27 marzo, 2006

 

Le tasse della Sibilla: solo uno le conosce, ma se ne vergogna

Condividiamo la vergogna che Prodi prova per le sue stesse tasse. Ma troviamo ugualmente scandaloso il fatto che lui stesso se ne vergogni dopo averle pensate. Anche Rutelli si sbraccia a negare aumenti che invece sono nei programmi e nella logica delle cose. Un silenzio affannoso ed eloquente che insospettisce ancora di più: più che nella mente di Giove l'aumento delle tasse sembra riposare nella ben più truffaldina mente di Mercurio, dio abituato a mille raggiri.
E per un motivo, semplicemente, di psico-politica elettorale, non economico. Poichè, ancora più di Berlusconi, Prodi - che notoriamente è un pauroso, e non è neanche una cima - sarà assolutamente incapace di tagliare gli sprechi e di fare economia, magari licenziando mezza Pubblica Amministrazione, come pure dovrebbe per realizzare risparmi consistenti, tali da incidere visibilmente sul bilancio dello Stato.
CORPORATIVISMO E PRIVILEGI. Prodi, infatti, è bloccato dal corporativismo e dall'abitudine al privilegio di classe, che tutti sanno essere caratteristici dell'elettorato dell'Unione più ancora di quello della Casa delle libertà, dove pure sono consistenti. Insomma, i tassisti, i commercianti, i farmacisti e i professionisti (Destra, tanto per generalizzare) hanno opposto a Berlusconi e opporranno ancor di più a Prodi forti resistenze all'eliminazione dei propri privilegi anti-liberali.
Ma, se a questi si aggiungono anche gli impiegati, gli studenti, i sindacati, gli Enti locali, i giornali, la Tv e le numerose lobbies elettoralmente protette (Sinistra, per generalizzare), allora per Prodi sarà davvero impossibile anche solo provare a smaltire lo pseudo-lavoro parassitario e le rendite di posizione. Perciò, come valutare le vaghe ma minacciose "armonizzazioni fiscali" che l'Unione ha in programma? Vediamone alcune, con l'aiuto d'un amico docente dell'Università statale di Roma.
TASSE SULLA CASA: "adeguamento degli estimi catastali ed abbassamento dell'ICI", dice il librone di Prodi Sibilla Cumana ("Ibis redibis non / morieris in bello"). Traduzione: si raddoppia l'imponibile ai fini ICI (prima casa) o IRPEF-ICI (seconde o terze case) e si riduce l'ICI di un punto. Naturalmente dalla manovra sono esclusi gli immobili popolari o di uso cooperativo. Ma poichè le case hanno ormai raggiunto quotazioni stratosferiche, di fatto, per la maggior parte delle abitazioni dei ceti medi la riduzione dell'aliquota sarà esigua, mentre la crescita dell'imponibile risulterà enorme. Insomma, non si sa se il poveretto tornerà o morirà in guerra: tutto lascia ritenere più valida quest'ultima ipotesi.
TASSE SUI CAPITALI: "aumento della tassazione sulle rendite dal 12.5% sino al 20-22% e riduzione del prelievo fiscale sui conti correnti dal 27% al 20%". Traduzione: sui "veri risparmi" la tassazione aumenterà, mentre sugli interessi - ormai nulli - dei conti correnti la riduzione sarà irrisoria, non percepibile.
IMPOSTA DI SUCCESSIONE: "reintroduzione dell'imposta sulle cosidette "grandi eredità". Traduzione: i figli pagheranno l'imposta se l'eredità supera i 250.000 euro. In pratica sarebbe colpita la gran parte degli appartamenti, e resterebbero esenti solo quelli piccolissimi e i box garage (ipotesi Bertinotti). Si parla anche d'un eventuale emendamento Rutelli, che colpirebbe con l'imposta solo valori dai 400-500.000 euro in sù. Tassazione che falserebbe il mercato, perché il valore commerciale degli immobili sconterebbe in anticipo la futura imposta o l'esenzione, i primi perdendo e i secondi guadagnando valore.
IMPOSTA SUL REDDITO. Poichè Prodi ha annunciato di voler abbattere (in un anno!) di cinque punti il cuneo fiscale delle imprese, o dovrà applicare in modo estensivo il modello esposto avvicinandosi al modello di Rifondazione comunista (ribattezzato per l'occasione "capital-comunista"), o, con una trovata dell'ultima ora, stabilire una addizionale IRPEF (fortemente progressiva come quella sull'Europa), che già nel linguaggio curiale e ambiguo caro a Prodi verrebbe definita sicuramente come "addizionale per lo sviluppo".
INVESTIMENTI E RISPARMI. Nel frattempo, c'è grande agitazione nei borsini e negli uffici di consulenza finanziaria. Come si sente dire in giro in modo sempre più concitato, i grandi e medi risparmiatori stanno "ricollocando" i risparmi all'estero, complice ormai la sempre più spinta globalizzazione degli investimenti. Vi ricordate i tempi eroici del fortunoso "rientro legale dei capitali" promosso da Tremonti? Altri tempi. Lo si potrà ritentare tra cinque anni, ammesso e non concesso che un Governo Prodi Sibilla Cumana duri così a lungo...

