20 settembre, 2007

 

20 Settembre. La "festa di Porta Pia" non sia uno stanco rito, come la "festa della donna".

Oggi ricorre l’anniversario della presa di Porta Pia, il 20 settembre 1870, e noi liberali e laicisti di ogni tendenza siamo soliti ricordarlo con una certa enfasi, ma anche con tristezza se pensiamo a come è ridotto oggi lo Stato laico creato dai liberali nell’800: un servo della Chiesa (sì, la Chiesa, non il "Vaticano", come dicono gli amici Radicali per autocensura, che non c’entra niente: si occupa solo di francobolli, pulizia delle strade, fognature, stipendi, radio e poste).

Oggi, oltre ai riti un po’ ammuffiti che si celebrano in Campidoglio, di più popolare e vitale c’è l’adunata davanti a Porta Pia, a Roma, indetta dai Radicali alle 17,30. E seguirà un corteo con fiaccole (accompagnato come tutti gli anni dalla bella jazz band di Carletto Loffredo, un piacere nel piacere) che arriverà a Campo de’ Fiori, davanti alla statua di Giordano Bruno. Se lo permetterà la folla di liceali, turisti male informati e perditempo che proprio attorno al monumento si radunano per bere l’orribile birra Corona o le inutili bevande "energizzanti" al guaranà o alla taurina che vanno tanto di moda.

Il Salon Voltaire aderisce con entusiasmo ad ogni rievocazione del XX Settembre, che è la data dell'Unità d'Italia, il coronamento degli sforzi dei liberali italiani, e anche la fondazione dello Stato laico. Ma si adegua di malavoglia se si instaurano cerimonie formali prive di contenuto. Certo, nel silenzio scandaloso dei Partiti di Destra e di Sinistra, tutti con una lunga coda di paglia clericale e conservatrice, la rievocazione dei Radicali ci piace molto. E li ringraziamo, ancora una volta, per essersi fatti carico, loro, piccolo partito, d'un compito che spetterebbe all'intera classe politica italiana. Eppoi, la marcia è simbolica, sì, ma vuole anche la partecipazione vera, di gente reale. Insomma, è vero che siamo contrari alle feste, che in Italia, si sa, "finiscono in Gloria", ma in questo caso temiamo piuttosto il contrario: che la ricorrenza del XX Settembre sia del tutto dimenticata. Per fortuna, c'è già in Parlamento una proposta di legge dei Radicali e di altri laici per tornare alla festività civile, com'era in passato prima dello scandaloso Concordato.

Poi, ripristinata la festa del XX Settembre, ci porremo il problema del contenuto di questa ricorrenza. Non vorremmo, insomma, che la rievocazione del XX Settembre diventi negli anni una "festa di Porta Pia" (che, dato il nome, alle orecchie della gente che non legge i giornali finirebbe quasi quasi per diventare… religiosa), e che in altre parole accadesse a questa bella ricorrenza liberale quello che è accaduto all’8 marzo, che è diventata la "festa della donna", anche sulle targhe , opportunamente dislocate in zone emarginate e improbabili (a Roma è un vialetto dentro il parco di Villa Pamphili, vicino a via Rosa Luxembourg. I funzionari della toponomastica romana non devono essere amici delle donne). Una data come un’altra, come la stupida e commerciale "festa del papà", inventata tanto per favorire i fiorai e le pasticcerie. Anzi, l’8 marzo, visto il numero di donne che escono dalle tane casalinghe e vanno in pizzeria credendo ingenuamente che sia la "loro" festa , dovrebbe essere lautamente finanziato dall’Associazione dei Ristoratori.

Ecco, non vorremmo che il 20 settembre si avvii a diventare una stanca festa del genere. Quando invece l’unico modo serio per ricordarlo sarebbe semplicemente comportarsi da liberali veri tutti i giorni dell’anno. Liberali e perciò laicisti (in italiano corretto si dice così trattandosi di persone o di partiti: solo i membri non sacerdotali della comunità cristiana, lo Stato o la scuola possono essere "laici"). Perciò rispettosi di ogni credenza, ma severi nel separare Stato e chiese. Ogni Chiesa, s’intende. E nello stesso interesse delle Chiese, perché queste possano esplicare la loro missione spirituale - se ne hanno davvero una - lo Stato non deve riconoscere loro nessun privilegio rispetto alle altre libere associazioni.

