02 gennaio, 2007

 

La libertà e il Caso, il dannato Caso, faranno anche il 2007. Altro che astri

Sperate che questo 2007 finalmente "nasca sotto una buona stella"? L'illusione è un sentimento umano, troppo umano: guai se non ci fosse. Prima di porvi il problemino di come Giove o Mercurio abbiano fatto, cioè in base a quali "nuove" leggi elettro-magnetiche ancora ignote ai fisici, a dirigere ciò che accadde sotto le coperte in quello sperduto casolare di Pizzighettone (prov. di Cremona) o nel caseggiato INA di Conversano (Bari), "ricordandosi" poi di prendersi cura in modo coerente di tutte le umane vite coinvolte, evitando per di più ogni possibile contrasto tra loro, rilassatevi col convegno che il Cicap, il Comitato di controllo sul paranormale, ha tenuto nei giorni scorsi a Pavia.
Fine anno, momento degli oroscopi, si sono detti divulgatori scientifici e ricercatori. Perché non profittare per mettere sull'avviso adolescenti di Potenza e casalinghe di Voghera, tanto per prendere nomi di città a caso? Oltretutto, le previsioni zodiacali alimentano un mercato milionario fondato sulla credulità e sulle truffe, perché ai "segni zodiacali" e alle "previsioni" sono talvolta abbinate offerte di vendita di prodotti miracolistici.
Innanzitutto, non bisogna irridere troppo chi è o si sente debole: è una cattiva tattica psicologica da filosofi moralisti del passato. Quindi troviamo inopportuna - anche se vera - la frase elitaria di Seneca con cui Giuseppe Spatola apre l'articolo sul Corriere della Sera del 30 dicembre: "Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente".
E' Adalberto Piazzoli, docente di Fisica nucleare dell' Università di Pavia e vicepresidente del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), che lancia la "crociata" anti oroscopi. Spero che il termine "crociata" sia del giornalista, che andava di fretta, perché altrimenti sarebbe un errore grave: una grossa concessione alla visione emotiva e irrazionale della vita. Crociata contro crociata? Ma così non possono che vincere i zodiacalisti, molto più allenati a questo genere di cose di noi razionalisti. Al solito, in Italia, chi non sa, sa comunicare, chi sa non sa comunicare. Anche quelli del Cicap.
Ad ogni modo, per i nati sotto qualsiasi segno zodiacale, di acqua, di terra, di aria, di fuoco, il 2007 sarà un anno come tutti gli altri, indipendente dai astri e pianeti. Gli studiosi del Cicap invitano tutti a non prendere sul serio oroscopi e astrologi. "Tutto quello che accadrà, di bello o di brutto, dipenderà solo da noi o dal caso", dice Piazzoli. Sagittari e arieti di tutto il mondo (ma anche gli altri) potranno stare tranquilli, perché Saturno, come qualsiasi altro pianeta, non ostacolerà ma nemmeno agevolerà, incontri interessanti, amori, soldi, sesso, avanzamenti di carriera, o viaggi. A gennaio, come a novembre, a chiunque potrebbe capitare di vincere al Superenalotto, di trovare 500 euro per terra, di cadere in un tombino aperto, di sedurre la figlia della portinaia o di essere centrati da un vaso da fiori caduto dall'ultimo piano. Oppure, nulla di tutto questo, solo il solito tran tran fatto di niente e di tutto, su cui in fondo si è sempre basata la vita degli Umani.
Eppure, è umano, troppo umano, temere o sperare "l'evento eccezionale" che risolva in un senso o nell'altro la nostra vita. E' quello che nei bar di provincia, davanti alle cromatissime slot machines o attorno al liso panno verde del biliardo, chiamiamo "la svolta". C'è chi accarezza per tutta la vita l'idea di "andare a vivere in Brasile", chi per anni favoleggia d'un nuovo lavoro, d'una nuova donna, d'una nuova vita. Gli scrittori, già dall'Ottocento, ci hanno scritto romanzi. La vita vista dal punto di vista dell'Anas negli anni Cinquanta: una strada tutta curve, niente rettiilinei. La sindrome di Schumacher o di Airton Senna (attenti a non sbagliare). Ma anche lì, poi, sono i rettifili che risolvono.
Insomma, come le sartine di Balzac, vorremmo tutti una vita da romanzo o da tv, con i suoi alti e bassi. E non ci spaventa una fine drammatica ma proprio la mancanza di fine, cioè degli apici. In fondo, ammettiamolo, più ancora della malasorte, che è quello che ufficialmente andiamo dicendo agli altri, temiamo in realtà la banalità della vita, le giornate che si succedono grigie, tutte uguali, senza eventi. Ma quando avremo imparato a capire che proprio tutte uguali non sono, non possono essere, quando avremo appreso a cogliere le sottili differenze, cioè il segreto stesso della nostra vita, allora vorrà dire che saremo diventati maturi, cioè davvero liberi. Altro che oroscopo.

Comments:
Condivido in pieno il tuo punto di vista, ma credo che il termine crociata usato dal Piazzoli vada inteso in senso positivo, ossia di una forma di "rieducazione" -- magari energica -- da attuare nei confronti dell'ignoranza popolare imperante in materia astronomica. Certo, come in tutte le cose bisogna usare la giusta tattica e non essere aggressivi; ma è importante che la gente venga indirizzata sulla giusta via e cominci a lasciare da parte astrologi, maghi e fattucchieri senza scrupoli.
Solo così, infatti, avremo modo di porre maggior fiducia in noi stessi e divenire consapevoli di essere veramente gli unici artefici del nostro futuro.
 
Be', parafrasando un po' sacrilegamente Monod, direi che per gli oroscopi varrebbe l'adagio: "Il Caso è la Necessità...economica!". :-)

Voglia di facili ipersemplificazioni del mondo(per gli uni) + sonante pecunia(per gli altri) =
"Horoscopi sacra fames"

Queste considerazioni nascono in virtù del fatto ch'io, per visceral temperamento, non dovrei credere in siffatte ubbie.
Sì, non dovrei crederci punto: almeno così ho letto oggi sul mio oroscopo quotidiano! ;-)

Per aspera ad dis-astra,
Stolcius Von Stolcenberg
 
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