25 settembre, 2009

 

Ricerca sulle staminali. Soldi dati a secondo delle idee etiche, altro che “crisi”

Le emergenze economiche degli ultimi mesi hanno fatto passare sotto silenzio altri problemi che, in tempi di vacche magre, l’opinione pubblica a torto non considera urgenti, ma che, invece, se risolti sarebbero un ideale punto di partenza per la modernizzazione dell’Italia, presupposto indispensabile per un vero rilancio sociale ed economico.
Intendiamo riferirci alla ricerca scientifica, cardine e simbolo della "libertà dei moderni", senza la quale ogni altra libertà, compresa quella economica, decade.
Pochi giornali hanno dato il risalto che meritava al coraggioso e circostanziato appello che Elena Cattaneo, ricercatrice responsabile del Laboratorio cellule staminali dell'Università di Milano e docente universitaria, ha pubblicato su Nature ("Science, dogmas and the state"), in occasione della recensione del libro di Armando Massarenti, giornalista scientifico del Sole-24 Ore ("Staminalia: Le cellule etiche e i nemici della ricerca", Guanda, pp 205).
Partendo dalla questione della sperimentazione sulle staminali, da come è stata presentata in modo distorto e "politico" sui giornali e circoli conservatori di Destra e Sinistra più legati alla Chiesa, dalla debolezza con cui è stata difesa (se non addirittura osteggiata) dal mondo politico in Italia e perfino negli Stati Uniti, finora retti dalla Destra repubblicana (ma con Obama le cose dovrebbero cambiare, almeno su questo punto), Massarenti e la Cattaneo traggono la conclusione sconfortante che si sia voluto scientemente creare un clima reazionario contro la stessa ricerca scientifica e la libertà della scienza.
Certo, come diceva Eduardo, "add’a passa’ a nuttata", e domani sarà un altro giorno. Paradossalmente, la crisi economica dovrebbe penalizzare chi vuole ulteriormente impoverire il Paese e l’Occidente. Per il futuro, quindi non siamo privi di speranza.
E’ provato, però, che l’uso furbesco delle deformazioni dell’informazione sulle ricerche attorno alle cellule staminali – approfittando della ben nota ignoranza popolare italiana in materia di scienza – è stato finora utilizzato per gettare un velo di discredito sull’intero settore degli studi sulle staminali, penalizzando in particolare quelli sugli embrioni.
Così – lamentano Massarenti e Cattaneo – accade che i finanziamenti siano assegnati non certo con criteri di rispetto per il merito e la libertà, che dovrebbero essere gli unici requisiti validi nella ricerca fin dai tempi di Galileo. Anzi, la mancanza di trasparenza nell'assegnazione dei fondi, col prevalere del concetto dell’asservimento filosofico e politico alle "idee" della maggioranza governativa del momento, estende e istituzionalizza il germe della corruzione nella ricerca, oltre a causare un danno enorme all’evoluzione scientifica e intellettuale dell’Italia. E perciò non è esagerato sostenere che anche questa ottusa posizione reazionaria, come già è accaduto nei secoli bui o sotto il Fascismo, metta a rischio la crescita civile e morale del Paese e rappresenti una minaccia per la stessa democrazia.
Il testo integrale della recensione-appello è leggibile su Nature.
A Elena Cattaneo e a tutti i ricercatori italiani sulle cellule staminali va la solidarietà piena del Salon Voltaire.

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