Non dimenticheremo mai che valorosi cattolici liberali, come Cavour e poi la Destra storica liberale, fecero il Risorgimento, che un generale cattolicissimo, tanto da sentir messa al Comando prima della battaglia, il Cadorna, strinse d’assedio la Roma dei Papi, e facendosi il segno della croce cannoneggiò le mura aureliane e entrò con le truppe a Porta Pia, uccidendo poche decine di zuavi pontifici. E aveva tanta paura della scomunica che il Governo liberale fece dare l’ordine di "fuoco" ad un bravo ufficiale piemontese ebreo, il cap. Segre. Il vero, misconosciuto, eroe di Porta Pia, a cui va il nostro ricordo riconoscente. E a cui evidentemente, per i curiosi separé che esisterebbero in Paradiso, la scomunica del Papa non arrivava…

E non dimenticheremo mai, da liberali, che non i pericolosi Radicali o peggio gli Ateisti, ma un Governo della Destra liberale fece arrestare vescovi e parroci che incitavano il popolo a disobbedire e a ribellarsi alle leggi dello Stato. Chi lo farebbe oggi, non dico dei quattro pseudo-liberali di Destra e di Sinistra, ma addirittura dei tanti mangiapreti (finti: perché poi sono preti di un’altra, vera, religione, anch’essa smentita dalla Storia) della Sinistra comunista o stalinista? Nessuno.

Sapete che vi dico? Meno male che, con un colpo di fortuna, abbiamo preso Roma nel 1870. Ammettiamolo: ci fu tutta una serie di circostanze politiche internazionali favorevoli. Irripetibili. Oggi sarebbe impossibile.

Oltretutto - come ripete il "religioso" alla Capitini, Marco Pannella, in uno dei suoi bei paradossi - il 20 settembre fece una grande favore alla stessa Chiesa, che da allora ha perso l'assurdo potere temporale (che sopravvive simbolicamente nel Vticano) ed è potuta tornare al suo - ammesso che esista - cosiddetto "magistero spirituale".

Ma l'amico Marco crede davvero che siano ancora molti i cattolici liberali in Italia? Noi no. L'attuale ondata di integralismo e fanatismo li ha quasi azzerati. O forse sono tutti afoni. Mentre straparlano i clericali atei o agnostici, più papalini del Papa.

Magistero "spirituale", per chi crede allo spirito, forse. Ma magistero morale, no, per favore. La Chiesa, come ogni altra religione, non può arrogarsi il monopolio della morale. E non lo diciamo solo per l’epidemia di pedofilia e reati sessuali così diffusa nel clero cattolico, ma soprattutto per il cinismo, la brutalità, la cattiveria, sì, dimostrata dai religiosi d’ogni credo in molte occasioni della vita quotidiana: dal disprezzo per la scienza e per l’intelligenza (nonostante che papa Ratzinger parli ad ogni pie’ sospinto di "logos" e "ragione"), alla crudeltà sadica verso chi soffre, alla violenza terroristica del fanatismo.
Ecco a quali e quanti pensieri dovrebbe indurci il 20 settembre.

Comments:
Bravo! Finalmente qualcuno dice cose anticonformiste sulla retorica del 20 settembre.
E' vero: dobbiamo essere laici tutto l'anno
 
bravo Nico hai ragione da vendere ed io come te sono pessimista che oggi saremmo capaci di affrontare il papa come facemmo allora.
 
Allora c'erano i bersaglieri, oggi abbiamo le Eugenie Roccella!
Il padre, buonanima, si rivolta nella tomba
 
Io il 20 settembre lo ricordo principalmente perché nel 1958 la Merlin
fece chiudere i bordelli.
È inutile: il talento dei socialisti per fare danni è pari solo a quello
degli uragani. Il fatto è che gli uragani non hanno una testa per
pensare; tolto un occhio, non hanno altro.
Salvatore di Maggio.
 
