10 settembre, 2007

 

Il liberismo è di Sinistra? Pannella, al solito: “Ma io l’ho sempre detto”

L’aereo è in pista, pronto a partire, e i motori cominciano a girare A questo punto le comunicazioni telefoniche private sono vietatissime. Ma non per un esternatore incallito come Marco Pannella. E’ più forte di lui: deve assolutamente trasmettere a Radio Radicale il suo commento sull’ultimo libro-provocazione di Alesina e Giavazzi "Il liberismo è di sinistra". Neanche si preoccupa di parlare piano, cosicché, immaginiamo, i passeggeri del volo Roma-Milano assistono ad un vero siparietto-comizio. E siamo sicuri che saranno stati tutti orecchi: lo scoop c’e, altroché. Il vecchio marpione si muove da par suo tra giornalismo e politica.
Il liberalismo economico, insomma il "liberismo", sarebbe più di Sinistra che di Destra? Verissimo, esulta Pannella. E riprende il suo classico tormentone: "Io l’ho sempre detto".
In realtà, ha notato anche Panebianco, il libro è una provocazione, fatta più ad uso interno per favorire la debole corrente riformatrice o liberal nel nascente Partito democratico. Macché, Pannella lo prende sul serio. "E’ un libro magistrale". Ed anzi, "l’articolo del Corriere di oggi farà data. Il Corriere, organo della buona borghesia italiana, si accorge di una cosa che noi andiamo dicendo da sempre.
Sono almeno vent’anni - s’infervora Pannella - che ripeto che il liberalismo, certo, è storicamente anche un grande elemento di Centro. Ma il liberismo è di Sinistra".
Sinistra? "Ma sì, la Confindustria ha sempre avuto posizioni antiliberiste, mentre dall’altra parte abbiamo Salvemini ed Ernesto Rossi, e le battaglie di fine 800 sul macinato, il dazio sul grano… sono storicamente grandi battaglie di Sinistra, di liberazione e di alternativa - prosegue Pannella - un modo possibile per affrontare gli stessi ideali, le stesse utopie della Sinistra tradizionale, marxiana e marxista. Perciò il muro che ci separa dal mondo migliore della Sinistra è una parete di carta, perché il liberismo in realtà è solo di Sinistra. A Destra non ha mai avuto spazio".
In realtà, nella sua lunga carriera politica, il geniale visionario e affabulatore Marco ha detto tutto e il contrario di tutto. Quante volte, sorprendendo i compagni che dagli anni 60 agli 80 si ritenevano liberali sì, ma di Sinistra, ha proclamato che i Radicali italiani erano i veri eredi della gloriosa Destra storica*? Ma questo sui diritti di libertà. D'economia ha sempre parlato poco. Ora, con questa sortita "al volo", cioè mentre l'aereo stava per decollare, torna al liberismo del Partito d'Azione e del liberal-socialismo. Una giravolta che durerà l' èspace d'un matin.
Destra, Sinistra? Parole vuote. Abbiamo ragione noi Liberali, specialmente se si parla di una "cosa nostra", cioè di liberalismo economico o "liberismo" che dir si voglia: è parte integrante del Liberalismo politico, e non è praticato compiutamente e nella sua interezza - purtroppo - né dalla Destra né dalla Sinistra..Perché entrambe sono corporative, conservatrici, stataliste.
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* Nota terminologica per i conservatori che si vergognano di definirsi tali e si spacciano per "liberali" (proprio come i nudisti si definiscono abusivamente "naturisti", che è un'altra cosa): la Destra storica era cosa ben diversa dalla Destra. La prima era la Destra del liberalismo, quella che aveva fatto il Risorgimento e l'unità d'Italia. La seconda è semplicemente un'accozzaglia elettorale di conservatori poco o nulla liberali, moderati generici e senza idee, molti clericali, e vari reazionari. Nessuno di questi farebbe il Risorgimento.

Comments:
leggere l'intero blog, pretty good
 
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