Comments:
Nell'Unione hanno l'abitudine di usare l'Europa come foglia di fico per imporre i loro salassi. E la maggior parte delle volte mentono. Non è vero ad esempio che in Germania i titoli finanziari sono tassati al 25 per cento. Questa aliquota vale solamente per chi compra e vende velocemente. Chi non è uno speculatore paga zero tasse, ripeto zero tasse, indipendentemente dal valore dei suoi titoli. E questo nella grande nazione più socialista del mondo! E questo lo so per certo, visto che vivo in Germania da dieci anni.
 
Nell'Unione hanno l'abitudine di usare l'Europa come foglia di fico per imporre i loro salassi. E la maggior parte delle volte mentono. Non è vero ad esempio che in Germania i titoli finanziari sono tassati al 25 per cento. Questa aliquota vale solamente per chi compra e vende velocemente. Chi non è uno speculatore paga zero tasse, ripeto zero tasse, indipendentemente dal valore dei suoi titoli. E questo nella grande nazione più socialista del mondo! E questo lo so per certo, visto che vivo in Germania da dieci anni.
 
Qualcuno sa se i Saggi dell'unione pensano di applicare tale tassa del 20% anche ai proventi, ad esempio, dei Fondi Pensione?
Perchè se sì, possiamo salutare per sempre le nostre chance di avere un mercato finanziario efficiente... ma forse è proprio quello che vogliono le banche che sponsorizzano prodi?
 
la vera questione è che per distinguere chi paga un'aliquota e chi ne paga un'altra (ma poi i centomila eurii saranno per famiglia?? o per testa??) occorrerà costringere tutti a passare al regime del risparmo dichiarato con aggravio di adempimenti ...

