04 gennaio, 2007

 

Al Governo i personaggi di Balzac. Chi ha stilato il bilancio? "Papà Grandet"

Riceviamo dall’amico docente all’Università di Roma che già in passato ha collaborato al Salon Voltaire, un’interessante nota sull’ennesimo machiavello utilizzato da quei singolari politici che in Italia, solo perché fantasiosi estensori di bilanci statali, si ritengono anche finanzieri ed economisti. Mentre, a quanto pare, restano solo i soliti politici che sappiamo… (NV)
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I compaesani sapevano che era "un grigou qui ne pense qu'à ses provins", uno spilorcio a cui sta a cuore solo il suo gruzzolo. Eppure, davanti agli ospiti e ai commensali, trattati tutti con parsimonia maniacale, assicurava - quasi in confidenza - di non avere una lira.
Era la solita messinscena di "papà Grandet" nel celebre romanzo di Balzac. Noto per i suoi beni, si preoccupava continuamente di smentire simili "dicerie", tenendo lontana da sé peggio della peste ogni idea, non diciamo di ricchezza, ma perfino di modesta agiatezza. E la fama di uomo facoltoso presso i compaesani di Saumur? Puro savoir faire, lasciava intendere, "pubbliche relazioni" diremmo oggi, utili tutt'al più per avere credito presso commercianti e fornitori. "Io, in realtà, non ho un soldo", ripeteva continuamente anche il celebre personaggio d'una commedia di Eduardo De Filippo.
Ecco, viene da pensare a "papà Grandet" e all’avaro di Eduardo, vedendo muoversi goffamente sulla scena politica ed economica dell’Italia di oggi Romano Prodi e il suo ministro Padoa Schioppa. E che livelli di ipocrisia e falsità.
I nostri eroi della "Comédie Humaine de la gauche" hanno intenzione infatti di comunicare a Bruxelles per il 2006 (anno di passaggio dal "famigerato Governo Berlusconi" al luminoso governo Prodi) un "bilancio di competenza" privo del boom delle entrate fiscali ottenute con gli ultimi provvedimenti di Tremonti, e quindi assai peggiore del "bilancio di cassa".
Toh, questa sì che è una strana novità. Di solito si fa il contrario: ogni Governo che abbia un po’ di amor proprio mostra il più favorevole bilancio di cassa (quando è più favorevole, s’intende) alle autorità tutorie internazionali. Ma stavolta, stranamente, non accade. Come mai? Com'è ben noto a tutti coloro che hanno anche una minima conoscenza dei bilanci dello Stato, l'Italia ha spesso giocato in passato sulla differenza fra cassa e competenza denunciando un deficit di competenza assai minore di quello di cassa, al fine di rinviare o addirittura celare extra-deficit di cassa agli eurocrati di Bruxelles.
Non era mai avvenuto pero' il contrario, e cioe' il rendiconto di un deficit di competenza peggiore di quello di cassa! Masochismo puro? No, cari amici. Rileggetevi l'articolo sui "finti stupidi" Prodi & Padoa Schioppa, e capirete che siamo stati preveggenti. E’ tutto interesse di questi finanzieri politicizzati presentarsi "il più poveri possibili" all’ inizio del 2007. Come papà Grandet e l’avaro di Eduardo.
Ma, a differenza dei due avari ottusi, loro sì che avranno il loro guadagno, tempo un anno. Allungando contabilmente il periodo delle "vacche magre", mentre in realtà le vacche stanno ingrassando ormai da mesi, sarà tutto loro il miracolo delle "vacche grasse". Potete giurare che al termine del 2007 (anno ormai "di competenza politica del Governo di centro-sinistra", guarda caso) il duo neo-balzacchiano si attribuira' tutto il merito del miglioramento dei conti pubblici, al netto di ogni contingenza di medio periodo.
Comunque, ad ulteriore conferma di quanto ancora una volta da noi anticipato, gli effetti della (inutile e dannosa!) manovra da 40 ML. di euro si stanno gia' facendo sentire, con un calo sia di entrate che di crescita del PIL nell'ultimo bimestre 2006.
Per dirla con noi matematici, cdd: ovvero, come dovevasi dimostrare…
IL PROFESSORE

Comments:
Condivido in tutto. Se quello che ipootizza il Professore è fondato, allora nessuno ha mai messo in pratica un simile trucco: anziché alzare i profitti, aumentare le perdite nel rendiconto. Per dire poi, mostrando il confronto a tutti: vedete come sono bravo?
Diabolico 'sto Prodi. Che l'oscuro e soffiante docente di Bologna sia più fantasioso del già molto "creativo" commercialista Tremonti?
Ho qualche dubbio, però, sul finalismo di questi quattro scalcagnati, che semmai sembrano andare avanti senza bussola.
Sicuri che il tutto non sia dipeso da loro errori?
 
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