migliorare una pietanza insapore e malcotta come certe viscide minestrine dell’asilo delle suore, dal caratteristico tanfo di rancido?
www.dinoignani.net
Segnalo a te e ai tuoi lettori il sito www.liberelaiche.it che ha tentato una paginetta sul XX settembre.
Tiziana
http://neroassenso.splinder.com/post/18455979/Sconcerto+e+delusione+a+PORTA+
Saluti,
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