http://www.uncas.splinder.com/post/7537276#comment
 
in effetti un thread un po' confuso.
corporativismi e privilegi. Nulla da dire, solo che i conti si fanno alla fine, finora 5 anni di berlusconi=nulla
tasse sulla casa: si propone di rivedere gli estimi, ovviamente alzandoli (sono ridicoli, in molti casi offensivi) e d'altra parte, esentare completamente la prima casa, ridurre la seconda e lasciare l'aliquota attuale dalla terza in su. mi sembra una soluzione equa, colo buco di bilancio che ci lascia berlusconi
tasse sui capitali: la riduzione complessiva sarà di 700/800 milioni, l'aumento di 2.500 milioni, ci sarà quindi un prelievo che andrà in parte a finanziare la riduzione del cuneo fiscale. d'altronde la tassazione italiana è la più bassa d'europa (più dell'irlanda) e non è possibile tassare le rendite al 12.5 massimo e il lavoro al 23 per cento minimo. è un'altra operazione di equità
successione: la quota di esenzione non è stata specificata, otrebbe essere sui 300.000 euro (per gli immobili si calcola il valore catastale e non quello di mercato) chiaramente la prima casa sarebbe esclusa (lo era anche prima) così come le aziende e le imprese familiari. l'aliquota poi sarebbe del 4 per cento, assolutamente sopportabile. ricapitolando, pagherebbero solo i miliardari del vecchio conio e pagherebbero un'imposta sopportabile (il gettito previsto è infatti non superiore a 300 milioni, tanto rumore per nulla, berlusconi ha già sistemato is uoi affari, altrimenti se ne poteva ricavare qualcosa di buono)
imposte sui redditi: non ho capito nulla, non c'è nulla nel programma dell'unione, secondo me cambierà l'irap, rendendo deducibili i lavoratori a tempo indeterminato, il resto mi sembrano chiacchiere, il cuneo fiscale non è fiscalità delle imprese ma dei dipendenti (sostuiti d'imposta).
investimenti all'estero. la tassazione italiana prescinde, come tutti sanno, dalla localizzazione della fonte di reddito (cioè, se porto i soldi in francia sono comunque tassato in italia) chi investe all'estero deve dichiararlo (quadro rx), se non lo fa rischia sanzioni molto interessanti e con la cooperazione comunitaria non si scherza, se porta i soldi in svizzera, c'è la nuoa direttiva risparmio che impone ritenute superiori al 25 per cento dal 2007... ragazzi, questo docente alla statale di roma cosa insegna? filologia romanza?
 
Rispondo al critico di area capital-comunista (eddiegraces)sull'argomento privilegi e tassazione.
Se si annuncia con squilli di tromba una riduzione del cuneo fiscale di ben cinque (5!) punti in un anno e poi si annullano con varie repliche (che ricordano i famosi "contrordine compagni" di passata memoria) le possibili coperture, si copia il peggior Berlusconi (che, almeno, ha avuto come attenuante il periodo di maggiore stagnazione in Europa
dal secondo dopoguerra).
Riepilogo, per sintesi. Prima si parla di tassare BOT-CCT , case , successioni, indicando così chiare fonti di entrata per reperire i famosi 10 miliardi di euro.
Poi, dopo essersi resi conto di operare la più classica "Mittelstandvernichtung" di marxiana memoria, si controreplica: tassa di successione solo sulle grandissime eredità (che daranno un gettito esiguo), esenzione per i titoli di stato (prima solo quelli di vecchia emissione.... poi , per ovvie ragioni di equità anche i nuovi e quindi, nuovamente, gettito trascurabile), e cosi via..... In altre parole, o si colpisce il risparmio e si recuperano risorse vere o si compiono azioni "dal forte sapore morale", che, però, operativamente parlando, non fanno cassa.
Una interessante osservazione: la riduzione dell'aliquota dal 27 al 20 % , come già detto, non avvantaggerà il normale correntista, che, appunto, o non ha soldi o , se li ha, li investe diversamente, a causa del rendimento pressochè nullo, MA PORTERA' UN NOTEVOLE BENEFICO, GUARDA CASO, ALLE ASSICURAZIONI, CHE SONO LE UNICHE A MANTENERE GROSSE SOMME SU CC (un aiuto alla grande finanza , di cui Prodi, appunto, è autorevole rappresentante, secondo lo spirito del più classico capital-comunismo) .
Non occorre essere particolarmente dotati per queste osservazioni lapalissiane. Anche un docente di filologia romanza ha il diritto di farlo (a proposito, la filologia romanza citata con sommo disprezzo, è per caso una materia NON ARIANA?)
In realtà, nel programma dell'Unione vi sono sopratutto dei chiari e ben caratterizzanti principi, che al di la' delle affermazioni e smentite (tattiche) sono unicamente caratterizzabili in termini di "STRATEGIE PER UN ECONOMIA DI SINISTRA", moralmente ammirabili, ma pressochè ininfluenti sul piano pratico.
 
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