17 gennaio, 2006

 

Cattolici "liberali". Liberali con riserva mentale, fin dall'800

"Questi cattolici che accettavano il nuovo regime [degli Stati liberali, nella seconda metà dell'Ottocento, specialmente in Francia e in Italia, NdR] si dicevano cattolici liberali; ma nel senso circoscritto che accettavano la libertà di coscienza, di stampa, di associazione e di riunione, e il regime rappresentativo, subordinatamente ai diritti della Chiesa e della morale cattolica; e cioè, non come dogmi assoluti, sibbene come condizioni contingenti, di fatto; e rigettavano la neutralità statale, la separazione della Chiesa dallo stato e tutto il teleologismo atomistico del liberalismo. Si dicevano liberali, insomma, perché accoglievano gli istituti pubblici che andavano sotto il nome di liberali, ma rifiutando il liberalismo economico e filosofico". Igino Giordani, I Cattolici liberali (La Rivoluzione Liberale, diretta da Piero Gobetti, a.IV, n.14, 1925).

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sempre uguali quelli
 
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