20 febbraio, 2006

 

Quel Socrate che parlava al computer di libertà di scienza. Anzi, di libertà

Ormai poteva "parlare" solo grazie ad uno speciale programma che leggeva il movimento dei suoi occhi su uno schermo del computer. La sclerosi laterale amiotrofica gli aveva distrutto tutte le cellule motorie del sistema nervoso. I suoi muscoli volontari non rispondevano più ai comandi del cervello. E gli ultimi a resistere e a crollare, evidentemente, sono stati quelli della respirazione.
Con Luca Coscioni, un uomo appassionatamente razionale che ci rimanda ai tempi remoti in cui i filosofi erano anche uomini saggi, scompare una figura eroica che senza falsi pudori aveva messo la propria gravissima e inesorabile malattia a disposizione degli altri, delle generazioni future, per un lucido investimento politico e morale a beneficio di tutti: la libertà della scienza, la libertà della terapia, la libertà di vivere e di morire, ma anche di guarire. Magari con l'utilizzo di quelle cellule staminali che oggi alcuni ottusi conservatori, religiosi o laici, vogliono vietare, macchiandosi d'una crudeltà insensata che in nome della "divinità" dell'uomo, nega sia la divinità, sia l'uomo.
Ma con Luca non perdiamo, semmai acquistiamo il simbolo di quel laicismo nobile e rigoroso, che purtroppo deve essere eroico per diventare notizia, e di quell'amore per la scienza che in altri tempi - non oggi - sarebbero stati alla base di ogni personalità e politica davvero liberale.
Agli amici radicali, che altrettanto eroicamante lo hanno sorretto fino in fondo, vogliamo far pervenire il cordoglio del Salon Voltaire, nella speranza, anzi con la certezza che la battaglia di Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica continui con maggior forza, e diventi la lotta di tutti noi per tutte le libertà, nessuna esclusa, contro ogni oscurantismo, nessuno escluso.

Comments:
Bravo Nico. Però coloro che non lo vollero nel Comitato di bioetica (tra cui pure Cinzia Caporale se ben ricordo) alla luce di quanto scientificamente ed epistemologicamente rilevante ha prodotto il Dr. Luca Coscioni, hanno il dovere (non morale ma intellettuale) di fare una pubblica riflessione sull'errore commesso.
 
Caro Luca, ha visto in che tono ho ricordato Coscioni. Ebbene, non so nulla di quell'episodio. Ma non puoi pensare che una persona come Cinzia ce l'avesse con Luca. Io parlavo di lui come un eroico difensore della libertà di scienza: non ho detto che doveva per forza essere un Pico della Mirandola esperto di tutto, anche di bioetica o di embrionologia. Scusa, ma non era un economista?
E che c'entra l'economia con la "bio" etica?
Per carità cerchiamo di essere razionali.
Su due piedi, fidandoci della (tua) memoria, senza sapere i particolari, ma basandomi solo sulle specializzazioni e sul merito specifico (Luca si laureò, credo, sull'import di legname esotico), sarei sicuramente dalla parte della brava e liberale Caporale.
Che titolo aveva per stare in un Comitato di bioetica? Sapendo quello che so adesso dell'intera faccenda, neanche io avrei accettato Luca nel Comitato, come non avrei accettato i "miei" Charlie Parker, Cavour, Bach e Vivaldi. A ognuno il suo mestiere.
Poi se ci sono altri elementi che ignoro, sono pronto a ricredermi.
Bisogna essere obiettivi. E se non lo siamo noi liberali...
 
"coscienza della libertà per andare oltre la libertà di coscienza"
Tommaso
http://inoz.ilcannocchiale.it
 
"Vivisezionando subumani ebrei i nazisti hanno molto contribuito alla neurologia, esistevano modi migliori per fare quelle stesse ricerche, immagino"

Sei un poverino. Riconosco però che paragonata a te una cellula staminale assume un più alto significato.
 
Come sempre c’è qualche bigotto di troppo che confonde le cellule staminali con gli esseri umani…vero, mumble mumble?
Riguardo alle ''leggi dello stato decise da tutti i cittadini con metodi democratici'', be’ avrei qualche dubbio. Lo sappiamo tutti sin troppo bene: in Italia non c’è mai stata una vera democrazia (che letteralmente significa “governo del popolo” che di fatto dovrebbe governare tramite i suoi rappresentanti in Parlamento, ma bensì una sorta di non ben identificata oligarchia (governo dei pochi).
Ebbene sì, e lo si può dimostrare un semplice esempio (fra tanti): le statistiche dicono che fra gli Italiani solo un 20% va a Messa la domenica (e quindi una netta minoranza); se il Parlamento fosse rappresentativo del popolo dovrebbe ovviamente rispecchiare la stessa percentuale; ergo, se potesse veramente decidere il popolo italiano — come da vera democrazia — stia pur certo che la sperimentazione sulle staminali non sarebbe stata boicottata, mentre sarebbero da tempo stati abrogati l’8 per mille alla Chiesa (che io invece devolverei alla ricerca sul cancro) e il Concordato!
 
mi sa che quello che non riuscite proprio a mandar giù è che qualcuno possa non essere un integralista cattolico e tuttavia non pensarla come voi...eppure la maggior parte della gente è così. Cattolica per tradizione, che non va a messa, non recita il santo rosario, ha le sue idee sulle cose...in alcuni casi, queste coincidono, o si avvicinano a quelle di ruini, e allora? è un baciapile vaticano? il fatto che non rtiusciate a capacitarvi di questo è evidentemente il segno di una certa superiorità intellettuale che ritenete d'avere...sbagliando...
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?