01 gennaio, 2006

 

Cominciamo bene: siamo laici o nichilisti?

Come comincia l'anno nuovo? Con il Presidente della Repubblica, Ciampi, che dalla riva sinistra del Tevere, ricorda il carattere "laico" dello Stato. Detto da un vero cattolico liberale che va a messa tutte le domeniche, e dunque sa quel che dice. Ma dalla riva destra sembra rispondergli papa Benedetto XVI, che nel discorso di Capodanno comincia già a perdere qualche colpo delle sue raffinate munizioni filosofiche e condanna in un unico minestrone terrorismo, nichilismo e fondamentalismo.
Bah. E noi che l'avevamo tanto lodato, proprio perché intellettuale e professore. Come controparte liberale, dicemmo scherzando, l'avremmo preferito ad ogni comunicatore visionario e carismatico. E invece ci delude, Santità. Saranno stati i fumi di quel mezzo bicchiere di spumante tedesco del Reno con cui da astemio è stato costretto a brindare alla fine dell'anno, ma da lei proprio non ce l'aspettavamo che mettesse insieme cose così diverse. Sul terrorismo niente da dire, ma sul nichilismo è sicuro che esista ancora? La voglio aiutare. Se voleva dire senso critico e razionalità, non possiamo seguirla: sono la base del liberalismo. Che ormai è un valore condiviso. Anche da lei, sembra, che parla spesso di Ragione. Se invece voleva dire indifferenza per i Grandi Valori, negazione di ogni principio elevato, materialismo e consumismo, insomma il solito "vivi e lascia vivere" dell'uomo della strada, guardi che sono in tanti, forse la maggioranza degli uomini, ad essere così.
Ma c'è anche una coincidenza piccante, anzi inquietante. Mi permetto di ricordarle che il terrorismo islamico, che deriva appunto dal fondamentalismo - altro bersaglio del suo discorso - è motivato proprio dalla volontà anacronistica di estirpare questo maledetto materialismo di valori, questo non credere più in nulla, tranne che in Mammona, come proclamano quei matti della Jihad islamica compagni di Bin Laden. E allora, Santo Padre, non vorrà dirmi che sta con quel ricchissimo falso prete di Bin Laden. Anche perché lei, che già dei preti veri non pensa bene, sappiamo come giudica i mitomani in tonaca.
In quanto, poi, al fondamentalismo, il rischio è che non stia fuori ma dentro la Chiesa. Sta a lei - e chi meglio di lei - fare in modo che la Chiesa non ridiventi fondamentalista, com'era anticamente. Siamo stati noi liberali - ricorda? - a rompervi a tal punto le scatole (anche se voi ne avete bruciati parecchi dei nostri) da costringervi a diventare più liberali e a smetterla di esigere dalla società, dai riformatori, dai protestanti, dai non credenti, dagli atei, dagli ebrei, dai buddisti, quel rigore e quella coerenza cattolica che neanche i vostri fedelissimi asceti nei conventi riescono a praticare. E - lei che è intelligente lo sa bene - questa interiorizzazione dei valori cristiani da noi provocata ha fatto solo bene alla Chiesa. Ora perché si rimangia tutto e sembra voler imitare proprio i fondamentalisti islamici che a parole dice di voler contrastare? Per il principio di non contraddizione, chi è fondamentalista non può battersi contro i fondamentalismi. Per favore, Santità, lei che è intelligente, non pretenda dai suoi esternazioni, atti plateali, intromissioni nella vita altrui, esibizionismi da agone politico. Riscopra il segreto della coscienza e la virtù dell'umiltà. Torni al cattolicesimo liberale.

Comments:
Mi diverte pensare che i liberali dell'800, e perfino gli eretici e gli atei, hanno in fondo contribuito a modernizzare la Chiesa. Gli intellettuali cattolici (quasi tutti sul versante sinistro)lo riconoscono, ma quelli del versante destro e i papi no (forse un po' Giovanni Paolo?). Chissà quanto ci vorrà per sentirlo dire dai nostri politicanti neo-clericali...
 
Be', non so per chi voti Scoppola, ma potrebbe essere uno di questi.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?