per la laicità dello stato era meglio che roma la lasciassero al papa!
laura
 
Il cosiddetto giornale della Conferenza Episcopale Italiana, e cioè l’ “Avvenire”, non ammette che si possa avere un pensiero difforme da quello dei suoi seguaci. Articoli di screditamento nei confronti degli Atei sono all’ordine del giorno. Loro solo dispongono della Verità…. Tutto il resto non può e non deve esistere. Non siamo più (almeno apparentemente) all’epoca dell’ inquisizione e dei roghi, ma se fosse per qualcuno di loro sono convinto che la ripristinerebbero con estremo piacere e convinzione.
Dal canto mio comunque mi sento in dovere di sottolineare che esiste una parte di popolazione, tra le quali mi ci colloco serenamente, la quale fa parte di una scuola di pensiero che ritiene che il debellare ogni ingerenza teocratica sia un dovere morale, ed inoltre, non vuole perdere tempo a cercare di fare le pulci ai loro errori ( che secondo la loro folle arroganza addirittura non esistono ), ma insiste piuttosto nella proposta diretta di stimolare al rifiuto totale di tutto il popolo nel dare a loro ancora un benché minima possibilità di credito.
Sostanzialmente: generiamo un Uomo Nuovo che non passi più per le forche caudine di questi indefinibili individui che scorazzano su tutto il globo proclamandosi addirittura la perfezione assoluta.
A mio avviso quei signori devono esclusivamente restituire venti secoli di dignità al pensiero umano: hanno infatti mutilato le potenzialità di miliardi di esseri viventi appartenenti alla nostra specie (che poi è una specie assolutamente imperfetta dal momento che accredita - scusate se insisto - doti o capacità a persone che doti e capacità hanno esattamente solo quelle delle sanguisughe).
Per fare questo ci vorranno senz’altro molti secoli, anzi, chissà se la specie umana riuscirà a sopravvivere nel frattempo, ma la vittoria della Ragione è l’unica certezza concreta che già abbiamo checché oggi ne pensino i più.
Un consiglio ai figli dei figli dei nostri figli: cacciate con tutte le forze indietro tutto ciò che vorrà rialzare la testa per uccidere la vostra semplice dignità di esseri pensanti ed autonomi.
Solo il rispetto, solo il rispetto potrà realmente unire gli esseri umani: o meglio, solo quando questo avranno raggiunto, gli “uomini” potranno definirsi ciò che oggi assolutamente ingiustificatamente si ritengono.
Intanto ignoriamo i mestatori di sempre, il che per loro è già il peggior castigo……….. Gian Luigi Soldi
 
L'amica Cristina Lattanzi, alla marcia di Porta Pia (bellissime anche le musiche della jazz band di Carletto Loffredo), mi ha detto riferendosi al mio articolo: "La festa del XX Settembre? Ma io ci metterei la firma, piuttosto!"
Allora ho capito che non mi ero espresso bene e per la fretta avevo data per scontata una frase, che invece non ho scritto.
Per evitare equivoci, perciò, ho corretto il testo ed ho inserito una lunga frase di plauso ad ogni festa sul XX Settembre. Problemi e rischi verranno dopo, a festa instaurata. Questo era ed è in realtà il mio pensiero, ora finalmente espresso in modo compiuto.
 
La chiesa cattolica è moribonda perchè non riesce a reclutare più nessuno, ma si mantiene a galla per la povertà morale della nostra classe dirigente(è ancora più povera della chiesa!!!!).

Carlo Cadorna
(libera chiesa in libero stato- è una frase mia e non di Cavour!!).
 
Caro Cadorna, che bel nome! Per un attimo mi illudo di avere di fronte un discendente di quel dignitoso, anzi eroico generale.
Era "così" religioso interiormente che non aveva bisogno per assicurasene, come fanno i dubbiosi gli incerti e gli ipocriti, di imporre con l'autoritarismo il proprio credo agli altri, né di mescolare fede personale e politica dello Stato liberale. Evviva.
 
gentile Nico,
torno su un tema centrale: perchè siete anticlericali? Dove sta scritto che liberalesimo fa a pugni col sentimento religioso delle persone?
Mi soprende che ragionate come se non esistesse il cattolicesimo liberale: forse Toqueville, Einaudi, Sturzo, non erano liberali?
 
Caro Fressoia,
anch'io sono contro l'anticlericalismo senza motivo.
Ma sono anticlericale come Cavour e, appunto, i CATTOLICI LIBERALI DEL RISORGIMENTO, CHE ERANO CATTOLICI (alcuni erano addirittura preti) E ANTICLERICALI. ANDAVANO A MESSA ED ERANO ANTICLERICALI.
CIOE' NON SOPPORTAVANO CHE LA CHIESA SI OCCUPASSE DI COSE POLITICHE, MA VOLEVANO CHE TORNASSE ALLE COSE RELIGIOSE, COME TUTTE LE ALTRE RELIGIONI (d'allora, perché oggi con gli islamici la Chiesa è in buona compagnia...)
Ma perché prima di rispondere non ti leggi l'articolo?
Dove si lodano i cattolici liberali che hanno fatto il Risorgimento?
E, paradossalmente, chi ha mandato in galera i vescovi che incitavano a disobbedire alle leggi?
Chi ha bombardato le mura di Roma?
I cattolici liberali. Che prima di bombardare... sentivano messa.
Ripeto, non hai letto l'articolo.
In quanto all'anticlericalismo, bisogna studiare la storia:
è solo la reazione al clericalismo.
E questa reazione è tipica del liberalismo.
Perché il clericalismo è illiberale.
Tu elimina prima il clericalismo e vedrai d'incanto sparire
tutti gli anticlericali.
ciao
nv
 
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