19 settembre, 2010
Porta "Pia", appunto. Da quel varco ora entrano i clericali, non i Liberali. Grazie a Destra e Sinistra.
Mentre con la legge Gelmini lo Stato italiano riduce di circa duecentomila insegnanti
la scuola pubblica, gli insegnanti di religione nominati e controllati dai vescovi crescono di numero e sono ormai circa ventiseimila. Il Parlamento italiano è controllato strettamente dalla Chiesa. Un cardinale è incaricato di orientarlo in tutte le questioni di diritti civili come la fecondazione assistita, l'aborto, le unioni gay, la contraccezione...
Tre personaggi della storia d'Italia hanno contribuito al trionfo della Chiesa ed alla sua riconquista di quello che fu il suo potere temporale oggi esteso all'intera nazione: Mussolini, Craxi e Berlusconi. Mentre la Chiesa non fu affatto grata a Craxi e lo mollò alla prima occasione, il suo rapporto con Berlusconi e la destra italiana è stato organico nel corso degli ultimi venti anni. Il Cardinale Ruini è stato l'artefice di un potere che non è solo di influenza religiosa, di moral persuasion, ma di concreti e ricchi privilegi fiscali.
La breccia di Porta Pia consente l'irruzione ed il dilagare del clericalismo nello Stato italiano. Clericalismo che fu tenuto a bada da grandi laici cattolici come De Gasperi e quasi tutto il gruppo dirigente della DC che difesero la laicità dello Stato assai più di quanto abbiano fatto i comunisti. Proprio ieri la giunta di centro-sinistra di Pesaro ha destinato un milione di euro alla scuola privata a riprova di una deriva confessionalista che
sta alterando le connotazioni costituzionali dello Stato. Non abbiamo più uomini come Spadolini e storici cattolici di grande spessore ed intelligenza laica come Carlo Arturo Iemolo. La vicenda del crocifisso è la prova di una umiliante resa incondizionata dello Stato la cui autonomia e libertà è stata difesa da poche illuminate persone come il magistrato Luigi Tosti che comunque hanno pagato di persona ed assai duramente la loro fede nello Stato liberale che voleva Cavour: "Libera Chiesa in Libero Stato". Gli uomini politici di oggi sono servizievoli quinte colonne della ideologia sanfedista: basta pensare al fatto che è consentito dalla legge l'obiezione di coscienza dei medici ospedalieri sull'aborto, una infamia giuridica che rende difficilissima e financo pericolosa la vita delle donne come abbiamo visto nel recente caso dell'aborto in un cesso del Policlinico di Messina.
Domani quindi avremo la rappresentazione plastica della sconfitta dello Stato Laico con la presenza del Cardinale Bertone e del Presidente Napolitano. Il Sindaco di Roma ha riconosciuto la prevalenza cattolica in Roma capitale e non dubito che Napolitano, nel corso del suo intervento, ci spiegherà come è esaltante e bella la condivisione dei valori cattolici che, manco a dirlo, anche se non li condividiamo, ci vengono imposti per legge.
Non è un caso che questo trionfo, questo ribaltamento del corso della storia, avviene durante la preminenza della ideologia della destra. Non a caso Ratzinger ha minimizzato i danni morali e sociali del precariato in perfetta sintonia con la legge trenta: "Il posto fisso non fa la felicità, meglio credere in Dio" e l'Osservatore Romano appoggia l'avventura coloniale contro i popoli che hanno la disgrazia di abitare luoghi con giacimenti petroliferi.
In perfetta sintonia con la demagogia della riconciliazione che mette partigiani e fascisti di Salò sullo stesso piano, domani si ricorderanno i soldati papalini con i bersaglieri morti. Bipartisan sarà il ricordo che li unirà in un evento storico violentato nei suoi contenuti, svuotato come si vuole svuotare la resistenza italiana e la lotta di liberazione.
PIETRO ANCONA
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